lunedì 1 dicembre 2014

Poste Italiane: come aumentare i prezzi, diminuendo i servizi

A pochi anni dall'ultimo aumento, Poste Italiane "ritocca" le sue tariffe.

Oltre un anno fa, parlai delle Poste, e dissi quello che pensavo, di questa arretrata istuzione, che rallenta (o, meglio, contribuisce a rallentare) quella che dieci anni fa chiamavamo "new economy".

Ecco: non sarà un aumento assurdo... ma è proprio il caso di farlo sotto Natale, ovvero nel periodo di maggior concentrazione di vendite, anche online?




Nel 2004 c'era la tariffa libri del pacco ordinario. Spedivo tutti i pacchi con questo sistema, ed i miei clienti pagavano 1 euro di spedizione, per un acquisto di qualsiasi importo.
Poi la tariffa sparì: io fui uno dei primi a perderla, e per questo rischiai di chiudere tutto l'online... altri continuarono ad averla per anni.

Prima usai il paccocelere3 (all'epoca "J+3"), quindi passai ai corrieri: mentre il pacco celere superava i 10 euro di costo, io spedivo a 9, poi ad 8 euro.

Oggi, ormai da qualche anno, spedisco coi corrieri. Eboost, SDA, GLS. A prezzi sempre minori.
Da Antani Comics, pagate SOLO 5 euro, per avere un pacco di qualsiasi peso o importo.
5 euro.
E lo avete il giorno dopo del pagamento, male che vada il giorno dopo ancora, se non confermate il pagamento entro le prime ore del pomeriggio.
Se ci sono problemi - cosa che può sempre capitare - mi mandate una mail e risolviamo tutto: i corrieri hanno un ottimo servizio clienti... mica il numero verde delle Poste...

Venerdì sono entrato nel miglior ufficio postale di Terni. Non uno a caso: il migliore.
Ve lo dice uno che li frequenta da quasi quindici anni, e che ci passa quasi ogni giorno per spedire i pieghi di libro, ultima tariffa decente di Poste Italiane. Decente, ma non tracciata... il che, in Italia, ti espone a (percentualmente) piccole, ma continue... chiamiamole "sparizioni"...

Ho chiesto un cedolino per una spedizione internazionale per via di superficie. La più economica. Mi è stato risposto che non ce l'avevano, e che non le avevano neanche richieste. Però avevano quelle per posta aerea, che costano il doppio: ma io, al mio cliente, non faccio spendere il doppio per un servizio più veloce, ma che non gli serve.

Sono tornato oggi, lunedì: ancora nulla.
Nel privato, questi, quanto durerebbero?
Se fossero esposti ad una concorrenza VERA, almeno?

Forse... non è ora di pensionarle, le poste?

4 commenti:

  1. Ce lo mettiamo che una percentuale sostanziosa di venditori ti fa un sovrapprezzo per le spedizioni dall'estero in Italia, per coprire gli ammanchi dovuti ai "buchi neri" delle nostre poste? Mettiamocelo. E ce lo mettiamo che in Germania - per citare solo un Paese in cui ho vissuto - il servizio postale è, per dire, completamente in mano alla DHL? Ma sì, mettiamoci anche questo, dai.

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    1. non che i corrieri nostrani siano eccezziunali, eh... Mandato pacco in germania, contrassegno di - mi sembra - 1500 euro. Si è "scordato" di prendere i soldi, ma il pacco l'ha consegnato...

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  2. Incapacità, menefreghismo, supponenza, superficilità, pressappochismo... ...così, solo per citarne alcune. Presso gli uffici postali italiani ho preso tra le incazzature più feroci della mia vita. Personale che non conosce il piego di libro e che mi dice:"È una tariffa non applicabile in questo ufficio"; o che mi apre le buste perchè dice che la spedizione deve essere verificabile; o che mi applica la tariffa errata; o che mi propone gratta e vinci o contratti telefonici quando a malapena sanno mettere un timbro; o magari ti ritrovi davanti a l'unico sportello per le spedizioni ed aspetti anche 20 minuti perchè "ci sono anche le pause da gestire". Io li farei chiudere stasera stessa, non domani mattina, stasera stessa. Ci arriveremo, ci arriveremo, oh se ci arriveremo (spero).

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