di Andrea Avolio
Affermo un’ovvietà dicendo che oggi, nel 2015, Image è divenuta quella che era nata per essere, ovvero la reale alternativa al duopolio Marvel – DC: sia come quote di mercato ma soprattutto dal punto di vista di filosofia della produzione.
Attualmente la sua forza e la sua peculiarità risiede essenzialmente in alcune scelte editoriali di base in netta contrapposizione rispetto al duopolio, cioè:
- privilegiare la libertà espressiva degli autori, rinunciando del tutto alla continuity e alla creazione di un universo narrativo comune, ovvero i principi fondanti della produzione Marvel e DC. Da un lato tali principi sono sicuramente affascinanti e talvolta commercialmente validi ma spesso sono una vera e propria gabbia che intrappola la narrazione e impedisce al lettore neofita di inserirsi agevolmente.
- tentare di produrre serie con generi e stili anche totalmente diversi, inserendo nel mercato USA tematiche e scenari che fino a quindici anni fa erano appannaggio solo delle produzioni nipponiche o francesi (si pensi al mystery di ambientazione scolastica Morning Glory o alla fantascienza esoterica di Hickman).
- reinterpretare le dinamiche narrative non più secondo il canone supereroistico ma secondo gli stilemi delle serie TV di successo; questo consente di creare sia miniserie di breve durata, sulle quali magari non si vuole rischiare di investire troppo, che serie ongoing di lunga durata e dal successo ben costruito.
Tutto questo per ribadire che, dopo gli anni '90, forse l'Image può nuovamente essere oggi la salvezza del mercato USA, costringendo un po' tutti gli altri editori (Marvel e DC in primis) ad inventarsi qualcosa di nuovo, invece di sfornare solo maree di cover variant e rilanciare ogni anno le proprie testate dal numero uno (proprio come accadeva negli anni ’90).
E in Italia cosa accade all’Image?
Secondo me è impossibile non vedere un analogia tra il nostro presente e proprio gli anni ’90.
La situazione italiana dell'Image nel 2015 è infatti la stessa della Marvel nel 1992.
1992: Tre editori - Star Comics, Play Press e Comic Art - pubblicano la Marvel, con discordanze temporali, formati disomogenei e soprattutto costringendo i lettori a leggere solo quello che le scelte editoriali di ciascuno e i diritti in loro possesso consentivano di pubblicare.
2015: Tre editori - Panini, Bao, Saldapress - pubblicano principalmente l'Image, con disomogeneità di formati e costringendo i lettori a leggere solo quello che è frutto delle (spesso troppo caute) decisioni di ciascuno e dei (spesso pochi) diritti e licenze in loro possesso. Per fortuna la discordanza temporale è ininfluente perché l'Image non ha continuity.
Nel 1992 eravamo mediamente meno informati (non avevamo internet) ma mediamente giravano più soldi (c'era l'inflazione al 10%), potevamo permetterci il lusso di non scegliere e di accontentarci inconsapevolmente comprando tutto quel (poco) che ci veniva dato dagli editori, vuoi perché il mercato USA offriva meno materiale e vuoi perché anche se offriva di più non l'avremmo comunque saputo a meno che qualche amico riportasse degli albi dagli USA o qualche nascente fumetteria decidesse di importarli.
Nel 2015 siamo mediamente più informati (abbiamo internet) ma girano meno soldi (l'inflazione è al -0,1%) quindi dobbiamo per forza essere selettivi, per molti di noi è doveroso informarci prima e decidere come spendere i nostri (pochi) soldi, ma sempre e solo se un editore si prende la briga di pubblicare ciò che riteniamo interessante, se non lo fa, o leggiamo in originale o nisba.
Consultando la pagina web dell'Image, a parte i soliti TWD, Invincible, Saga ci sono letteralmente una MAREA di titoli totalmente inediti in Italia o abortiti dopo poche uscite (solitamente dalla Panini).
Qualche esempio?
