sabato 9 maggio 2015

Torna il Bitubì: qualche idea per gli addetti

Domani, a Milano, c'è il Bitubì.


Cari amici,è passato un anno da quando abbiamo riunito per la prima volta i titolari di fumetterie a Milano, nei nostri uffici, per parlare di come migliorare il vostro e il nostro lavoro. È stata una giornata proficua, ma sperimentale.
Quest'anno, in collaborazione con SaldaPress, Kleiner Flug e con l'amichevole partecipazione della Sergio Bonelli Editore, abbiamo deciso di mettere più a fuoco le problematiche specifiche del settore.Questa mail è per invitarvi domenica 10 maggio, dalle 11:00 alle 17:00, al Bitubì 2015. 
Nella prima mezz'ora, le Case editrici vi daranno del materiale stampato realizzato specialmente per voi, con le indicazioni di quali titoli del 2015 avranno una particolare forza mediatica e di mercato. Poi ci sarà un panel di un'ora, con due librai e due editori, per parlare delle problematiche di approvvigionamento e di inserimento degli ordini ai distributori. Insomma, faremo le pulci al sistema con il quale vi procurate la merce, per capire come potrebbe migliorare.
Poi, dopo la pausa pranzo, altri due colleghi librai vi parleranno delle metodologie di fidelizzazione della clientela, per capire come attirare nuovi clienti e soprattutto farli tornare. Il terzo e ultimo panel parlerà delle metodologie ottimali per realizzare eventi con autori (e gli editori vi daranno la lista delle possibilità di presentazioni per l'anno in corso, per darvi una corsia preferenziale per “prenotare” un'ospitata).I lavori termineranno alle 17:00. Noi ci crediamo molto, stiamo investendo non poche risorse in questa riunione. Vi prego di farmi sapere al più presto se potrete partecipare, per organizzare al meglio la logistica.Ovviamente, per qualunque domanda o problema, scrivetemi senza esitazione. Vi aspettiamo.


Pur essendo molto, ma molto disilluso sulla possibilità di coinvolgere le fumetterie in un percorso per rivoluzionare un sistema che non funziona, visto che i precedenti tentativi, pur avendo spesso ottenuto dei risultati, non sono andati a buon fine, visto che tutti noi siamo presi dalle beghe
lavorative, che vengono sempre e comunque prima di eventuali azioni comuni, ho sempre creduto nel dialogo tra le parti.

Le parti, che sono:

-editori, che se la prendono col distributore, che non fa il proprio lavoro, e con le fumetterie, che non ordinano quanto dovrebbero, non espongono bene i prodotti, e vendono solo Naruto;

-distributori, che "se il reso non c'è è per scelta dell'editore", che "arrivano in ritardo per colpa dell'editore", che "cara fumetteria, devi pagare le fatture anche se non hai i soldi, sennò non ti mando più le novità";

-fumetteria, che spesso apre una attività solo per passione, senza sapere cosa c'è dietro, cosa deve aspettarsi, e che possibilità ha di camparci, del proprio lavoro;

Poi, un po' defilati, ci sono gli autori, che spesso e volentieri non sanno come e dove vengono venduti i libri e gli albi che realizzano, ed i clienti, che basta che paghino poco e son contenti.

Ovviamente, questa è una versione "amara e disillusa" della realtà.
Ma che, come tutte le cose, contiene delle verità.
E la verità è che, se oggi dovessimo fare una parodia di come funziona il sistema del fumetto, i difetti delle varie categorie sopra elencati, sarebbero una ottima base di partenza.

Ed è su quello che non va, che bisogna lavorare.

Purtroppo, domani, non potrò essere della partita: maggio è una pessima scelta per queste attività, visto che è l'unico mese dell'anno che ha almeno un dieci-quindici fiere nell'arco di poche settimane. E, quando hai prenotato e pagato uno stand, soprattutto in una manifestazione nella quale credi molto, è difficile fare passi indietro.

Un po' come se chiedessi agli editori di venire a parlare con le fumetterie nel primo finesettimana di novembre, insomma...

In ogni caso, onore e merito agli organizzatori: queste iniziative servono.
Anche se, penso che qualcosa debbano produrre. Un obiettivo deve essere raggiunto.

Ad esempio, sarebbe interessante capire, se è vero quello che dicono i distributori, ovvero che il reso non si può fare perché gli editori non vogliono. E perché, semmai.
E' un problema di costi?
Fermo restando che il 10%-15% sul prezzo di copertina, come si è detto in passato, è secondo me eccessivo, ed il reso può costare al sistema al massimo il 5%, il problema si potrebbe risolvere accollando parte del costo alle fumetterie, ma solo per quello che rendono.

Perché insistere sul reso? Perché è chiaro: il reso, cambia la vita delle fumetterie, ma alla lunga anche il sistema distributivo, liberando risorse, rendendo meno necessarie le ristampe (almeno per parte dei titoli) e dando liquidità.

Ma sono anche altre, le iniziative interessanti e a costo zero o quasi che, con un po' di buona volontà, si potrebbero intraprendere: ne ho parlato qui. Una vera informazione dedicata alle fumetterie, date di uscite indicate sui cataloghi; promozione, ma quella vera, dei propri prodotti; regolamentazione della concorrenza che gli editori fanno alle fumetterie...

Poi si potrebbe chiedere alla Bonelli, che partecipa amichevolmente, perché continua a non dare i propri fumetti alle librerie. Solo parlando delle ultime due fiere, se avessi avuto assortimento delle nuove serie proposte dall'editore milanese, ne avrei venduti a sfracello. Ma il 10% di margine, non è sufficiente a renderli prodotti appetibili: e questo fa perdere lettori alla Bonelli o, peggio, aiuta le speculazioni.

Insomma: con la speranza che non sia un semplice appuntamento annuale, ma possa portare a proposte, idee ed iniziative concrete, auguro un buon Bitubì a tutti coloro che domani saranno a Milano.
Cerchiamo di costruire la distribuzione di domani!

Nessun commento:

Posta un commento