In quell'anno, a maggio, incappai nella pubblicità di Teramo Comix su Nathan Never. Colsi la palla al volo, e con l'amico Michele ce ne andammo nel capoluogo abruzzese.
La fiera si teneva in una scuola, e chiudeva ad ora di pranzo.
Tutta Teramo chiudeva ad ora di pranzo.
Gli espositori erano pochi, si vendicchiava benino, e le spese erano basse.
Tutta Teramo chiudeva ad ora di pranzo.
Gli espositori erano pochi, si vendicchiava benino, e le spese erano basse.
Da allora, le ho fatte praticamente tutte: dopo la scuola, la location divenne un sottopassaggio (!), quindi un tendone costruito in un parcheggio, poi in un altro. Negli ultimi anni, si era tenuta in una tensostruttura in pieno centro, con vendite in lieve crescita di anno in anno.
Da un lato, va elogiato l'impegno dell'organizzatore, Umberto De Paolis che, mossosi sempre senza fondi pubblici, ha realizzato un evento che negli anni è riuscito a prender piede ed a farsi un nome.
Dall'altro, forse, in qualche occasione si poteva rischiare di più. Tipo chiedendo i soldi al pubblico, trovando sponsor. Cercando di rilanciare l'immagine ed i contenuti di un evento che, in venti anni, non si era quasi evoluto.
Improvvisamente, nel 2014, la manifestazione ha saputo rinnovarsi.
Nuova location, nuove facce nello staff, tanti eventi. Il rischio di spostarsi dal centro, con relativa possibilità di perdita di pubblico.
L'azzardo ha pagato, la mostra ha fatto un bel passo avanti.
Quest'anno il colpo di scena: nasce Teramo Heroes. Carmine Di Giandomenico, entrato nello staff nel 2014, dopo esser stato praticamente sempre ignorato dall'organizzazione della fiera, lascia Teramo Comix per costruire qualcosa di diverso. E viene fuori un eventone, con ospiti di importanza primaria, e tanti appuntamenti correlati.
Nel contempo, Teramo Comix mantiene le date dell'anno precedente, e punta anch'essa su ospiti ed eventi, come mai aveva fatto.
Ne nasce un caso più unico che raro nella storia del fumetto italiano: una città con due manifestazioni dello stesso tipo... in contemporanea!
Da più parti arrivano perplessità di pubblico ed addetti: "Ma perché non fanno un evento unico", si chiedono in molti?
Effettivamente, le perplessità sono fondate: la contemporaneità gioverà solo al pubblico, ma con la possibilità di danneggiare gli espositori, che sicuramente sono accorsi in numero maggiore, rispetto agli anni precedenti... e magari rischiano che il pubblico complessivo non cresca, o di aver scelto di lavorare nella manifestazione "sbagliata"!
Personalmente, non credo che le due manifestazioni debbano necessariamente fondersi: forse sarebbe la soluzione migliore, ma è evidente che alla base c'è un disaccordo che ha portato all'impossibilità di lavorare insieme. Quindi, ognuno faccia del suo e "vinca" il migliore. Sicuramente, il pubblico si sta giovando di questa concorrenza, che ha portato una manifestazione nuova, e dal programma ambizioso, ed ha costretto quella vecchia a rinnovarsi, facendo cose che non si erano mai viste in oltre venti anni.
Ecco: forse la contemporaneità poteva evitarsi. Ma anche lì... vai a capire chi aveva ragione...
Antani Comics ha scelto Teramo Heroes. Sia per l'amicizia di lunga data con Carmine Di Giandomenico, che per il coraggio che ho visto in alcune scelte, come quella di far pagare, per la prima volta, un biglietto di ingresso (costo ridicolo: 3 euro!).
Il biglietto - a mio parere - aggiunge dignità alla manifestazione, e permette di investire in pubblicità ed eventi.
Vedremo come andrà: intanto ringrazio Carmine per il coraggio e le idee. Il suo lavoro è un altro, mettersi in gioco in questo modo, denota passione e convinzione.
Da domani, vedremo i frutti di questo investimento, al Parco della Scienza a Teramo, ribattezzato, per l'occasione, da me, "Fortezza delle Scienze" (che fa sempre più figo).
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