In un giorno in cui gli editori si prodigano in sconti, spesso illegali o comunque elusivi della legge, e a meno di un mese dai disastri di Lucca Comics, intervistiamo un piccolo editore che ha saputo fare la differenza, proponendo un metodo alternativo di vendita che sta funzionando...
Fabrizio Francato: chi sei?
Dipende… per molti io sono quello che ha portato il manga fatto in Italia nelle fumetterie e l’ha trasformato in un prodotto mainstream (perlomeno per un nutrito gruppo di persone, diciamo). In realtà sono solo un appassionato di manga di vecchia data con un'incrollabile fiducia nel talento dei giovani disegnatori europei e con un’idea ben conficcata nel cervello, che anche in Europa ci siano mangaka in grado di fare lo stile manga come si deve.
Ci parli di Mangasenpai?
No, mi dispiace. Non volermene ma MS fa parte ormai della mia vita da quasi 10 anni e se dovessi parlartene stiamo qui sei giorni. Ti posso dare cinque TAGWORDS che senza ombra di dubbio la rappresentano: #radiant (lo abbiamo portato in Italia noi per primi!), #euromanga (ormai si tratta di uno stile fumettistico vero e proprio, il nostro catalogo contiene e rappresenta il meglio del mangastyle prodotto a livello europeo con fumetti italiani, tedeschi, francesi), #butterflyeffect (il nostro titolo italiano più famoso senza alcun dubbio, a cura di Giulia della Ciana), #angelavianello (la prima autrice che abbiamo pubblicato in digitale e il primo grande successo, AEON, della nostra casa editrice, poi passata a Shockdom), #yaruki (quest’anno a Lucca è arrivato il grande successo con la vittoria del premio Animeclick per il miglior manga italiano, Nel Linguaggio dei Fiori , e il terzo posto per Dada Adventure, mentre Butterfly Effect ha ottenuto il primo social come opera più votata dai lettori online).
In primavera hai avuto una idea "distributiva". Ce la spieghi e come sta andando?
In pratica tutto è nato da un incontro molto fruttuoso avvenuto al Comicon di Napoli tra le fumetterie e l’associazione che rappresenta molte tra le maggiori.
In quell’incontro ho capito quelli che potevano essere i bisogni delle fumetterie. Incrociando semplicemente quello che volevano i negozi con quello che necessitava a me, in quanto piccolo editore, ho capito che attraverso il mio distributore, Manicomix, forse poteva nascere un nuovo paradigma distributivo.
Il ragionamento alla base di tutto era il seguente: è ovvio che un piccolo editore non fa fare molto incasso ad una fumetteria, specie se esce con un fumetto ogni mese… (poche copie vendute ogni mese vogliono dire pochi euro al mese) e per questo motivo, al di là del piacere di un negoziante nel promuovere il prodotto italiano di nicchia, un piccolo editore vale indubbiamente poco. Inutile pensare di fargli megaproposte di sconto o inventarsi assurdi pacchetti di promozione, si sarebbe solo andati a complicare le carte in tavola.
Sapendo di avere poco valore per un negoziante (ma molto per i nostri lettori, che dovevamo cercare di raggiungere in qualche modo), l’idea è stata quella di proporre alle fumetterie qualcosa che non fosse per loro “di troppo disturbo”, entrare in fumetteria in punta di piedi, per poter arrivare cheti cheti al cliente finale in una maniera degna e dignitosa... che significa un po' di copie sul tavolo delle novità e diverse novità tutte insieme. Non una al mese, ma tre/quattro ogni tre mesi!
