Scrivevo il 24 marzo 2015:
Oggi, quindici anni fa, davo una spinta definitiva alla mia carriera universitaria, che si avviava alla laurea, e iniziavo a vendere fumetti su internet.Da allora, il 24 di ogni mese, abbiamo messo online una puntata di questa telenovela...
O, meglio: le vendite le facevo già da qualche mese, oggi nasceva, però, Antani Comics, ovvero la prima - orrenda? vintage! - versione del nostro sito.
Questa è la storia. A puntate.
Piazza Dell'Olmo 6, autunno 2003... L'ex negozio di abbigliamento "Giorgio", si prepara a diventare "Antani Comics"! |
IL
NEGOZIO
Sinceramente,
pur vendendo fumetti da anni su internet e pur avendo partecipato a
svariate mostre, non avevo mai pensato seriamente all'idea di aprire
un negozio.
Anzi,
forse non ci avevo MAI pensato.
Tranne
Ilaria, che aveva più volte affrontato il discorso, dicendomi che
"mi ci vedeva" in una attività del genere, e Marco
Dolciami (all'epoca proprietario di Mondo Lettura e prima ancora
della mitica Best Comix, sempre a Perugia), che elogiava la mia idea
di vendere online, evitando costi, seccature e problemi di una
attività vera e propria, fino alla primavera del 2002, l'idea rimase
nel limbo delle cose non dette.
Fino
alla primavera 2002, appunto.
In
quei giorni - metà aprile - mi stavo organizzando per partecipare
all'Expocartoon, a Roma, prima fiera "grande" che feci da
espositore, e che fu una svolta nel mio modo di partecipare ad esse:
solo dopo questa, infatti, mi convinsi di potercela fare, di poter
guadagnare anche partecipando - con i relativi costi! - a fiere di
grande portata. Dunque, chiacchierando con i dirigenti della Lexy,
storico editore ternano che portò in Italia la Crossgen e tanto
altro materiale USA e non solo, venne fuori la questione della
situazione del fumetto a Terni.
Sin
dai primi anni novanta, nella nostra ridente cittadina, c'era stata
una sola fumetteria YOCS, che stava per Ye Olé Comics Shoppe
(sigh!), e che aveva resistito agli sporadici tentativi di
concorrenza (due altre fumetterie che aprirono, ma non riuscirono,
per vari motivi, ad attecchire). YOCS era gestita da Andrea, un
bravissimo ragazzo che, però, aveva scarsa competenza in materia
fumettistica ed ancor più scarsa iniziativa: pochi eventi, zero
pubblicità. Tanti giochi di carte. Inoltre, il negozio era situato
in pieno centro, ma in una zona non molto trafficata. Eppure, a
discapito delle premesse, l'attività prosperava, probabilmente per
mancanza di un concorrente stabile ed organizzato.
Ebbene,
improvvisamente, in un gelido giorno del gennaio 2002, Andrea decise
di chiudere baracca e burattini, visto che aveva deciso per un altro
futuro professionale.
Quindi,
in quel momento, Terni era priva di fumetterie, se si eccettua Net
City, una ludoteca con un discreto angolo dedicato al fumetto. Un
angolo, appunto.
Parlando
con l’editore, entriamo in discorso e lui mi pone la fatidica
domanda: "Perché non hai pensato di aprire TU una fumetteria?
Noi ti aiuteremmo".
Questo
discorso mi spiazzo: avevo appena finito gli esami di Giurisprudenza,
pochi mesi dopo sarei partito militare. Insomma: non avevo mai
pensato a quel genere di attività... Tutt'al più alla carriera di
avvocato, oppure a quella militare (esperienza che mi incuriosiva
enormemente).
Lasciai
cadere quella proposta, riservandomi di pensarci anche se, in
effetti, non ce ne fu bisogno: vendere fumetti mi piaceva!Prossimamente:
IL NEGOZIO 2: Realizzare il progetto
IL NEGOZIO 2: Realizzare il progetto
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