lunedì 30 giugno 2014

Lanterna Verde: il dopo Johns (recensione LV 25-26 NO SPOILER)

Come ormai saprete a memoria, abbiamo richiesto recensioni... ed i nostri amici non solo ci hanno accontentato... ma continuano a farlo!
Ospitiamo qui le parole del blogger Luca Bellucci che, dopo Miracleman e Wolverine Origini II, ci parla del nuovo corso di Lanterna Verde.


Ripartire dopo più di 40 numeri (italiani) gestiti magnificamente dalla superstar Geoff Johns non è affatto semplice. Di sicuro non esagero dicendo che Lanterna Verde è stata per un lungo periodo il miglior mensile della DC Comics, addirittura migliore di ottime serie come il Batman di Morrison.

Johns ha creato un universo ampio, complesso e ricco di personaggi. Lo spettro emozionale è ormai variegatissimo, i vari corpi colorati sono pieni di personaggi, molti dei quali centralissimi nelle trame della saga dei Cavalieri di Smeraldo. Ripartire è stato sicuramente difficilissimo ed il testimone è stato raccolto da Robert Venditti e Billy Tan, in Lanterna Verde 25 (47).

L’albo si apre con uno sguardo al futuro, alcune pagine movimentatissime ci portano a scoprire che qualcosa di spaventosamente pericoloso è successo, per poi tornare a mostrarci tutto ciò che ha portato al disastro di apertura.

Venditti riparte esattamente da dove si era conclusa la saga di Johns, ci mostra infatti la vita (terrestre) di Hal dopo gli sconvolgimenti creati dalla guerra contro la Prima Lanterna, mentre su Oa Larfleeze e il suo esercito cercano di approfittare del momento di debolezza delle Lanterne Verdi.

La battaglia con l’Agente Arancione causa molte vittime e così Venditti può introdurre già nel suo primissimo numero alcuni nuovi personaggi. Si tratta di un gruppo di giovani reclute molto inesperte e spaesate. Questi nuovi personaggi, benché ancora avvolti da un alone di mistero, fanno ben sperare per il proseguo della trama.

La mossa di introdurre immediatamente alcuni nuovi protagonisti è decisamente intelligente, sarebbe stato difficile gestire alcune creature di Johns immediatamente dopo il suo addio. Queste nuove reclute, estranee addirittura alle loro razze, le quali non condividono i tratti peculiari degli abitanti dei pianeti da cui provengono, sembrano più un intoppo per le Lanterne che un aiuto in una guerra che li ha colti di sorpresa. Ma sicuramente avranno delle peculiarità che non sono sfuggite al loro anello del potere.

Per condire il tutto con una salsa dal sapore di Spy Story troviamo il coinvolgimento degli Zaffiri Stellari, coinvolti sia su Lanterna Verde che su Il Corpo delle Lanterne Verdi, la cui trama è gestita sempre da Venditti che così riesce a orchestrare le avventure di tutte le lanterne principali e infittire le trame delle due serie. Qui troviamo inoltre l’arrivo di una nuova entità intergalattica che a giudicare dalle sue prime azioni ricoprirà un ruolo importante nel prossimo periodo.

Concludendo possiamo dire che il lavoro di Venditti non è per niente facile ma che ha in poco tempo gettato le basi per buone storie, che magari non saranno ai livelli del suo predecessore, ma che di sicuro riusciranno a far restare Hal e compagni fra i principali attori dell’universo Dc. Una menzione va anche a Billy Tan che in questa serie sembra migliorato, ora riesce a dare quella vivacità e azione tipica delle sue cover, anche alle sue tavole che ben narrano il ritmo e la velocità della trama.
Luca Bellucci


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