Sabato 13 giugno, ospitiamo in negozio Carmelo Calderone. Questa intervista è per conoscerlo un po' meglio...
-Da Fondo di Magazzino alla trilogia di Esopo: ci parli un po' dei tuoi lavori?
Fondo di Magazzino è sicuramente il lavoro più personale tra i quattro libri realizzati.
In verità, la mia idea era quella che se avessi fatto un solo fumetto nella mia vita, questo sarebbe dovuto essere qualcosa di surreale e personale.
Certo, questo principio del volume realizzato secondo il mio personale gusto, si scontra senza dubbio con quello che in teoria, dovrebbe essere la realizzazione di un fumetto.
Insomma qual è il confine tra il realizzare quello che si vuole e il realizzare un qualcosa che possa comunicare con un pubblico, il più ampio possibile?
Questo non vuol dire che Fondo Di Magazzino sia un qualcosa di criptico, credo che il racconto segua una discreta linearità ma forse il tema affrontato, seppur comune a tutti, nasce da un mio personale disagio nei confronti di un mondo volto, quasi esclusivamente, al consumo compulsivo di cose spesso inutili.
Le cose che accumuliamo, per quante possano essere, non ci daranno mai nulla in termini di amore e compassione.
Le cose veramente utili a pensarci un attimo, sono veramente poche, purtroppo ci facciamo incantare da un falso senso di sicurezza che queste cose, in teoria, ci danno.
La trilogia di Esopo è un progetto più "popolare", l'unica cosa che mi sono permesso di fare è dare una sequenza temporale alle quasi novanta fiabe che ho trasposto a fumetti.
Gli stessi animali vivono più fiabe, alle volte vincono e alle volte perdono, come succede a tutti nella vita di tutti i giorni.
Il fascino delle fiabe di Esopo è qualcosa che per me, come per tutti, arriva dall'infanzia, pedagogicamente sono sempre utilizzate nelle scuole.
Questo strascico dall'infanzia, misto alla voglia di disegnare animali, ha portato ai tre volumi di Esopo.
Per quello che mi riguarda non è che ci siano poi tante cose che sono solo per bambini, è molto più facile il contrario.
Purtroppo però, le favole di Esopo, per un mistero inspiegabile, vengono viste come un qualcosa non più per grandi, è convinzione estremamente diffusa che le fiabe, siano per bambini.
La verità è che siamo davanti ad uno dei tantissimi luoghi comuni che vivono in tutti noi.
Nelle fiabe di Esopo, tramite la metafora si trattano tantissimi concetti del vivere e dell'animo umano che vengono a svilupparsi più in un età adulta piuttosto che infantile, quindi perché non leggerle anche da "grandi"?
-Come hai esordito nel mondo del fumetto?
Il mio esordio, come meteora, nel mondo del fumetto, è stato nel 2009 per conto dell'etichetta indipendente milanese Passenger Press. Mi ritengo abbastanza fuori dal "mondo del fumetto" inteso come operatore del settore. La mia al momento è una fervente passione che è alimentata da una discreta dose di determinazione. Per vivere faccio altro, e per altro non intendo l'operare in campi affini al fumetto, faccio veramente altro. Opero nell'ottica, la quale ha a che con i fumetti solo perché ci sono parecchi lettori con gli occhiali.
-La trilogia di Esopo ha avuto qualche problema distributivo: il terzo volume non è mai stato diffuso nelle fumetterie. Cosa è successo?
Questo è un argomento estremamente particolare da trattare. Oggettivamente un problema distributivo è alla luce del sole in quanto il volume è stato stampato a Dicembre scorso.
In verità i problemi distributivi sono presenti anche nel canale della varia, non solo in quello delle fumetterie.
Di base la distribuzione dei libri e dei fumetti è parecchio squinternata, dove non sfocia nel ridicolo. In Italia è consentito più o meno tutto, esclusivisti non esclusivi, distributori editori, editori distributori, distribuzione diretta ed indiretta, distribuzione trifasica pandimensionale, distribuzione territoriale, uscite sfasate in categorie commerciali pressoché identiche. Potremmo chiamarla pazzia? Più volte ho letto sul tuo blog delle problematiche che affrontano le fumetteria.
Per quello che riguarda la varia, c'è un ritardo anche sulla distribuzione del secondo volume (cosa che per fortuna non c'è stata per le fumetterie), questa è legata a problemi che si sono presentati con il distributore, che fino all'anno scorso era conosciuto come NDA. Forse, per Settembre prossimo, si potrebbe risolvere la cosa, tramite la distribuzione con il nuovo operatore che si occupa del mio editore.
Grazie per le tue domande e ci vediamo presto.
Carmelo
Grazie a te!
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