Ecco alcuni quantomeno interessanti (secondo i miei gusti) inediti prodotti da autori quantomeno non esattamente misconosciuti:
JUPITER'S LEGACY di Millar e Quitely
SATELLITE SAM di Howard Chaykin
BLACK KISS II di Howard Cahykin
TREES di Warren Ellis
SUPREME BLUE ROSE di Warren Ellis
NAMELESS di Grant Morrison
ODY-C di Matt Fraction
THE DYING AND THE DEAD di Jonathan Hickman
DESCENDER di Jeff Lemire
LOW di Remender & Tocchini
DEATH VIGIL di Stjepan Sejic
THE WICKED + THE DIVINE di Kieron Gillen
THE EMPTY di Jimmie Robinson
ZERO di Ales Kot
EGOs di Stuart Moore
RED ONE disegnata dai coniugi Dodson!!!
Per non parlare di BLUE ESTATE, BITCH PLANET, ROCHE LIMIT, UMBRAL, RAT QUEENS, MPH (ancora di Millar), PETER PANZERFAUST (che dovrebbe uscire con Panini prossimamente, sempre se non lo cancellano prima e senza avvertire)... insomma veramente tanta roba!
Sarebbe anche bello sapere che fine hanno fatto queste serie, di cui attendo fiducioso la pubblicazione da un po’ di tempo:
-MORNING GLORIES: ferma in Italia da un anno al volume 5 cioè all’uscita USA #25 essendo arrivata ormai al #46;
-ELEPHANTMEN: pubblicata a singhiozzi semestrali/annuali, l’ultimo uscito è il volume 4 ovvero uscita USA #30, mentre in patria senza contare spin-off e speciali vari è arrivata al #65;
-SEX: 1 solo volume uscito un anno fa che raccoglie i primi 6 o 7 albi USA, dove sta proseguendo ed è arrivata al #21;
-SAVAGE DRAGON: vergogna!!! Appesa dalle Edizioni BD col vol.17 cioè fino al #162 USA, mentre ormai veleggia ben oltre il # 200
Quindi ritengo sia importante porsi la seguente domanda: così come fu per la Marvel in Italia nel '94, non sarebbe ora che UN solo editore si organizzi e concentri i suoi sforzi per acquistare i diritti in esclusiva per l’Italia della Image e farne una pubblicazione organica, omogenea nei formati e quantomeno completa del suo vastissimo e dirompente parco testate?
Non sarebbe bello se, ad esempio, SaldaPress e Bao si consorziassero e, invece di continuare a pubblicare solo i successi annunciati accompagnandoli saltuariamente con timide proposte di materiale nuovo (tipo Sex Criminals, Pretty Deadly o Great Pacific), facessero un programma organico e pubblicassero il più possibile le serie Image, forti dei diritti esclusivi e con tutta l'esperienza e la competenza che hanno abbondantemente espresso negli anni (Invincible n.17 a parte)?
Pertanto chiedo ai due concorrenti: se è vero che il duopolio Marvel - DC trova la sua rispondenza italiana nel duopolio Panini - Lion perché non fate sì che Bao e Saldapress non si associano/consorziano/collaborano per dare vita ad una sorta di Image Italia?
E' quanto meno curioso che i titoli elencati poc’anzi restino inediti, quando in Italia Saldapress pubblica Invincible contemporaneamente in 3 linee differenti (TP ristampa, TP inedito e spillato), TWD in 2 formati, e Outcast solo perché lo scrive lo stesso autore dei primi due; BAO pubblica Six Gun Gorilla (ma dai! andiamo!) della BOOM e poi lascia indietro tutta quella roba elencata prima?
Nel frattempo Panini ciurla nel manico con discutibili albetti per bambini e pederasta, 200 variant di Star Wars, Caravaggio Ultracapezzolidimarmoexclusivedeluxechiappadorowhiteedition, dopo aver pubblicato dell'Image cose mediocri (almeno per me) come Mud Man e Luther Strode e su quella marea di titoli non vuol mettere le mani nessuno?
Sapete cosa sembra? Che dell'Image ciascun editore italiano si limita a pubblicare al massimo due o tre titoli di successo e ad affiancarli da alcuni titoli che magari sono stati racimolati perché erano quelli coi diritti dal prezzo più basso possibile, magari perché gli autori non sono di primissimo piano o non sono pubblicati sotto un’etichetta in particolare (tipo Skybound).
