giovedì 17 novembre 2011

Ti piace la pizza? Perché non apri una pizzeria?



Salve,
Sono il sig. XXX, volevo delle informazioni riguardo l'apertura di una fumetteria privata nella mia città, XXX.
Potrebbe darmi dei suggerimenti sulle basi del settore data la mia totale inesperienza al riguardo?
Cordiali saluti

SALVE,SONO UN RAGAZZO DI XX ANNI DI XXXX.AVREI INTENZIONI SERIE DI APRIRE UNA FUMETTERIA CON UN MIO AMICO.VOLEVO CHIEDERLE,SE è POSSIBILE,QUALI POSSONO ESSERE I PRO E I CONTRO DI TALE INIZIATIVA O SE PUO ESSERE INTERPRETABILE COME UNA PAZZIA,ATTUALMENTE PARLANDO.ASPETTO UNA SUA RISPOSTA.GRAZIE

salve,
mi chiamo XXXXX (...) nel mio paese non ci sono fumetterie e mi stava girando per la testa l'idea di aprirne una,le uniche fumetterie presenti nella vicinanze sono distanti.
i dubbi sono tanti perchè non so se effettivamente l'attivita funzioni ,non conosco tantissimi appassionati di fumetti nel mio paese e come ben sapete i prodotti in vendita sono di nicchia ,entusiasmo e idee ne avei tante ma potrebbero non bastare.
so che la cosa è abbastanza soggettiva e dipende da tanti fattori ,ma questo tipo di attività potrbbe funzionare in un paese non tanto grande?
le principali spese iniziali a quanto potrebbero ammontare(escluso l'affitto)?
vi ringrazio per la cortesia e l'attenzione

Sono un grande appasionato del mondo del fumetto, e il mio grande sogno è quello di aprire una fumetteria tutta mia.

Ho sempre letto molto (libri, fumetti e graphic novels) e (...) vorrei, CON TUTTO IL CUORE, aprire una bella fumetteria tutta mia dove passare le mie giornate e condividere la mia passione con vecchi e nuovi amici...


Da quando esiste l'Afui, in molti ci scrivono mail di questo tenore.
Tanti. Tanti davvero. Ed a tutte queste mail ho sempre risposto io.
Ne approfitto per dire alcune cose, "fissandole" qui in modo da poterle girare poi agli interessati.
Premessa: a meno che uno non mi apra un negozio davanti, non ho alcun interesse personale nell'apertura o meno di un negozio. Non prendo soldi, non perdo soldi. Non mi interessa, economicamente parlando.
Quindi, se dico alcune cose, consideratele come frutto dell'esperienza di un addetto ai lavori.

In primis: le fumetterie "vere" (che vendono, cioè, principalmente fumetti nuovi) in Italia sono circa duecento. Questo è uscito fuori da una chiacchierata allo scorso Comicon, fonte due distributori. Chiaro che, se poi si contano ludoteche con due scaffali di manga, bancarelle o edicole coi Tex usati, si salga a cifre tipo trecento, forse anche di più.
Ne aprono di continuo, ne chiudono di continuo.
I problemi principali sono tutti quelli che affliggono le attività commerciali in questo momento: spese e costi alti, entrate basse, crisi, tasse per tutto, anche per l'aria (qui da me si sono messi a fare le multe per insegne e vetrofanie... per dire, hanno multato una macelleria che espone la scritta "carne bovina"!).
Inoltre, ci sono i problemi specifici del settore: margini bassi (bassissimi considerando sconti o tessere per il pubblico), reso che non decolla come concetto, quantità di prodotti in crescita continua, quasi totale assenza di promozione, totale assenza di informazione dedicata ai negozianti, che sono posti al pari del cliente finale. Scarsa professionalità a tutti i livelli.
Soprattutto, però: a me piace la pizza, me la cavicchio anche a farla: ma non mi è mai passato per la mente di aprire una pizzeria. Su Kill Bill, la protagonista, ad un certo punto, dice che lavorare in un negozio di dischi, perché "ascolto musica tutto il giorno e parlo di musica tutto il giorno, è fichissimo!".
Ecco: nella realtà non funziona così.
Non si apre un negozio per stare con gli amici a parlare coi fumetti.
Gli amici sono quelli che ti lasciano duecento euro di roba in casella (certificato, eh!), e parlare di fumetti -che, insieme a consigliarli a chi non li legge è davvero figo- è l'1% (purtroppo) del lavoro.
E ci vogliono anni per arrivare al guadagno.
E di amici bravi che hanno abbassato la saracinesca o tirano a campare, ne ho visti molti.
La passione non serve: serve cocciutaggine, serve cultura, serve avere non "passione per i fumetti", ma "passione per vendere i fumetti. Serve sbattersi. E' un LAVORO.
Oh, per carità: faccio un lavoro che mi piace (da notare che è diverso anche dal "mi piace il lavoro che faccio"), invito autori, sistemo ed ordino il materiale, creo un rapporto col cliente. Ma tutto questo viene insieme, spesso anche "dopo" il pagare le fatture, il non sapere se si arriva a fine mese, il saltare le vacanze.
Insomma: pensiamoci, e bene.
Poi tutto si può fare, ma con la dovuta consapevolezza.
Grazie per l'ascolto.

L'immagine in cima a questo post, che spero farà lievitare i contatti di questo blog, la si trova su Google se si digita "passione". Tanto per chiarire, eh!

3 commenti:

  1. Aggiungo qualche telefonata che normalmente ricevo:

    Salve, sono tiziocaio, vorrei aprire un negozio per mio figlio e i suoi amici...sà per giocare devono spostarsi di qualche km e non sempre posso accompagnarli...

    Salve, vorrei aprire una fumetteria ma non ho soldi...mi aiutate voi franchisor?

    Salve, vorrei aprire una fumetteria ma che lavori solo il pomeriggio perché la mattina non posso....

    Salve, ma se apro una fumetteria posso inserirci all'interno le macchinette del poker????

    RispondiElimina
  2. ahah! diciamo che... anche una certa pubblicità "apri una fumetteria con 9900 euro" non è che aiuti, eh!! :D

    RispondiElimina