Quando ieri ho letto il sedicesimo ed ultimo albo della serie, il mio spirito era più o meno questo...
E mi riferivo a chi ha snobbato la serie: a tutti quelli che, "si, l'ho provato, ma non mi è piaciuto", a quelli che ogni mese continuano le collezioni di Tex, Topolino e Dylan Dog, senza mai provare niente di nuovo, senza dare possibilità a chi prova serie diverse. O a chi la serie l'ha prima bimestralizzata a neanche un anno dalla prima uscita, e poi chiusa, sbagliando probabilmente il formato e non facendo una promozione adeguata, nonostante premi vinti e tanti attestati di stima.
Pensavo: "lo vedrete voi, quanta gente ci sarà al funerale del sor Perozzi."
Ma poi ho letto l'albo. L'introduzione di Bilotta: "Distratti da ciò che temiamo andando, attenti a non dimenticarci di non considerare quello che potremmo subire restando. Magari dover scegliere tra morte e stupidità, e sopravvivere". Diretto, chiaro quanto lapidario.
E mi sono letto della morte di Mercurio Loi, dei quattro Mercurio, del ricordo di chi rimane.
Ho pensato alle quasi cinquecento copie della serie che abbiamo venduto in neanche due anni, dei lettori contenti, dei clienti che sono tornati a ringraziarci dopo il consiglio: nessuno è rimasto deluso.
Agli amici di amici entusiasti.
E che comunque la Bonelli, pur tra tante perplessità che rimangono, ci ha creduto tanto da lanciarlo: e che questi sedici albi non li avremmo letti, altrimenti.
Per cui i ringraziamenti vanno all'editore, che ce lo ha fatto arrivare in mano, a Alessandro Bilotta, del quale non mi perderò più nulla, perché è uno scrittore che ha una scintilla di genio.
All'incredibile cast di disegnatori: Gerasi e Catacchio su tutti, visto che li abbiamo ospitati.
E a chi ha viaggiato insieme a me e a Mercurio per quasi due anni: è stato piacevole chiacchierare di albo in albo in negozio, sarà - magari - favoloso vederne nuove storie se qualche editore lungimirante ne raccoglierà il testimone, magari producendo qualche "romanzo a fumetti" di questo splendido personaggio.
Per adesso, allora, addio Mercurio.
Magari ci rivedremo, da morti e stupidi, ma non sopravviveremo a ogni costo, buttando via quanto di buono fatto...
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