sabato 13 dicembre 2014

Ciao Ciao, Poste!

Da questo mese, eccezion fatta per i pieghi di libro, che sono richiestissimi ma non richiedono file per essere spediti, Antani Comics non lavorerà più con Poste Italiane.

I motivi? Essenzialmente: servizio pessimo, prezzi alti.




A fine novembre, dovevo fare una spedizione all'estero, come ho raccontato nel succitato post.
Nell'ufficio che frequento, non trovo i cedolini per quel tipo di pacco.
Assurdo.

Visto che non posso girare tutti gli uffici della città - pochi sono quelli aperti nel pomeriggio e a portata di mano - torno più volte, finché non trovo il cedolino.

Quindi, provo ad inviare il pacco.
Le prime due volte, dopo quasi tre quarti d'ora di fila, per poche persone tra l'altro, desisto.
L'abitudine di far passare davanti quelli che devono pagare i bollettini, allo sportello dei prodotti postali (quello per pacchi e raccomandate), è assurda.

La terza volta ho davanti un paio di persone, che diventano una decina per via delle maledette bollette.

Dopo quaranta minuti, è il mio turno.

La tizia dell'Ufficio Postale mi dice che l'indirizzo scritto sul pacco è troppo piccolo: per l'estero va scritto più grande. Fermo restando che le scritte sul pacco non le guarda nessuno, tanto è vero che diverse volte le Poste mi hanno invertito le spedizioni e, con un indirizzo sul bollettino ed uno sul plico, sono riusciti a non accorgersi del problema, consegnando a quello sbagliato (ovviamente, quello sul cedolino...), mi chiedo: ma perché bisogna scrivere più grande, per l'estero?

Un po' come quelli che, non conoscendo la lingua, parlano con gli stranieri gesticolando ed alzando la voce?



Due esempi per chiarire bene quella che ritengo la maggiore differenza tra Poste e corrieri.

Sciopero generale, ieri. GENERALE, eh!
Uffici postali, dove sono passato per spedire: CHIUSI.
Corrieri, almeno QUATTRO da me provati in giornata: uffici che rispondevano al telefono, consegne e ritiri che passavano.

Secondo.
I corrieri ti cercano, si litigano il tuo fatturato facendoti offerte. Le Poste no: loro ti aspettano.
Quando parli con un responsabile commerciale delle poste, non quello allo sportello, ma quello che tu cerchi per chiedere condizioni migliori, ti da appuntamento nel suo ufficio.
Il corriere, viene da te.

Questa è la differenza.
Quindi, visto che i prezzi dei corrieri, se hai un contratto, sono nettamente migliori, che il servizio è di livello più alto (se hai un problema, prova a chiamare il nr verde delle Poste o a chiedere ad un ufficio; viceversa, prova a contattare - cellulare o mail!! - un tuo referente di un corriere...), che oltretutto il corriere non ti richiede file, perché passa GRATUITAMENTE a ritirare in negozio ogni giorno, dal nostro sito abbiamo tolto la possibilità di spedire tramite Poste Italiane, eccezion fatta per il piego di libri, per il quale, comunque, non abbiamo la necessità di fare code.

Quindi, se i nostri clienti non avranno particolari esigenze, che siamo sempre disposti ad ascoltare per carità, ma precisando tempi, costi e problemi di vario genere, da oggi spediremo solo con corriere.

Un sollievo.

3 commenti:

  1. Hai fatto una saggia scelta Francesco!!

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    1. Se non altro, do valore al mio tempo.
      E quindi al servizio che offro.

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  2. si va sempre in meglio
    questo le poste non l'hanno capito, ma tempo al tempo!

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