sabato 19 aprile 2014

Fumetti & Tormenti # 7 – SPECIAL CARTOOMICS parte 1!

(La rubrica che esce quando gli pare e piace!)

a cura di tetsuyatsurugi


Olaaaaaaaaaaaaaaaaa,quando ormai avevate tutti perso la speranza ecco ricicciare fuori la rubrica più cazzona del web, sempre pronta a stupire con gabole, magheggi, fumo negli occhi e invenzioni di sana pianta, il suo scarsfolto e stupidattento pubblico.

In pratica ad aspettarci erano rimasti solo Brub! ed Erich (e ho detto tutto, sigh e sob!), con quest’ultimo sparito dalla scena internettianaoff-line da mesi anche il suo blog) pure da un po’ prima della nostra ultima puntata lo scorso dicembre; forse non aveva tutti i torti a paventare oscuri complotti dei forum comunisti di sinistra, e dai oggi e dai domani, alla fine devono averlo beccato!

E mentre tutti ci commuoviamo al solo pensiero (con picchi di esultanza dalla parti di Brub!), noi tiriamo avanti imperterriti per la nostra strada, consci ormai che l’aperiodicità è l’unica soluzione possibile, così non solo colpiremo nelle parti basse ma lo faremo pure a tradimento (e a nostra insaputa), non si sa bene quando!

Anno nuovo vita nuova quindi, ma noi sempre a leggere fumetti, manco fossimo tutti dei pirla, i forzati del fumetto, incatenati per il naso alle vignette stampate male di costosi volumi, però oggi finalmente possiamo smettere, grazie a questa rubrica di resistenza fumettara che svela i retroscena del mondofumetto (maddecchè!), ne inventa molti altri (questo si!) e poi ci ride e scherza sopra senza ritegno (in gergo, percula tutti alla grande).

E speriamo sempre querelino Francesco per questo!


Dopo aver fatto barba e capelli ad autori ed editori per tutto lo scorso anno, questo 2014 lo apriamo (in ritardo) col lodevole intento di far smettere i pochi appassionati rimasti di acquistare nuovi albi o volumi, che tanto sono solo soldi buttat… no Francè aspett… arghhhhh… volev dir…. arrrghrhghhrgghgh… non l’ho fatto appost…… arghghgh e ari-arghhhh…

Dicevo, a parte acquistare on-line fumetti presso Antani Comics, che ha un fornitissimo magazzino, assortito anche con tutte le ultime novità che sono concretamente uscite nel mondo reale (e te le invia pure col corriere a soli 5 Euro), per non parlare dello sconto del 15% sugli abbonamenti e dei numerosi autori ospiti a negozio con relativi disegni originali e litografie, chi te lo fa fare, povero lettore, di seguire ancora le sedicenti novità editoriali italiote?

Buoni spunti di riflessione ce li offre il recente Cartoomics di Milano, che pare abbia fatto il botto come presenze, come potete leggere qui, nel comunicato ufficiale di chiusura.

In effetti la nuova sede nei padiglioni spaziali di Rho Fiera Milano (leeeeggermente fuori città e se non ho capito male addirittura la sede della famigerata EXPO dell’anno prossimo), pare abbiano portato un aumento considerevole delle presenze, dalle 36.000 di due anni fa, ultima con sede nei padiglioni fieristici di Milano (zona Amendola), alle 50.000 dell’anno scorso (seppure in tandem con la manifestazione collegata), fino alle 75.000 di quest’anno, di cui 55.000 solo per Cartoomics (e sticazzi).

Una delle prime partecipazioni Marvel Italia
a Cartoomics, la terza edizione del 1996
(da Venom 16)!

Se, ovviamente, questo dato non può che essere letto in maniera positiva, soprattutto dagli organizzatori (e vorrei vedere), dall’altro però c’è ampiamente di che lamentarsi, e questo topicpreso di peso da comicus, in effetti ci elargisce alcune considerazioni non del tutto peregrine.

