lunedì 7 gennaio 2019

Lion, tempi duri per chi segue gli "spillati"

Da sempre il lettore di supereroi o comunque fumetto americano, segue il formato spillato.
Esiste da quasi cento anni: è variato - di poco - nelle dimensioni. e - più spesso - nel numero di pagine. Ma da sempre è il pilastro del fumetto made in USA.

Da fine anni novanta, hanno preso piede, un po' per volta, le "raccolte": tp, trade paperback; hc, hardcover, brossurati o cartonati in Italia. Il mercato, mano a mano, si è rovesciato.

Oggi lo spillato è in crisi, il che è un bel problema, perché (semplificando) è con le vendite di questo che gli editori pagano gli autori e tutti i costi iniziali di produzione...


In Italia abbiamo sempre avuto delle raccolte: già dagli anni settanta, la Corno rilegava e ricopertinava tre albi insieme. Senza una regola precisa, come invece facevano altri.

Tra la fine degli anni novanta e i primi del duemila, Magic Press e Panini Comics lanciano i primi volumi da libreria: Preacher, prima pubblicato su un seriale spillato, Sandman; 100% Marvel. Non sono ristampe, ma quasi tutto materiale inedito.
Mano a mano, non senza difficoltà, questo tipo di libri prende piede.
Con l'avvento di Planeta/De Agostini nel 2006, cambia tutto: l'editore spagnolo mette sul mercato una gran quantità di volumi di ristampe e inediti e fa capire ai concorrenti che c'è spazio anche per questo tipo di prodotto. Non senza errori o passi falsi, Planeta "apre" il mercato.


Oggi quasi tutte le serie spillate vengono raccolte in volume; alcune sono direttamente pubblicate in questo formato. Panini ha le "collection" cartonate: ormai da anni, ci finiscono le principali testate da edicola. Recentemente ha annunciato un maggiore distanziamento tra l'uscita da edicola e quella da libreria, per salvaguardare le prime, ancora fondamentali per assorbire i costi di produzione.

Lion, come di consueto, è meno lineare. Mentre sta ancora ristampando il New 52, prima in cartonato e poi in brossurato, porta avanti anche le riedizioni, in contemporanea in entrambi i formati, oltre che in versione limitata, del successivo rilancio, Rebirth, senza periodicità fissa, a distanza di circa un anno e mezzo dalla prima edizione.

Questa moda, che permette agli editori di vendere due, tre o quattro volte la stessa "merce", ha comunque intaccato le vendite dello spillato, che una decina di anni fa aveva tirature molto più alte: se ne sono accorte anche le edicole, pure loro in piena crisi, che hanno visto sparire alcune serie, ora prodotte solo per le fumetterie.

Il problema, però, si pone quando un editore come Lion, mai puntuale con le uscite da libreria, comincia a non esserlo pure con le serie regolari. Perché se un volume tarda di qualche settimana, o un mese, magari un anno, è grave; ma un quindicinale che non esce anche solo tre mesi, accumula ben sei albi di ritardo, come successo a Wonder Woman, trimestrale in autunno, settimanale a Natale mentre mestamente si avvia alla chiusura.

Pensiamo a Batman Metal: storia molto bella, iniziata a gennaio 2018 con due prologhi, e che sarebbe dovuta concludersi a settembre. Già in primavera Batman il Cavaliere Oscuro, testata che raccoglieva questa lunga saga, aveva un mese di ritardo: l'ultimo numero, il 19, è uscito a metà novembre. Il tutto per una storia che si sarebbe potuta veder pubblicata in metà del tempo, con una programmazione più veloce e senza i ritardi accumulati. Se a questi aggiungiamo anche la perdita degli incentivi collezionistici - ogni albo usciva anche con una variant con spilla allegata, il cui raccoglitore, annunciato per settembre FORSE uscirà a marzo - va detto che diventa sempre più difficile leggere e far seguire i seriali agli appassionati.

Ad oggi il motivo principale per cui vale ancora la pena acquistarli è la distanza con le ristampe: sicuramente un valido incentivo per le serie più appassionanti. Ma ce ne sono davvero così tante?

1 commento:

  1. La Lion merita solo la chiusura e che nessuno prenda più i loro prodotti,e inutile girarsi attorno non ha attenuanti ha suo favore.
    Il 2019 forse sarà l anno clou per Lion chissà che prima o poi i diritti non verranno presi da panini comics.

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