Il passo complicato era convincere il negoziante! Innanzitutto informarsi su titoli di nicchia è molto complicato, e per vendere un negoziante deve conoscere il prodotto (e in molti casi di leggerlo non se ne parla proprio!!!), quindi l’idea di fornirgli un piccolo house organ stampato a colori con le info dei volumi era la base. Poi le fumetterie, potendo riordinare settimanalmente, possono permettersi di prendere anche solo una copia di un nuovo titolo, specie quando sono negozi piccoli che non possono permettersi enormi investimenti o vaste aree espositive, ma questo danneggia il piccolo editore, che si vede “tarpare le ali”. I suoi prodotti in questo modo non sembrano nemmeno arrivare nelle fumetterie, e non vedendoli i suoi potenziali clienti non li prendono, non li scoprono, non li notano. Spesso addirittura il negoziante aspettava di avere almeno un’ordinazione per fare arrivare una novità… ma in questo modo le serie in 4 o 5 numeri finivano sepolte sotto le masse delle novità.
Così ci siamo chiesti “i negozi accetterebbero di prendere i quantitativi a nostra discrezione di tutti i nostri titoli se dessimo i volumi con il reso totale senza obbligare le fumetterie a pagarli prima ma solo alla vendita effettiva e se oltre a questo riconoscessimo una % extra sullo sconto base loro fornito ai negozi che riuscissero a non rendere nulla?
La risposta è stata SI, quasi 100 fumetterie ormai fanno parte della nostra rete che chiamiamo “di distribuzione diretta”, e ogni settimana se ne aggiungono alcune grazie al nostro lavoro sui social e, probabilmente, all’onestà con cui trattiamo la cosa.
Alla base di tutto, infatti, mi sono posto l’obbligo della coerenza! Inutile mandare 50 copie di un titolo che sappiamo già che la fumetteria ne venderà 5 o 6. Gliene mandiamo 5/6 e poi, se il negozio ha piacere di prenderne altri… siamo qui!
Grazie a questo sistema da giugno, da quando abbiamo iniziato, la distribuzione media è aumentata del 35%, specie per i titoli più piccoli e meno noti.
Un esempio per tutti è stato il Collezionista di Stelle. Il fumetto sarebbe uscito a Luglio e a giugno avevamo ordini per sole 110 copie… a luglio abbiamo forzato la mano e siamo partiti con la distribuzione diretta e ne abbiamo distribuiti 700… e non è tornato neanche uno! Ora… è un caso isolato e molti diranno che “gioco facile citando un titolo boy’s love”... vero! Però non lo so se, distribuendo solo i 110 che le fumetterie avevano ordinato saremmo poi arrivati al risultato delle 1500 attuali copie vendute. Il Collezionista di Stelle è stato senza ombra di dubbio uno dei fumetti euromanga più amati del 2019 e questo anche grazie alla distribuzione diretta. Pensate che sullo store online durante il Black Friday abbiamo raccolto oltre 150 copie di ordine per il volume 2…un risultato strabiliante mai raggiunto nemmeno da Radiant!
Mangasenpai in che canali vende? Avete uno shop? Amazon?
Vendiamo principalmente tramite Manicomix, con il quale si può prendere la merce con il sistema tradizionale e con il sistema diretto (i volumi arrivano alle fumetterie dirette circa 10 giorni prima. Per aderire si deve contattare Manicomix).
Abbiamo anche uno shop online che ci sta dando un sacco di risultati, ne siamo super orgogliosi… nel solo 2019 siamo arrivati a circa 1500 ordini|! E poi c’è Amazon… ma lì devo ammettere che non ne so molto, il canale ce lo segue Manicomix ed è così costoso che onestamente, preferisco non sapere per non farmi il sangue amaro.
E poi ci sono le fiere... e li ci si diverte alla grande... anche se devo ammettere che la vita sedentaria della “scrivania d’ufficio” inizia a farsi un po’ sentire quando monti e smonti gli stand… ahia…
Grazie per questa intervista che ci ha fatto capire molte cose e... in bocca al lupo!
Belle parole quelle di MS, ma di quali cifre parliamo? Quante copie vende il più venduto manga di MS? Sappiamo per esempio che il manga più venduto in Italia è One Piece con 30.000 copie, mentre il manga meno venduto arriva almeno a 2.000 copie (dato generale). Come si pone MS in questo range?
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