Sono parzialmente d’accordo col fatto che quest’anno gli espositori di fumetti siano (leggermente) in calo rispetto al 2013, perché a occhio è sembrato pure a me, di sicuro volti a me noti che ho visto per anni a quella mostra, quest’anno non c’erano; altrettanto sicuramente, e questo è ben più grave, tutta quella marea di stand che offrivano volumi a metà prezzo e albi a 1 Euro sono drasticamente spariti, ma di brutto proprio, ne faceva anzi capolino giusto uno con albi (primo periodo Marvel Italia), in offerta a BEN 2 Euro!

Solo Kalì (che se non salva lui la giornata con le sue chicche imperdibili sempre a ottimi prezzi) e forse uno o due altri avevano roba a 1 Euro e comunque marginalmente; la cosa è preoccupante assai, soprattutto per gente filibustiera come me che se non paga la metà i volumi da libreria o 1 euro un albo non è contenta :-pp!

Piccola parentesi, un paio di Torino Comics fa, allo stand di Kalì c’era un mucchione di albi in offerta a 1 Euro; molta roba scrausa, ma anche tante piccole chicche a ben cercare, orbene, un signore attempato dopo aver frugato a dovere (per ore e ore), chiede lo sconto sull’UNICO albo che è riuscito a scovare.

Kalì un po’ interdetto gli fa notare, costa solo 1 Euro…

Ancora oggi mi domando come sia riuscito a non perdere la calma e a non tirargli una capocciata in mezzo alla fronte.

Ce lo chiederemo poi tutti quando le mostre dei fumetti saranno state soppiantate definitivamente dai festival dei cosplayer (con a margine due banchetti di comics e manga usati tra un rivenditore di liquirizia e caramelle gommose e uno di ramen).

E torniamo a bomba su Cartoomics, evidentemente il periodo delle svendite era figlio anche di un discreto numero di fumetterie che stavano per chiudere/erano fallite, cosa in un certo senso confermata anche dall’ancora più recente Torino Comics, dove la musica non è cambiata e l’unico stand che svendeva era di una fumetteria che aveva bello che chiuso; esaurite le scorte, letteralmente “regalate”, ormai chi ha dato, ha dato e chi ha avuto, ha avuto e quelli rimasti, se vogliono continuare a campare, non possono certamente mettersi lì a regalare la roba, e non parlo di avanzi o scarti, ma pezzi (recenti e quasi recenti) con un minimo di mercato.

Certo, se non altro questo vorrebbe dire che chi è rimasto in attività ha tutte le intenzioni per restare e rimanere a galla (e ci mancherebbe), ma non escluderei a priori, al di là degli ovvi vantaggi personali per i collezionisti del tutto a 1 Euro, nuove ondate di offertone derivanti da chiusure e fallimenti (come appunto già ho constatato a Torino Comics), anche perché non mi pare la situazione economica generale sia così migliorata per tutti (purtroppo).

Fosche previsioni a parte, sul fronte degli ospiti, delle mostre e degli speciali che le case editrici riservavano per la fiera (un po’ a sprazzi comunque già negli anni passati), qualche altra perplessità sorge; quello che emerge, anche da diversi commenti in rete, è che solo adesso molti si rendono conto che qualsiasi manifestazione dedicata inizialmente al fumetto, partita magari un dieci o venti anni fa, ora non è altro che una manifestazione di comics & QUALCOS’ALTRO che spesso sono games (videogiochi e giochi di ruolo) e più (o meno) in sordina films e telefilms (e anime e cartoons…e vai di cosplayers!), con l’inquietante sensazione che quel “qualcos’altro” stia diventando sempre più preponderante a discapito del fumetto (!).


Bravura 1 variant Cartoomics 1994... e sticazzi!




Speciale Image variant Cartoomics 1994...
e sticazzi e due!!

