domenica 24 maggio 2015

#AntaniStory 3: Le Mostre. Sul Serio.

Scrivevo il 24 marzo 2015:
Oggi, quindici anni fa, davo una spinta definitiva alla mia carriera universitaria, che si avviava alla laurea, e iniziavo a vendere fumetti su internet.
O, meglio: le vendite le facevo già da qualche mese, oggi nasceva, però, Antani Comics, ovvero la prima - orrenda? vintage! - versione del nostro sito.
Questa è la storia. A puntate
.


Da allora, il 24 di ogni mese, abbiamo messo online una puntata di questa telenovela... 





3. LE MOSTRE. SUL SERIO
Dicevo: il mio amico Michele.
A poco più di venti anni, amavamo supercazzolare la gente, ed avevamo a disposizione masnade di collezionisti un po' rimbambiti, gente strana con richieste assurde, gente assurda con richieste strane. E del tempo, visto che stavamo entrambi atterrando, senza ammazzarci, verso la laurea.
Ad Arezzo, quando arrivò, ci divertimmo. Da qui l'idea di poter fare altre fiere.
Così, quando ad aprile capitò l'opportunità di partecipare ad una delle ultime Expocartoon (fiera mai troppo rimpianta), la cogliemmo al volo. Ora, passare da una fiera piccola come Arezzo ad una di ottimo livello come ancora era la pur declinante Expocartoon di Traini (spostata per l'occasione dalla vecchia Fiera di Roma, al palazzo del “Groviera” dell'Eur), e raddoppiare lo spazio (ben tre metri!) era una vera sfida. Michele costrui delle cassette di legno per manga e Bonelli (le ho ancora, praticamente integre...), mi feci prestare un pullmino, e partii (da solo) per Roma. Per strada... ruppi il cambio, e dovetti farmi raccogliere da Ilaria, che poi mi prestò la macchina, su cui caricai alla bell'e meglio quello che riuscii a portare. Arrivai il giovedì a metà mattinata, ed allestii di corsa. In serata arrivò Michele, che aveva recuperato il pullmino riparato al volo dal meccanico di fiducia, col resto della roba.

Follia pura! Dietro lo stand eravamo troppi: c'erano anche Chiara, un'amica di Ilaria che, gentilmente, ci ospitò a Roma, continuando a farlo per anni in occasione delle fiere della capitale, ed un'altra amica e coinquilina, Francesca.
Divertimento ed incassi. Questi ultimi molto più alti di quelli di Arezzo.
All'Expocartoon seguì TeramoComix.

Ero in edicola a comprare Nathan Never, quando mi cadde l'occhio sulla pubblicità della manifestazione abruzzese che, effettivamente, non si trovava molto lontana da Terni. Sento l'amico Michele, che mette a disposizione la Fiat Bravo” dei genitori, e si parte.




Dopo Teramo, Prato. Si passa dalla palestra di una scuola della fiera abruzzese, allo scantinato toscano. Da brividi.
Alberghi low cost, cene decenti, macchine con poco spazio.
Incassi buoni.

Quindi tocca a Rimini Comix, in tenda, e dopo l’estate a Pistoia (da solo!) e la prima di moltissime Romics, quando era alla vecchia fiera e si incassava decentemente senza spendere l’ira di Dio per uno stand.
Quando torniamo dalle fiere, ci fermiamo a prendere una pizza sempre nello stesso posto.
E ne approfittiamo per far fuori tutto il monetume e gli spicci accumulati con l’incasso.
Non ricordo bene quando, ma ad un certo punto ragiono che è il caso di tenerli, quei soldi, per dare il resto alla successiva manifestazione.
Da quel momento, c’è il salto di qualità: fare le fiere non è più un evento occasionale. È un lavoro.
E questo porta al passo successivo.


Prossimamente:
AntaniStory 4: IL NEGOZIO.

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