Di Crows, Panini e dei soliti problemi di comunicazione

Apriamo la settimana con una generosa comunicazione di Planet Manga (Panini Comics).
Ovviamente, sulla pagina FB:

Siamo costretti a dare una spiacevole notizia di lettori di CROWS.
Purtroppo, la serie dovrà essere interrotta al numero 9 per motivi indipendenti dalla volontà di Panini.
Interrompere una serie è un avvenimento che nessun editore vorrebbe mai dover affrontare, ma purtroppo in questo caso non è stata una nostra decisione e non ci è stato possibile agire diversamente.

Qual è il punto?
Un editore non può sospendere, cambiare formato, chiudere, rilanciare, modificare quello che pubblica a piacimento?

Certo che può.
Ma il problema non è questo, e ne avevamo già parlato a proposito della Valiant.

Il problema è duplice: in primis, la totale mancanza di una comunicazione ai negozianti.
E' A S S U R D O che nel 2015, io debba ancora seguire le pagine FB degli editori, domande e risposte dei fan comprese, per poter essere informato sul mio lavoro. O, in alternativa, aspettare che siano i miei clienti a farlo. Una cosa inconcepibile, ai limiti dell'umiliante.

In seconda battuta: perché dobbiamo credere a scatola chiusa a quello che dice l'editore?
Sgombriamo il campo dagli equivoci: io non credo - come dicono molti - che sotto ci sia un problema di vendite, a portare Crows alla chiusura.
E mi fido, in generale, della Panini.
Ma... perché devo fidarmi? Da cliente, da acquirente, pretendo che l'editore che mi ha appena detto che ho buttato via quasi un centinaio di euro, se non altro, mi informi. Mi dica la verità.
Non che si appelli a formule generiche, come "motivi indipendenti dalla volontà di Panini", se non "purtroppo in questo caso non è stata una nostra decisione e non ci è stato possibile agire diversamente".

Puoi farlo se sei parte di qualche setta religiosa, ma non in un normale rapporto venditore-cliente.

Soprattutto, se sei il miglior editore del mercato italiano.

Soprattutto, se non vuoi che i  tuoi clienti, poi, postino commenti con ipotesi fantasiose, magari concentrandosi su supposti problemi legati alle vendite, o magari pure insultandoti...

Una immagine di successo, come dicevamo, si costruisce anche con la giusta comunicazione.

Non insultando l'intelligenza di chi compra i tuoi prodotti.

E, doverosamente, trattando da pari i tuoi partner commerciali.

Altrimenti, sei solo un editore come tanti.