Ricordo ancora quando, EONI fà, le prime Cartoomics le facevano a Precotto, via Pompeo Mariani, ancora senza gente in costume, dove c’era la Star Comics che addirittura omaggiò la primissima edizione con due variant da brivido (Bravura 1, e Image Special, paura!!!), e la Dynamic Italia (!!), con le prime videocassette di Giant Robot e tanto altro (compresa quella limitata per le fiere di un misconosciuto personaggio di Nagai, il dimenticatissimo Leone Nero!), mentre non ricordo se la Play Press fosse mai venuta (probabilmente se l’ha fatto anche solo una volta, ho rimosso); c’era una piccolissima zona riservata a un pugnetto di giocatori di ruolo che si scannavano tirando dadi strani (ma una roba tipo 3 metri per 4), con tanto di scena cult, dove un tizio era tampinato da una ragazza (figa peraltro, e probabilmente pure la sua fidanzata!), che cercava di distoglierlo dal malefico gioco ma non ci fu nulla da fare, meglio tirare dadi ebdecaedrici che trombare (in anticipo di almeno quindici anni su Big Bang Theory e Chuck Bartowsky!).



La mitica (per chi è lesionato gravemente
al cervello) VHS del Leone Nero by Dynamic Italia
(tratta da un dagherrotipo dell'epoca)

In quei lontani Anni ’90, non ricordo se la Bonelli già avesse uno stand di rappresentanza dove regalava litografie con tanto di autografi degli autori, né spille, poster (!) o altri gadgets omaggio, e non mi pare ci fossero mostre interne a tema fumettistico allegate/collegate, nemmeno quando la fiera si spostò, dopo appena due anni, in zona piazza Amendola nei padiglioni di via Spinola/Senofonte, di fronte a largo Africa; fu questa la location, a mio avviso, migliore, dove per qualche edizione la manifestazione era suddivisa in due parti, una sotto con gli editori e una facilmente raggiungibile con una scala mobile, esattamente nel mezzo, posta sopra solo coi commercianti, che effettivamente, se parliamo soprattutto di fumetti, un 12/15 anni fa erano decisamente in discreto numero (e negli ultimi anni sono vieppiù scomparsi un po’ alla volta, mentre contemporaneamente arrivavano altri stand di articoli non proprio fumettistici).

Un lontano Cap & Thor 29 uscito proprio
in concomitanza dell’arrivo di Ron Garney
a Cartoomics del marzo 1997!



…un Ron Garney che poi avrebbe disegnato
anche cosette come queste…

Ricordo anche abbinamenti con altre fiere strampalate, tipo quella della birra (!), del cioccolato (!!), delle pietre (più o meno preziose), come pure, saltando di palo in frasca, autori come Ron Garney (ai tempi del suo ciclo di Capitan America con Mark Waid pubblicato da Cap & Thor 25 dell’allora Marvel Italia), la Casotto (attorniata da fan allupati, essendo brava ma anche una bonazza mica da poco), e lo stesso Ortolani che venne prima del 2000 già con un nutrito seguito di lettori adoranti.


Giovanna Casotto che poi sarebbe questa qua...

... ecco, qui si vede un po' meglio in volto...

In pratica Giovanna Casotto me la ricordo così
(anche se in effetti alla mostra forse era un po' più vestita)

Devo ammettere, colpevolmente, che negli anni ho visitato entusiasticamente la fiera ignorando spesso e volentieri conferenze di case editrici e soprattutto autori e disegnatori, salvo sporadiche eccezioni, riservando tutte le mie attenzioni soprattutto a completare le mie collezioni, tendenza che negli ultimi anni, anche vista la difficoltà a completare molte delle suddette (per gli alti costi degli albi mancanti e/o la constatazione oggettiva del non trovarli), ho drasticamente invertito; però il risultato alla fine qual è stato?

