mercoledì 24 giugno 2015

#AntaniStory 4: Il Negozio

Scrivevo il 24 marzo 2015:
Oggi, quindici anni fa, davo una spinta definitiva alla mia carriera universitaria, che si avviava alla laurea, e iniziavo a vendere fumetti su internet.
O, meglio: le vendite le facevo già da qualche mese, oggi nasceva, però, Antani Comics, ovvero la prima - orrenda? vintage! - versione del nostro sito.
Questa è la storia. A puntate
.


Da allora, il 24 di ogni mese, abbiamo messo online una puntata di questa telenovela... 



Piazza Dell'Olmo 6, autunno 2003...
L'ex negozio di abbigliamento "Giorgio", si prepara a diventare "Antani Comics"!


IL NEGOZIO
Sinceramente, pur vendendo fumetti da anni su internet e pur avendo partecipato a svariate mostre, non avevo mai pensato seriamente all'idea di aprire un negozio.
Anzi, forse non ci avevo MAI pensato.

Tranne Ilaria, che aveva più volte affrontato il discorso, dicendomi che "mi ci vedeva" in una attività del genere, e Marco Dolciami (all'epoca proprietario di Mondo Lettura e prima ancora della mitica Best Comix, sempre a Perugia), che elogiava la mia idea di vendere online, evitando costi, seccature e problemi di una attività vera e propria, fino alla primavera del 2002, l'idea rimase nel limbo delle cose non dette.

Fino alla primavera 2002, appunto.

In quei giorni - metà aprile - mi stavo organizzando per partecipare all'Expocartoon, a Roma, prima fiera "grande" che feci da espositore, e che fu una svolta nel mio modo di partecipare ad esse: solo dopo questa, infatti, mi convinsi di potercela fare, di poter guadagnare anche partecipando - con i relativi costi! - a fiere di grande portata. Dunque, chiacchierando con i dirigenti della Lexy, storico editore ternano che portò in Italia la Crossgen e tanto altro materiale USA e non solo, venne fuori la questione della situazione del fumetto a Terni.

Sin dai primi anni novanta, nella nostra ridente cittadina, c'era stata una sola fumetteria YOCS, che stava per Ye Olé Comics Shoppe (sigh!), e che aveva resistito agli sporadici tentativi di concorrenza (due altre fumetterie che aprirono, ma non riuscirono, per vari motivi, ad attecchire). YOCS era gestita da Andrea, un bravissimo ragazzo che, però, aveva scarsa competenza in materia fumettistica ed ancor più scarsa iniziativa: pochi eventi, zero pubblicità. Tanti giochi di carte. Inoltre, il negozio era situato in pieno centro, ma in una zona non molto trafficata. Eppure, a discapito delle premesse, l'attività prosperava, probabilmente per mancanza di un concorrente stabile ed organizzato.

Ebbene, improvvisamente, in un gelido giorno del gennaio 2002, Andrea decise di chiudere baracca e burattini, visto che aveva deciso per un altro futuro professionale.
Quindi, in quel momento, Terni era priva di fumetterie, se si eccettua Net City, una ludoteca con un discreto angolo dedicato al fumetto. Un angolo, appunto.

Parlando con l’editore, entriamo in discorso e lui mi pone la fatidica domanda: "Perché non hai pensato di aprire TU una fumetteria? Noi ti aiuteremmo".
Questo discorso mi spiazzo: avevo appena finito gli esami di Giurisprudenza, pochi mesi dopo sarei partito militare. Insomma: non avevo mai pensato a quel genere di attività... Tutt'al più alla carriera di avvocato, oppure a quella militare (esperienza che mi incuriosiva enormemente).

Lasciai cadere quella proposta, riservandomi di pensarci anche se, in effetti, non ce ne fu bisogno: vendere fumetti mi piaceva!Prossimamente:
IL NEGOZIO 2: Realizzare il progetto

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