sabato 2 novembre 2019

La mia #LuccaComics 2019 tra file, Dylan/Batman, Conan e editori

Tanto da dire, tempo poco, perché sono ancora in fiera, imbucato nell'area stampa, dove non controllano bene i pass! Per cui, ora che mi sono scaldato, ho approfittato di bagno e caffé, il mio reportage...

Dylan Dog/Batman: evento del secolo?
La mia due giorni lucchese è iniziata con uno sport da me mai praticato, qui: la ricerca del parcheggio.
Due ore nette per i vicoli della periferia di Lucca. E ho visto di tutto: cartelli di minacce a chi parcheggiava, divieti abusivi, sedie, coni, dissuasori. Persone fuori dalla propria casa, appoggiate al muro, che ti facevano segno di "no" se provavi a sostare. A fronte di richiesta di spiegazioni, ti ridevano in faccia. Ora, capisco il fastidio: ma davvero il problema è il traffico, per tre o quattro giorni l'anno di manifestazione, considerato il PIL che ti portano i comics e i benefici che (TUTTI) ne hanno?
Ma si sa: i lucchesi sono persone ospitali...

Poi becchi anche il pirla che ti sorpassa mentre sei in fila al passaggio al livello, e rimane bloccato in mezzo alle sbarre: chissà come se è finita tipo Ritorno al Futuro 3...


Girando per la città, ho visto più file che mai.
Per l'autore, per il videogioco. Per entrare in un padiglione a comprare (!!) o per farsi una foto con la sagoma di un personaggio (?!?). Centinaia e centinaia, per lo più sotto la pioggia per ore.

Ora: posso capire che lo fai per Larsen, Starlin, Araki o chi vuoi.
Meno per un videogioco. Ma quando vedo la fila per entrare in un padiglione, attività che dovrebbe essere agevolata, perché vai li per COMPRARE, mi vengono le bolle.
Come è possibile che ci sia un "hype" del genere, e solo a Lucca? Tutta questa passione per il fumetto (e dintorni, eh...) dove è nei restanti trecentosessanta giorni dell'anno?


E di questo parli con editori e distributori, in fiera: loro sono convinti - o provano a raccontarsela e raccontarcela - che chi va in fiera e compra solo in questa occasione, sia un lettore/appassionato "in più", che non tolga niente alla fumetteria perché non ne è cliente, anzi magari possa essere "guadagnato" da quest'ultima. Quindi, tutte le uscite di cui abbiamo solo scoperto la punta dell'iceberg, tipo qui, qui e qui, non danneggerebbero i negozi.
Ovviamente questa teoria è pura fantascienza: anche se è vero che gli editori hanno abituato e stanno abituando i clienti ad andare a comprare solo a Lucca, questa abitudine, nel tempo, sottrae risorse alla distribuzione come mai ho visto accadere in altri settori...

A proposito di editori e distributori: ho visto stand molto brutti.
Allestiti male, senza luce: molti di loro non hanno ancora capito che una bella grafica - che non è "grosso pennarello + foglio sul fascione" - è FONDAMENTALE per vendere; che la luce non è mai troppa; che anche se non sei la Bao puoi allestire uno stand decente e visivamente accattivante. 
E poi, il personale: ragazzi presi in zona, senza un minimo di preparazione. Albi buttati sul tavolo, sorveglianza quasi nulla, non parliamo di consigli o supporto alle vendite.
Prendessero esempio dai padiglioni in via Garibaldi: tutti negozi o comunque privati abituati a fare fiere, visivamente molto più belli degli stand presenti nel Napoleone, con personale sveglio e competente.

Forse gli editori potrebbero iniziare a ingaggiare i titolari delle fumetterie per curargli gli stand e le vendite: alcuni già lo fanno, e i risultati ci sono.

Mi è "piaciuta" molto la piazza dove ci sono le bancarelle con libri e fumetti usati: qualche anno fa ci trovavi belle cose a prezzi onesti, ma ora si sono "illucchesiti" e hanno alzato questi ultimi abbassando la qualità, ovviamente. Quindi: albi prezzati con etichette distruttive, roba secondo ordini discutibili (Bonelli classificato come "comics"), tavole originali (?) non certificate.
E venditori vestiti da cosplayer.
Hanno capito il mercato...

Non parlo dei temporary shop: ormai non ci sono più fumetti - non paghi un affitto di quattro o cinquemila euro con i giornaletti - ma pare che i controlli di vigili e finanza siano molto fitti. Strano...

Due parole sull'albo del secolo, ovvero la presentazione del crossover tra Batman e Dylan Dog.
Tutta l'operazione è stata gestita in modo strano: l'anno scorso si parlava di Flash/Zagor, quindi poi più nulla per quasi un anno. Poco prima di Lucca, è stato annunciato l'albo dedicato all'incontro tra l'Indagatore dell'Incubo e il Cavaliere Oscuro.
Che, detta chiaramente, sembra realizzato in fretta e furia.


I disegni sono spettacolari, e ci mancherebbe altro visti i nomi coinvolti.
Ma la storia non dice nulla, solito citazionismo fine a se stesso a parte.

Una volta, un albo del genere sarebbe stata una free-preview: ora costa 3,50, con due edizioni diverse ed una aspettativa che non può esser soddisfatta.


Mentre invece, banalmente, va oltre OGNI aspettativa la - piccola - mostra dedicata a John Buscema: magari andrebbe sorvegliata meglio, visto che le due o tre ragazze che sono lì, oltre a non dare alcuna informazione, sono più interessate ai loro telefoni che al lavoro che dovrebbero svolgere...



Come sempre sono molto combattuto: ma, autori a parte, Lucca Comics per me ha un interesse sempre più in calo, visto che la lunga lista di fumetti che cercavo è rimasta praticamente intatta...

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