mercoledì 9 aprile 2014

Star Comics: prezzi più alti, sconti più bassi

Quando ho aperto questo blog, uno dei miei obiettivi era informare.
Informare colleghi, appassionati, semplici lettori, editori, distributori, passanti che inciampavano su questa pagina. O persone che volevano buttare i loro soldi aprendo una fumetteria, senza preparazione alcuna...

Informare.
Su cosa? Sulle storture di questo lavoro.
Sulla bellezza del farlo, sulle difficoltà che comunque CI SONO e NON VANNO dimenticate.
E poter dire ai clienti che, alcune cose, almeno alcune, non sono colpa dei negozianti.

Un collega, a Romics, a fronte della mia affermazione riguardo il voler fare un pezzo sulla notizia di cui qui sotto, mi rispondeva: "E poi? Cosa ottieni?".
Di pratico? Non so.
Ma so che, informare, rende più forti sia chi lo fa che chi riceve l'informazione.
Informare, aiuta a non perdere tempo in inutili polemiche.
E ne ho riscontri concreti ogni giorno.

In proposito giunge la notizia girata a Romics, e da ieri ufficiale.

Notizia doppia, leggetela tutta.



Da giugno, Star Comics aumenta i prezzi di copertina. Tranne One Piece (serie originale e ristampa) e Fairy Tail, che rimangono a 3,90 euro, e la ristampa di Inu-Yasha, che si avvia alla conclusione rimanendo ferma a 4,20 euro, tutte le serie dell'editore perugino passeranno a 4,30 euro.

Quasi contestualmente, gli arretrati, dal mese di luglio, subiranno lo stesso aumento.
E, nel contempo - seconda notizia - i negozi subiranno una decurazione di sconto dell'1% sugli arretrati.

Tutto questo a decisione, ovviamente, dell'editore Star Comics, non del distributore Star Shop.

Il problema, inoltre, non è solo quello, c'è anche la questione della rietichettatura degli arretrati: le fumetterie, oggi, vendono fumetti prezzati tra i 2,58 euro/5000 lire, 3,10/ 6000 lire, 3,30, a 3,90 euro.
L'editore si guarda bene dal rietichettarli, e le librerie non possono farlo: in primis, perché è veramente orrendo mettere delle pecette che non siano ufficiali, in secundis per il costo in tempo e denaro, visto che oltretutto, ad ogni aumento, gli albi andrebbero riprezzati.
Da notare, poi, una cosa: l'unico editore - oltre alla Star Comics - che segue questa pratica, Sergio Bonelli, mette delle dignitosissime etichette col prezzo nuovo sopra il vecchio...

Questo ha scatenato la reazione di alcuni colleghi. Sacrosanta.
Ne riporto una, che riassume la questione.

Buongiorno,le fumetterie AFUI, dopo un'attenta lettura della comunicazione sul rincaro dei prezzi degli arretrati che partirà dal 1° luglio, ritengono opportuno ed essenziale che tale rincaro venga, da allora in poi, segnalato dall'editore stesso (cioè voi), applicando sugli albi stessi un'etichetta con il nuovo prezzo di vendita al pubblico. Questo al fine di sollevare le librerie dal sospetto di star lucrando sugli arretrati, dato che questa politica non è la nostra, ma la vostra, e che non è una nostra scelta procedere a questo aumento. Si parla, tra gli altri, di Conan e Claymore, che passano a 4.30, ma i cui primi numeri sono prezzati ancora 3.10. Senza contare che già ora, con i primi One Piece prezzati 2.58 e venduti a 3.90, continuiamo ad avere problemi con ragazzi, ma spesso anche con genitori, cui tocca mettersi a spiegare, perdendo tempo e pazienza, quale sia la questione.Una sovraprezzatura, che avrà indubbiamente i “contro” di un costo e di mettere un’antiestetica etichetta sugli albi (ma Bonelli lo fa abitualmente, e non vediamo gente svenarsi dal dispiacere), avrebbe i “pro” di chiarire, una volta per tutte, che non è il libraio a decidere di fare il furbo sul prezzo di copertina.

E' da precisare che esistono etichette che non danneggiano l'albo in caso di rimozione: le uso anche io per mettere i codici a barre o la segnalazione di albo in offerta, e non ho avuto alcun problema, almeno su fumetti non di antiquariato.

In mancanza di risposte sull'etichettatura, che le fumetterie chiedono comunque da anni, ho deciso di fare questo post.
Ora, anche i clienti sono informati.
Vediamo cosa deciderà l'editore.

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