E’ stato che quest’anno mi sono ritrovato a dover rincorrere un simpatico e bonario Alfredo Castelli tra gli stand dopo la sua conferenza (sugli eroi neri e pure steampunk, con tanto di libro del Dottor Oss), repentinamente abbandonata per l’incombente conferenza successiva della Panini (e addio tavolo, maledetti!), firmandomi alcuni albi al volo letteralmente sopra uno stand amico; ho beccato rocambolescamente Ortolani prima che andasse allo stand Panini (sempre loro, e lì scattava la lotteria dei numeri per disegni e autografi, li possino ciancicà!), e attorniato da una minifolla sono riuscito a farmi autografare due albi su un tavolino per nani alto trenta centimetri (!), preso di fortuna in mezzo al nulla vicino al live stage.

Alfredo Castelli - Dottor Oss!

Ho dovuto letteralmente fare i salti mortali tra un labirinto di sedie buttate a casaccio tra i coglioni, per farmi autografare un Tex da Dotti, e peggio ancora altri tre anche da Boselli, dopo la loro conferenza, mentre dovevamo tutti sgombrare (anche qui), per lasciare posto a quella successiva (e addio tavoli pure in questo caso, evvai con gli autografi fatti al volo in piedi, circondati da una piccola calca); l’apoteosi finale l’ho avuta col mitico Corteggi (dico solo, le cover di Kriminal e Satanik, cribbio, non sapete un caz!!), dove ci hanno levato il tavolo da sotto gli albi perché dovevano riallestire il palco del live stage, e ci siamo ritrovati anche qui in piedi in mezzo a un corridoione con la gente che andava avanti e indietro e l’autore che cercava di fare una firma come meglio poteva.

Sul velluto, si fa per dire, è andata invece con Gallieno Ferri, intercettato al volo (pure in questo caso), allo stand Bonelli dopo aver finito di firmare tutte le litografie col suo disegno, ed è quindi stato possibile farsi firmare pochi albi, perché comunque ormai era stanchissimo, era tardi e c’era pure la conferenza per il suo volume per i tipi della Panini (ancora loro! Ma sono dappertutto, sono sempre in mezzo!).

Gallieno Ferri aka ZAGOR!!!

E meno male che questi autori sono stati tutti, a prescindere, molto disponibili e gentili, cosa che non darei né per scontata né tantomeno per dovuta!

A livello di conferenze invece, devo dire che TUTTE quelle che ho potuto seguire, tra una rincorsa all’autografo e l’altra, sono state disturbate dal casino che si svolgeva altrove, sia quella Panini (dopo aver arpionato con successo Castelli :-p), sia quella successiva sulla nuova testata UACK! (un nome, un perché), e per finire pure quella di Boselli e Dotti su Tex, anche se per fortuna i discorsi in generale sono stati sentiti e capiti in massima parte (alleluja, ma che bel risultato essere a tre metri dal tavolo dei conferenzieri e rischiare di non capire un caz!); è andata un po’ meglio con quella di Corteggi e Romanini, forse anche perché situata ad un estremo del padiglione e soprattutto sul palco del live stage, ovvero esattamente uno dei punti da cui si scaturiva normalmente più casino che altrove (con le band che suonavano cover et similia).

Aggiungiamo una squallida “mostra” (notare il virgolettato) sui Peanuts, un piccolo angoletto di pochi metri quadri con qualche tavola esposta e 5 statue in polistirolo (sigh) a far da triste cornice, e una sul Tex di Nizzi, più piccola ancora ma con pannelli interessanti sull’autore e alcune sue storie di Tex; peccato sia stata messa accanto al palco del live stage (sempre lui, anch’esso pareva onnipresente da tanto disturbo che propagava) e pensare di poter leggere i testi con la musica a tutto volume accanto non era molto praticabile.
Sorvoliamo poi, pietosamente, su vere e proprie novità editoriali, magari approntate giusto per la manifestazione, assommabili quasi a zero (voglio dire, Rat-Man Gigante 1 e UACK! 1 con variant, e poi??).

