lunedì 14 novembre 2011
Dalla Spagna a Tex: ALFONSO FONT
Abbiamo uno splendido ricordo della sua presenza a Narnia Fumetto: un grande professionista, con l'umiltà di disegnare giorni interi per il suo pubblico. Che era numeroso e riconoscente. Come si è trovato in Italia? Non è la prima volta che sono stato in Italia. Ho veramente perso il conto de le volte che ho visitato l’Italia, sia per lavoro che per piacere in vacanze... Si può dire che mi trovo come in casa.
Come è avvenuto il suo debutto nel mondo del fumetto? Vuole raccontarcelo? Da bambino volevo essere un fumettista. Quando dico bambino intendo dire a i miei otto, dieci anni. I fumetti erano la mia passione. Così ho studiato Belle Arti; il resto è facile immaginare.
Tex: le piacciono le atmosfere western? Richiedono parecchia documentazione? Ho iniziato come professionista in un settimanale chiamato “Hazañas del Oeste”che potrebbe essere tradotto come “Prodezze del West”(?) Le atmosfere western mi piacciono da sempre.
E sì, se si vuole fare un lavoro decente, il western richiede molta documentazione.
A cosa sta lavorando? Cosa le piacerebbe fare, invece? Sto lavorando su una storia chiamata”Giovani pistole”di Mauro Boselli. E, mi creda, faccio quello che mi piace.
Per finire: cosa consiglierebbe ai giovani che vogliono fare questo lavoro? Non credo essere molto utile a consigliare nessuno. Ma forse un suggerimento: imparare da coloro che sono meglio di noi.
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