Rinnovo quindi la mia esortazione a Bao e Saldapress, o forse meglio ancora a qualunque editore di buone dimensioni, di comprovata serietà d’intenti e intelligentemente strutturato che voglia provarci: fate un bel regalo a noi lettori, una proposta seria all'Image per la pubblicazione esclusiva in Italia e una volta ottenuta, avrete un parco testate immenso su cui poter investire e lavorare seriamente, mostrandovi credibili nei confronti di noi lettori e dandoci un minimo di garanzia di continuità, riceverete sicuramente un riscontro positivo perché noi lettori in cambio vi premieremo comprandovi tutte le splendide testate dell’Image
Del resto tutto si può fare, in un modo dove la DC ha rinnovato i suoi diritti alla Lion, sicuramente dopo aver preso atto della gran soddisfazione dei lettori e dell'ottimo lavoro svolto da questi ultimi...
IMAGE ITALIA : IO CI VOGLIO CREDERE ☺
Sarebbe un sogno ad occhi aperti !, oltre che a portare grandissima qualità in italia
RispondiEliminaNel '92, in piena esplosione variant cover, erano giá tante le fumetterie che importavano comics in Italia. A parte questo, credo che oggi in Italia ci sia giá un eccesso di offerta rispetto alle effettive capacitá della domanda... certo è che serie come SAVAGE DRAGON meriterebbero ben altro trattamento.
RispondiEliminaMagari evitando i formati mignon della Bao eh :)
RispondiEliminaCredo che commercialmente non sia possibile.
RispondiEliminaI diritti image vengono gestiti separatamente, per cui un editore per pubblicare integralmente dovrebbe accaparrarseli tutti, uno per uno, superando ogni volta le singole offerte.
Praticamente impossibile.
Senza togliere che alcune/molte delle serie sono carine e nulla più.
Insomma suicidio editoriale annunciato.
Se poi era un discorso da fan boy è un altro discorso e piacerebbe pure a me.
Ma nel ventunesimo secolo, con internet e la globalizzazione, la soluzione è comprare in originale. I vantaggi sono enormi.
no, la soluzione è comprare in originale quando conviene. Ovvero, quasi mai.
EliminaDiscorso "fan boy": tu sei sicuro, e sai per certo, che non è possibile prenderli in blocco?
Anche io la so come l'utente anonimo, riguardo al prendere i diritti in blocco. Se non ricordo male l'Image lascia libertà agli autori riguardo ai diritti delle proprie opere. Una volta scritta una serie i diritti della stessa non diventano dell'etichetta.
EliminaQuindi sì, effettivamente un ipotetico editore italiano dovrebbe andare ogni volta ad accaparrarsi i diritti della singola serie.
Ps: purtroppo Morning Glories, Sex, The Massive tutto l'universo Valiant son state sospese dalla Panini, secondo la loro pagina Facebook. Mi piacerebbe che queste comunicazioni venissero anche date su altri canali, visto che non possiamo spulciare facebook per conoscere le sorti di una determinata serie.
Complimenti per il blog, lo seguo sempre con interesse :)
rispondo sui complimenti: grazie :)
EliminaIl mio non era un discorso da fan boy, piuttosto l'esposizione di una idea, che puó sembrare sicuramente naif, tesa a trasmettere un punto di vista diverso. Ritengo che troppo spesso siamo prigionieri del punto di vista che ci viene imposto da altri (in questo caso dagli editori) e accettiamo questa imposizione perchè siamo pigri e non riusciamo a immaginarci un modo per ottimizzare e migliorare le cose, dunque ci raccontiamo che "la situazione attuale è la migliore possibile" oppure che "è inattuabile ciò che è diverso da come è adesso" altrimenti "qualcun'altro sicuramente lo avrebbe fatto"....ma quante cose che fino a pochi anni fa erano "impossibili" (la ristampa di Miracleman, i blockbuster sui supereroi) o "commercialmente suicide" (un unico editore per Marvel in Italia, le ristampe di tantissimi classici del fumetto USA ) oggi sono realtà?
