sabato 4 aprile 2015

Superman: sono arrivati Johns e Romita Jr (recensione)

Leggo Superman da quando ricordo.
Da piccolo, avevo raccolte e albi sfusi (presi dalle mitiche buste) della Cenisio o della Williams.
Da quando la Play Press ha fatto ripartire regolarmente una pubblicazione col suo nome, non ne ho perso un albo: Superman quindicinale, Classic, Nuova Serie, Magazine, TP da fumetteria.

Poi la Planeta/DeAgostini, col mensile inedito, e addirittura con la ristampa (con
prosecuzione inedita) delle storie classiche post-Crisis.

Lion ha continuato: sia con il "Classic", che con le serie attuali.

Con l'inizio del "New 52", nel 2012, la serie ha avuto nuova linfa. Un Morrison non in formissima, ha prodotto qualche storia buona, calando alla distanza. Le altre serie americane non sono state all'altezza, partendo forse decentemente, ma perdendosi sempre più. Si salvava solo Supergirl, soprattutto per i disegni del favoloso Mahmud Asrar: ma diciamocelo, questo personaggio - ciclo di Peter David a parte - non è mai stato all'altezza del "cugino" più famoso.

E ora inizia l'attesissimo ciclo di Geoff Johns e John Romita: uno degli scrittori più famosi degli ultimi anni, rivitalizzatore di lungo corso di Lanterna Verde e Flash, con una vera star dei comics, magari un po' appannata dalle ultime prestazione, ma sempre di primo piano.

Superman 36 "regular"


Su Superman 36, in distribuzione da ieri, c'è l'originale Superman 32, realizzato dal nuovo team creativo.
Prima parte di una saga più lunga, come di consueto.

Ovviamente: poco per giudicare una gestione, pochissimo.
Però Johns conosce il personaggio: ha scritto la mini Origin disegnata da Gary Frank, oltre ad aver gestito il personaggio per una bella run proprio all'inizio della serie Planeta/DeAgostini.
E ci fa capire sin dalle prime battute, di volerlo riportare al Daily Planet, puntando tutto sul cast originario dei comprimari. Ovviamente, non mancano un nuovo nemico ed un personaggio misterioso e con le origini simili a quelle di Sups che - si capisce - avrà un ruolo di primo piano. Un paio di sottotrame, ed il gioco è fatto.

I disegni di Romita Jr non sono più quelli di una decina di anni fa, questo è assodato.
Ma sembrano più efficaci di quelli di Kick-Ass, e anche meglio del discreto Capitan America targato Marvel Now.
Chi vivrà, vedrà: ma Johns merita sicuramente la nostra fiducia.

Detto questo, due parole sulla "confezione".
Lion non se la è cavata al meglio.

Si parte con due variant oltre alla regular: la "incentive" (a sinistra) e la "premium" (a destra).



La prima è per le fumetterie che ordinano un tot di regular: ogni cinque, si ha diritto ad una "incentive". Bella, tra l'altro, disegnata da John Romita Senior.

La seconda, invece, è solo per i RW Point, ovvero quelli che aderiscono sempre e comunque alle promo, spesso astruse, dell'editore novarese.

La cosa strana, e dannosa, che impedisce di rendere l'albo un vero starting point è che, prima del suddetto episodio, ce ne sono altri due, ovvero Superman 31 e Action Comics 32, che continuano un'altra saga, Doomed, arrivata, in Italia, alla quinta parte.
Quindi, questo è il primo ostacolo: compri un punto di partenza, e ti trovi scritto in copertina "parte 5". Il tutto, probabilmente, per evitare di pubblicare la storia sul numero 37, facendola coincidere, a maggio, con il primo albo del terzo anno, con relativa variant (e cofanetto!), così da poter fare tre copertine alternative in due mesi, invece di una sola...

Aprendo l'albo, la situazione peggiora: dopo il prologo, le prime due tavole della storia principale, che costituiscono una unica splash page, sono rimontate e rigirate, per occupare una sola pagina del mensile italiano. Evidentemente per ragioni di spazio... altrettanto evidentemente superabili, visto che le prime due pagine dell'albo, sono occupate da spazi editoriali, che potevano anche essere eliminati o ristretti, se non riposizionati altrove (seconda e/o terza di copertina, ad esempio).

Una brutta prassi, quella di rimontare tavole, ne parlammo anche anni fa, grazie al capostipite di questa orrenda moda, Panini Comics, che lo fece, nel caso citato, con una storia che aveva vinto l'Eisner Award, mica bruscolini... e con molte altre, prima di quella.

Non che Lion non lo abbia mai fatto, eh...

Per concludere: Superman non sarà rivoluzionato, da questa gestione, probabilmente.
Ma aspettiamoci qualcosa di buono.
Certo è, che l'editore italiano poteva fare - come altre volte - di meglio.

5 commenti:

  1. Hai invertito le foto della regular e della premium cover :-)

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    1. Grazie!! Corretto.
      ps: sei il primo che se ne accorge? Significherà qualcosa! :)

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  2. L'importante è che torni ai livelli che gli appartenevano...

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  3. Mamma mia che tristezza queste cose che dici sul rilancio "fallito". E nel 2015 siamo ancora a montare e girare le pagine? :(

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  4. Suvvia andiamo, è tempo ormai che i diritti della DC,casa editrice non esattamente di second'ordine e mica ininfluente dal punto di vista mediatico, venga gestita nel nostro paese in maniera seria e professionale, basta con editori per passione, per fame o per caso, là fuori ci sono realtà editoriali composte di persone qualificate e d'esperienza che riuscirebbero a fare tanto bene con il vastissimo mondo della Distinta Concorrenza

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