Come mancare?
Erica, hai debuttato in Marvel col quarto albo della miniserie dedicata a Carol Danvers quasi per caso: ci parli di te? Da dove viene la tua passione per il disegno e cosa hai fatto?
Ciao Francesco! Io sono di origini Milanesi, oggi ho 26 anni. Disegno da quando sono piccola, è sempre stato il mio modo per esternare le emozioni, per comunicare con gli altri facendo a meno della voce. Sapevo già da tempo che volevo fare fumetto, così ho frequentato la Scuola del Fumetto di Milano. Tuttavia, mi mancava una spinta per buttarmi nella mischia e l’ho trovata alla Scuola Internazionale di Comics di Roma, dove ho incontrato il mio insegnante David Messina e tanti compagni di classe bravissimi che mi hanno motivata. Una di loro è Marika Cresta, che ha debuttato quasi subito appena uscita da scuola. L’ammirazione per lei e per altri amici e colleghi conosciuti a Roma mi danno la spinta necessaria a voler fare sempre, sempre meglio.
Come è stato lavorare per Capitan Marvel?
Come dicevi tu, è successo quasi per caso. Ero in contatto con Rickey Purdin ed Emily Newcomen da due anni quando una piccola casa editrice americana, la Space Between Entertainment mi ha proposto di realizzare una graphic novel divisa in tre atti, chiamata Prison Witch. Ero così occupata a fare le tavole per loro che non potevo fare altre prove Marvel, così ho mandato quello che stavo facendo, nonostante non fosse un fumetto supereroistico. Dopo qualche mese, il giorno del mio compleanno, mi è arrivata una proposta da Sarah Brunstad: era la richiesta a collaborare col team di Life of Captain Marvel.
Era per un solo numero di una miniserie, ma ero sorpresa e molto felice che per il mio debutto in Marvel avrei affiancato Carlos Pacheco e Marcio Menyz. E’ stato emozionante lavorare con quel team e ricevere molte recensioni positive!
Come lavori?
Negli ultimi anni mi sono convertita sempre più verso il digitale, mettendo da parte quasi completamente il cartaceo. Non è solo un risparmio di materiali e carta, ma mi evita anche lunghi passaggi tra una fase e l’altra. Di solito parto coi i layout di una pagina su carta, mi rendo conto meglio di come gestire gli spazi e la lettura di una pagina vedendola in piccolo. Dopo di che, la converto in digitale e inizio a lavorare direttamente lì sopra. Ho smesso di fare delle matite definitive perché ho un supporto che mi facilita l’inchiostrazione, in questo modo ho velocizzato i miei procedimenti.
Progetti futuri?
Per il momento posso confermare che lavorerò nuovamente con Space Between per il secondo volume di Prison Witch, il cui Kickstarter inizierà nei primi 2020. Ho intenzione di mandare altre prove alla Marvel per mostrare i miei progressi e cercare il coraggio di bussare alla porta di altre case editrici americane.
Oltre al volume La Vita di Capitan Marvel, sarà disponibile un vasto assortimento di volumi del personaggio, nuovi e vecchi. Tutti coloro che fossero interessati a un disegno con dedica dell'autrice, possono contattarci scrivendo a info@antaninet.it
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