RispondiEliminaÈ ovvio che l'Image, riconoscendo la proprietà intellettuale dei propri titoli a ciascuno dei suoi autori avrà un meccanismo di gestione dei diritti modulare e non in blocco, ma è altrettanto vero che si tratta pur sempre di un unico editore, col quale si può instaurare (parlo da incompetente,eh!) un contratto altrettanto modulare ma che sia di esclusiva, magari pagando una franchigia di base per l'esclusiva e delle fees diverse (negoziate singolarmente o a blocchi) per ciascuna serie (o blocco di serie con omogeneità di diritti degli autori).....insomma credo che si possa fare qualsiasi cosa, a patto di avere un editore che abbia le risorse, le competenze e la volontà di crederci....del resto, siamo cresciuti con una parte della nostra mente completamente immersa nell'immaginazione più esplosiva e non siamo in grado di concepire soluzioni innovative a vantaggio di tutti? Guardate che nella mia vita ho imporato che nelle negoziazioni commerciali tutto è possibile, si tratta semplicemente di stipulare un patto economico tra due controparti, nei limiti delle leggi vigenti, ognuno per trarne vantaggio e profitto, per creare insieme qualcosa di nuovo, bene o servizii, dove prima non c'era e dove una fetta di mercato ne sente la necessità.
Sono l'unico a voler leggere buoni fumetti, con continuità e secondo le mie disponibilità, se sono l'unico allora sono l'unico "fan boy" in Italia. ;)
bella risposta!
EliminaNon so, il discorso non mi convince.
RispondiEliminaPremetto che parlo da non-lettrice di fumetti di supereroi. Mi piace leggere Vertigo, mi piace leggere cose Image, ma quando arrivano i meccanismi da fumetto-con-tutine (anche senza le tutine) io mi volto dall'altra parte. Colleziono ancora Invincible giusto per inerzia, perché iniziato quando ancora provavo a esplorare anche quella tipologia di storia, ma non è che mi entusiasmi e sono indietrissimo nelle letture.
Comunque, da completa ignorante in materia (lo ribadisco), ritengo che un unico editore italiano per certe pubblicazioni sia utile (quasi indispensabile?) per gli universi strettamente collegati e mossi da continuity ben precise, come quelli Marvel e DC. Per un universo come quello Image non la vedo un'esigenza così fondamentale, onestamente, perché poche serie sono connesse tra loro o legate da continuity.
Che poi gli editori italiani debbano imparare a selezionare meglio o a voler rischiare di più sul catalogo Image, ci può pure stare come cosa. Ma c'è anche da dire che ognuno si fa i propri conti, suppongo, e pubblica fin dove arriva e/o fin dove crede di poter vendere, ri-suppongo, e se un contratto sul tutto e in esclusiva deve tradursi nell'inondare il mercato italiano con materiale che rischia di non andare smaltito vista la congiuntura e/o con l'obbligo di pubblicare anche le cose urfide pur di tenersi tale esclusiva... boh, anche no?
Oppure c'è pure il rischio contrario, ovvero che l'editore con l'esclusiva tenga in garage serie che lui non ritiene fruttifere, ma che ad altri magari parrebbero interessanti, chissà.
Non so, sarà che certi 'monopoli' non mi ispirano per istinto...
Poi resta la questione dei diritti, che apparentemente per Image sono 'parcellizzati' fra gli autori e non gestiti dall'editore centrale in tutto e per tutto. Ma di queste questioni non ne so una beata mazza, ergo non mi permetto di dire 'tanto non si può fare'.
A mio parere la Cosmo, che ha già tante serie contenitore, potrebbe occuparsi molto bene della Image.
RispondiEliminaComunque io preferisco comperare in originale, in passato mi è capitato che alcune testate italiane che stampavano le mie serie preferite chiudevano e io sono restato a piedi. Vedi Valiant quando la pubblicava la Play Press e adesso la Panini. Mr. Nice Guy No More ! :-)
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