giovedì 21 novembre 2019

Da Diabolik al Mostro di Firenze: intervista a Giuseppe Di Bernardo

Sabato 23 novembre alle 17 presenteremo Il Mostro di Firenze con gli autori Giuseppe Di Bernardo e Vittorio Santi. Intervistiamo il primo, vecchia conoscenza di Antani Comics ed autore anche per Diabolik...




IL MOSTRO DI FIRENZE: ci racconti la genesi della storia?

L'idea di raccontare la storia criminale del Mostro di Firenze è stata con me dal primo giorno che ho iniziato a scrivere e disegnare. Quando il Mostro era al massimo della sua sinistra fama, io ero un ragazzino che stava passando dall'infanzia alla pubertà e potete solo immaginare che impatto possa aver avuto quella vicenda sulla psiche della mia generazione, soprattutto se, come me, si trattava di ragazzini con una particolare attrazione verso il mistero e l'oscurità.  La mia prima serie a fumetti, dal titolo "l'Insonne", andata in stampa nel 1994 era ambientata a Firenze e la protagonista, una deejay nottambula, si trovava a indagare su serial killer che sembravano nascere dal buio della notte e dai deliri della mente umana. Il Mostro non è mai comparso fisicamente nella serie, ma era una presenza concreta e allo stesso tempo intangibile.
Le stesse atmosfere le ho poi riproposte in "Cornelio, delitti d'autore" scritto con mauro Smocovich e il famoso giallista Carlo Lucarelli. Poi, ormai quattro anni fa, mi sono imbattuto in un filone poco seguito della vicenda, almeno fino ad allora, ho approfondito e sono arrivato ad una mia versione dei fatti. A far quadrare il cerchio è stata la casa editrice Edizioni Inkiostro che sta realizzando una linea sui serial killer dal titolo "Real Cannibal". Hanno già trattato Manson, Cikatilo e Ted Bundy, e quando mi hanno chiesto di scrivere del Mostro ho accettato subito, ma ad una condizione: non avrei raccontato la versione dei fatti ufficiale, ma la mia ricostruzione, un testo che spiegasse, a mio parere, cosa poteva aver mosso l'assassino. Quindi non poteva essere altrimenti che una storia di fantasia, non una cronaca della vicenda giudiziaria.



Vittorio Santi: ci parli un po' del disegnatore?

Vittorio è stato un mio allievo durante un corso di fumetto organizzato da Lucca Comics una decina di anni fa. In quel gruppo c'erano davvero delle "belle mani", tra cui anche Marco Mastrazzo. Vittorio si è applicato molto in questi anni e le sue tavole, che mi ha costantemente mostrato, sono migliorate in maniera esponenziale. Ha pubblicato "Mozambico Blues" ed "Emma", ed è docente alla Scuola Internazionale di Comics di Brescia. Per Beccogiallo  ha disegnato una graphic novel dedicata alla Strage dell'Italicus, un argomento che viene citato anche nel nostro volume sul Mostro.


Dall'Insonne a Il Mostro, passando per Diabolik e tante altre cose: il genere giallo/noir ti si addice. Come ti prepari a scrivere cose del genere?

Prediligo il noir perché si focalizza sulla psicologia e le motivazioni del "cattivo". Mi piace indagare i processi mentali degli individui e capirne i meccanismi con particolare attenzione alle problematiche della psicopatia, un argomento forse inflazionato nella fiction ma di cui si tende a nascondere certi aspetti che potrebbero essere addirittura destabilizzanti per la società. Comunque questa propensione all'indagine psicologica mi serve sia nello scrivere che nella vita reale.


A cosa stai lavorando ora?

Ad un grande Diabolik che racconta il ritorno di un personaggio molto amato e che i lettori non si aspettano di ritrovare. Il lavoro è complicato perché, dopo diciassette anni di tavole formato Diabolik mensile, con due o tre vignette, sono tornato alla gabbia bonelliana e ho dovuto riprenderci la mano. Lo consegnerò tra tre mesi, sperando di non sforare.


L'Insonne, mai dimenticata... hai in mente un modo per ripubblicarla e magari continuare la serie?

Ripubblicarla sembra difficile. Ho provato con editori che fanno questo tipo di operazione, ma per adesso sembra non interessare. L'Insonne però è leggibile in digitale attraverso l'innovativa app di eMooks (www.emooks.net) che aggiunge al disegno, musica ed effetti sonori e visivi. C'era anche un progetto con un editore da libreria per riproporre le avventure di Desdemona in un formato graphic novel con una storia legata al suo passato ma leggibile in modo autonomo. Però la condizione era che la disegnassi io, e visto l'impegno con Diabolik, che mi assorbe al 99%, mi sono reso conto che è praticamente impossibile. E poi c'è la serie TV. Molti avranno visto su Youtube l'episodio pilota con Chiara Gensini. Stiamo lavorando ad altre proposte e siamo in contatto con una importante piattaforma, ma se proporre serie a fumetti è complicato, proporre serie TV è quasi proibitivo. Vedremo.


4 commenti:

  1. Da lettore di Dk mi sto interrogando su chi possa essere il personaggio che torna e che non ci aspettiamo di trovare.
    Ma ho già la mia idea: potrebbe essere qualcuno creduto morto in un altro Grande Dk di taaaanti anni fa... :)
    Per il mitico Di Bernardo spero davvero che qualche piattaforma televisiva possa essere interessata al suo progetto! :)

    Moz-

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    1. Mi sa tanto che ci hai preso :D CHISSA'! :D Per il resto, grazie!!

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    2. Eheheh, bene bene, buon San Valentino allora e complimenti ;)

      Moz-

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  2. Ci torna in mente The Secret! Quante copie ha venduto per la Star Comics?

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