venerdì 11 aprile 2014

Romics 2014: un commento

Di Romics, in passato, abbiamo parlato tante volte.
In sintesi, abbiamo sempre detto che è una "potrei, ma non voglio".
Romics è la fiera della capitale, erede della storica Expocartoon.

E' organizzata anche dall'Ente Fiera di Roma, ed ha uno storico di presenze di tutto rispetto ed in continua ascesa. Ma al contempo, evidenzia delle carenze reiterate, e la cui soluzione non sembra essere nei pensieri di chi decide.

Quest'anno, secondo con la doppia edizione, ha visto - questa è, forse, l'unica svolta degli ultimi anni - un incremento degli autori presenti. Insomma: in teoria, si è "parlato" di più di fumetto.

Jae Lee, ospite di Rw-Lion/Alastor, è stato un gran bel colpo, merito, forse, più dell'editore che della manifestazione.

Tra l'altro: l'autore autografava una edizione limitata di Before Watchmen: Ozymandias... ma non si era detto che l'albo sarebbe stato disponibile solo ed esclusivamente per chi prenotava tutta l'opera?


Jae Lee autografa Ozymandias presso lo stand Alastor



Ma, a parte questa piacevole novità, sono emerse con ancora maggior forza, alcune criticità della manifestazione.



In primis, la logistica.
Non puoi accogliere decine di migliaia di persone, magari riempiendo pure di bidoni e cassonetti la fiera, ma comunque in padiglioni in cui ci sono più punti ristoro che stand di fumetti (non sto scherzando...) e pensare che, non svuotandoli in modo adeguato, il pavimento non si riempia di piatti sporchi di nutella, riso, contenitori vuoti del ramen, porchetta, tovaglioli, bacchette...
Insomma: una vera vergogna, sia per chi butta in terra l'immondizia, sia per chi dovrebbe raccoglierla e, magari, anche differenziarla. Ne avevamo già parlato, ma la situazione è peggiorata e di brutto...

Quindi, gli spazi da ridefinire ed organizzare.
Tra i vari padiglioni, sono presenti delle vaste aree aperte, dove si ritrovano migliaia di persone, per mangiare, chiacchierare, leggere, dormire. Ed altro.
Anche qui, immondizia a gogò, ma tanto, tantissimo "svacco", senza alcuna organizzazione e definizione degli spazi, senza panchine, tavoli, magari punti di ristoro, e con furgoni ed auto parcheggiati ovunque e senza regole. Un horror dell'organizzazione...



Inoltre: gli allestimenti.
Romics, non ne ha. In una struttura che ha meno di dieci anni portati malissimo, su un pavimento di cemento, con pareti totalmente spoglie, prive di qualsivoglia allestimento, manifesto, telo con personaggi o anche pubblicità... Niente di niente, tutto lasciato a quel poco che fanno e possono fare gli espositori.

Per finire, una doppia riflessione sull'assenza della Pan/Panini, che si ripete dalla scorsa primavera, mentre l'editore/distributore è presente regolarmente all'edizione autunnale.

Parte prima: Romics, ad aprile, ha gli stessi accessi (tendenzialmente) di quella di ottobre.
Senza la pubblicità che la Panini, non essendo della partita, fa sui propri albi.
Quindi, la domanda è: perché l'organizzazione non abolisce tale prassi di scontare in tutto o in parte il costo degli stand ad editori (grandi) e distributori, che in cambio portano pubblicità, realizzando investimenti maggiori, magari in allestimenti, magari in autori, o di una diminuzione del costo degli stand, ormai - con la crisi ed il calo degli incassi - troppo cari per la nostra realtà?

Anche perché, è ormai assodato che Bonelli e Panini (entrambe assenti), non portano un gran pubblico in più rispetto a quello che già partecipa anche in loro assenza... E questo varrà a maggior ragione per tutti gli altri editori, che sicuramente hanno un bacino di lettori più contenuto dei due leader del settore.
E tutti gli editori/distributori, alla fine effettuano attività commerciale, quindi possono permettersi di pagarlo, lo stand, come tutti gli altri espositori (dal discorso, ovviamente, va esclusa la Bonelli, unico editore che effettua mera attività promozionale)...

Seconda, e forse, ancor più importante questione: se, a detta di molti, ad aprile si incassa di più... e la differenza più significativa e l'assenza dell'editore/distributore più grande rispetto ad ottobre... forse non è che... forse... aspetta, che lo scrivo chiaramente...
Su uno storico di due anni:
-ottobre, c'è la Panini, si vende meno;
-aprile, non c'è la Panini, si vende di più...

Sarà mica, diranno i maligni... che la concorrenza diretta verso i negozianti, incide pesantemente sugli incassi? O è tutto casuale?



Per il resto, le solite "fierate": Alastor che ha in fiera Swamp Thing 3, Pegasus (?) che ha l'Eternauta... volumi che le fumetterie aspettano da mesi e mesi, e che forse non vedranno mai.
Volumi su cui molti privati speculano, visti i prezzi di eBay, ma che nei negozi non si trovano: ecco, pensateci, quando vi lamentate dei prezzi. E chiedetevi perché non vengono distribuiti regolarmente...




Altro da dire? No, solita Romics, con tante, tantissime offerte... e non parlo dei librai che portano qualche esubero, ma di quelle sistematiche, fatte su certi editori e basta, che si trovano a prezzi ridicoli e che da tempo mi hanno fatto ricredere sulla opportunità di tenere il loro catalogo in negozio...

Ah, poi... i soliti ladri, che solo a Romics trovi in quella quantità e qualità.
Tale che devi pagare una persona in più del necessario, per vigilare allo stand.
Tale che devi controllare SEMPRE e COMUNQUE tutto, senza distrarti MAI per le quaranta ore di fiera... altrimenti ti bastonano, come è capitato...

E, ripeto: con questa intensità, succede solo a Romics...


Un momento di svago a fianco a Keyman e Ciuffoboy...

2 commenti:

  1. Riguardo le offerte, perché i volumi di quell'editore sono spesso scontati al 20-50%? C'è un motivo o è uno dei tanti misteri editoriali?

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