I Peanuts a Cartoomics non son stati festeggiati granchè,
Rat-Man Gigante 1 invece ha rullato di brutto!

Cos’altro aggiungere…ah si, stand dei commercianti dei fumetti disposti in maniera abbastanza disordinata (alcuni sono finiti in veri e propri vicoli ciechi), tra cui appunto non era facilissimo orientarsi (molti però coprivano il nome del loro stesso stand, e hai voglia a capire dov’erano in base alla mappa), con alcuni messi a distanza ravvicinata gli uni dagli altri (e nei momenti di punta era quasi impossibile passarci vicino), e altri chissà perché più distaccati.

Grande spazio invece per elicotteroni della Umbrella Accademy, per un X-Wing di Guerre Stellari (e per Supercar e lo scantinato dei Ghostbusters, e fin qui, ci posso pure stare), ma anche per stand di strumenti musicali e scuole annesse (ma che caz!?!), oltre che i soliti 2-3 stand di caramelle e compagnia briscola (non parlo dei bar della manifestazione), mentre spazi agevoli per gli incontri con gli autori QUASI DEL TUTTO, SE NON DEL TUTTO, ASSENTI, e nel caso fossero stati allestiti (Panini, Bonelli), spesso schiacciati tra i vari stand e non proprio il massimo del confort quando c’era da fare una coda (con la Bonelli il problema credo sia irrisolvibile per qualunque manifestazione).

Sai dove te lo dovevi mettere l'elicotterone della Umbrella Accademy?

... ma nello stesso posto dove ti potevi sistemare anche un X-Wing di
Guerre Stellari in polistirolo-cartongesso (ovviamente)...

Questa invece, ovunque la metti fa ancora la sua porca figura...

Non so se avete notato, ma sul manifesto della terza Cartoomics di cui sopra, del lontano 1996, il prezzo del biglietto d’ingresso era di ben 5000 vecchie Lire (!), in pratica un odierno 2 Euro e 50, quando all’epoca un albo Marvel Italia costava 3300 Lire (!!), contro i 3,50 Euro di media odierni (ovvero 7000 Lire, poco più del doppio di quasi vent’anni fa); oggi invece per la stessa mostra, solo con padiglione più gigantesco e più casino dentro, nonché un trattamento e una cura abbastanza superficiale se parliamo proprio dell’aspetto fumettistico (ma con fior di elicotteri e supercar a far da scenario!), il biglietto costava 13 Euro (!!), ovvero 26.000 Lire, BEN oltre 5 volte il prezzo di quasi vent’anni fa (!), ma per quale bel servizio offerto al fumetto in cambio?

E non è finita qui, il reportone da Cartoomics continua per almeno altre 2 o 3 parti (che si spera non riesca a finire solo tra sei mesi, eheheheh!!).

NEXT!
_Il flop delle conferenze Panini (e il crollo dei super-eroi)!
_Le novità editoriali esclusive per la mostra, non pervenute!!
_Il carovita degli albi Corno (e Cenisio/Williams/Mondadori ecc.)!
_Il team-up dei sogni, Tex/Zagor!!!
_Gli autori che c’erano e soprattutto quelli che sarebbe stato meglio ci fossero!

Stay tuned come si suol dire!

4 commenti:

  1. Bella puntata... ma la prossima pare anche più interessante!

    (Ciao, brutto aperiodico! :D)

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    1. Aperiodico è bello!

      Aperiodico è buono!!

      Aperiodico è di moda!!!
      (non lo sono in realtà un sacco di "mensili"?!!?)

      Aperiodico...è anche un pò un insulto se lo gridi a squarciagola e con la mano alzata in segno di vaff...

      ^___^!

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  2. Bel pezzo. Complimenti ; )
    Attendiamo le prossime puntate.

    Ciao

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    1. Grazie!

      Qualcosa mi dice che la seconda è...IMMINENTE!

      (Paura O___o!!!)

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