sabato 6 dicembre 2014

Sandman: Overture - Amazing Spider-Man - Il Ragazzo Invisibile (recensioni)

Uniamo in questo post tre recensioni veloci, tutte a cura dell'amico Luca Bellucci.

Qui la pagina FB del suo blog.



IL RAGAZZO INVISIBILE 1: la Russia di metà anni 90. Esplosioni nucleari. Superpoteri e superproblemi. Cittadine lager. Berlino. Cosa unisce tutte queste cose ad un ragazzino italiano dei giorni nostri che scopre di poter diventare invisibile? Tantissimi interrogativi ci assalgono dopo la lettura di questo primo numero, come se l’attesa per il nuovo film di Salvatores non fosse sufficiente, con così tanta carne al fuoco sarà impossibile non correre al cinema l'11 dicembre. A condire il tutto una bella intervista al regista e un piccolo extra con disegni e bozzetti degli autori Camuncoli, Dell’Edera e Vitti che si sono alternati alle matite scandendo perfettamente le varie linee temporali del racconto. Peccato per le tantissime pubblicità, 9 pagine su un albo di 48 sono un’enormità.


AMAZING SPIDER-MAN 1: Dopo il gran caos scatenato per Superior Spider-man, Dan Slott sembra non volersi fermare e già con un preludio di due pagine mette le basi per una sua nuova rivoluzione ragnesca (ma questo è tutto ancora da vedere). L’albo è interessante soprattutto per vedere la reazione di Peter di fronte ai cambiamenti che Doc Ock ha apportato alla sua vita, soprattutto sarà bello leggere come si risolverà la relazione amorosa con Anna Maria. Il resto è di poco conto, i nemici di serie B sono a dir poco ridicoli e poco consistenti, nella seconda storia assistiamo al ritorno di Electro, nemico sicuramente di maggior importanza ma che fa la sua comparsa più per motivi commerciali (chi ha detto film?) che per qualche risvolto intrigante della trama. Il resto dell’albo, una metà più che abbondante, è occupata da una storia pre-superior che davvero serve poco in un albo del genere. Peccato, per il ritorno di Amazing mi sarei aspettato molto di più, sia per la trama principale, sia per i contenuti dell’albo italiano.

SANDMAN OVERTURE 1: riuscire a leggere Overture 1 e il primo volume di una nuova ristampa di Sandman quasi in contemporanea è già un SOGNO, vedere che poi questo prequel è un nuovo capolavoro di Gaiman è addirittura la ciliegina sulla torta. Gaiman torna coadiuvato da un Williams III che ad ogni pagina ci regala una vera e propria opera d’arte. La trama è ancora una volta un viaggio incantato, un sogno, un caleidoscopio di colori che come un fiume in piena ci porta verso l’ignoto. Questo era Sandman ed è Overture, un crescendo di stranezze, incubi, colori che piano piano ci portano verso quel paginone che racchiude in sé tutta la sostanza onirica del protagonista. Assolutamente un’opera da avere per chiunque. Ottimi i contenuti extra, tutte le cover variant, le presentazioni degli Eterni e tanti approfondimenti apprezzabili. Interessantissima l’intervista al letterista originale, Todd Klein, che ci fa scoprire un lavoro poco conosciuto dai lettori, certamente meno in vista dello scrittore o del disegnatore ma non meno importante. Peccato che poi tutto quello di cui parla il pezzo di Klein sia andato perduto in una versione amputata italiana. Siamo di fronte ad uno dei pochi capolavori del fumetto degli ultimi anni, forse dell’ultimo decennio, e come lo presentiamo in Italia? Traslucidi spariti e un paginone pieghevole riadattato in pagine singole. Parliamo tanto di rivalutare il fumetto, di riuscire a presentarlo sempre a più pubblico… ma in che condizione lo presentiamo? Mutilato? Riadattato? Se un autore stressa per giorni e giorni il suo letterista per creare certi effetti, se in originale si curano in modo certosino la stampa e l’impaginazione, perché noi dobbiamo vanificare questo lavoro e questa arte?

Luca Bellucci

1 commento:

  1. Se ho capito bene l'effetto traslucido anche in America c'era solo nella versione deluxe dell'albo.

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