lunedì 19 settembre 2016

"ESCLUSIVAMENTE alla fiera di Lucca!!!!" #EditoriCreativi 47

Scelte dubbie, comportamenti al limite dell'illogico: spiegazioni, anche se richieste, zero.
Cosa fanno i nostri eroici (??) editori preferiti (??) quando non sono impegnati a pianificare la conquista del mondo?
Continua la saga di EDITORI CREATIVI... una rubrica più o meno mensile, ma che grazie soprattutto al gruppo Alastor-Pegasus-Lion, potrebbe tranquillamente essere settimanale, e pure con un paio di spin-off...


I cataloghi servono ai clienti dei negozi per prenotare quello che uscirà nei mesi successivi.
Sono uno strumento informativo realizzato dai distributori, i cui contenuti sono frutto delle indicazioni degli editori: per questo non sono super partes, e quanto scrivono va spesso ponderato. Insomma: non tutto è un capolavoro, e non ogni autore è un genio...

Ma, come raccontavamo nel succitato post, il catalogo ha un principio di fondo: se qualcosa è su di esso, sia esso gadget, sia esso volume a fumetti o libro, sia un dvd, è ordinabile.
Sempre.

O, meglio, tranne rare eccezioni, dovute sempre a qualche errore del distributore o dell'editore, o ad albi che si esauriscono misteriosamente appena distribuiti. Questo è uno dei fondamenti del sistema attuale: i cataloghi sono fatti per acquistare, per questo il fornitore DEVE garantire che quello che viene presentato, è ordinabile, almeno al momento dell'uscita della rivista.





Qui sopra, un dettaglio da pagina 25 di Mega 231, pubblicato da Alastor e/o Pegasus Distribuzione/i, questo mese.
In questo catalogo, che dovrebbe presentare le novità di dicembre, si trovano svariati titoli RW-LION disponibili in "tiratura limitata", o addirittura uno che sarà "disponibile esclusivamente a Lucca Comics e successivamente nei RW Point".

Nel primo caso, ci ricordiamo dei tanti albi Lion disponibili solo "per il primo ordine", che poi sono stati ordinabili per anni; nel secondo, ci chiediamo come possa "esclusivamente" reggere sia "Lucca Comics" che gli "RW Point", ma questa è una mera questione di lingua. Invece, leggendo il prezzo, ovvero 100 euro per una edizione de Il Cavaliere Oscuro che ha ben un centinaio di pagine di "extra", capiamo che i RW Point sono un bel paracadute, per distribuire l'invenduto di una edizione "limitatissima" della quale non conosciamo ulteriori dettagli né - dato fondamentale - tiratura!

Roba da far fuggire un collezionista vero, altro che ordini!

Ma parlavamo di pagina 25.
Lì troviamo una edizione, limitatissima, per carità, e pure con stampa allegata (ovviamente non ci sono indicazioni né della tiratura, né della possibilità che sia numerata) con la dicitura - visibile in foto - "ESCLUSIVAMENTE ALLA FIERA DI LUCCA!!!!".
Neanche "a Lucca Comics", no: "ALLA FIERA DI LUCCA".
E pure con quattro punti esclamativi, così che magari ci stavano bene pure un paio di emoticon...

E' il caso di pubblicizzare su un catalogo qualcosa che non è ordinabile dallo stesso? Non è un po' come entrare in un negozio ed offrire ai clienti dello stesso qualcosa che è possibile avere solo altrove? Non è come sfruttare una rete di vendita in modo indebito?

Una ventina di anni fa, ai tempi dell'università, frequentavo un negozio di fumetti usati, a Perugia, Best Comix. Un locale piccolo, e con una scelta limitata di materiale, ma ben gestito dal titolare, Marco. Una volta ricordo che un tizio, che portava dei fumetti da rivendere, non ricordo se prima o dopo aver trattato col titolare, si mise a smerciarli ad un altro cliente: Marco si incazzò di brutto, e li cacciò dal negozio.
All'epoca non capii appieno.
Oggi, invece, mi sembra una bella metafora di quello che sta provando a fare chi stampa e distribuisce Mega. Anzi: forse ben più di una metafora...

E' una questione di principio: perché, tra albi non più richiedibili al fornitore, ma sempre disponibili direttamente presso lo stand dello stesso in fiera; tra albi annunciati e che escono con cinque, sei mesi, a volte un anno, di ritardo; coi calendari delle novità piegati alle proprie esigenze, per poter avere sempre più materiale in fiera, PRIMA di venderlo ai negozi (che - ricordiamo - lo hanno già prenotato - senza possibilità di modifica degli ordini - da lungo tempo), si sta sfiduciando sempre più il sistema distributivo basato su editore-distributore/grossista-negozio.

E si sta puntando un po' troppo sulla possibilità di vendere altrove cose che si potrebbero far girare anche nei negozi: è una questione di principio, che sta diventando sempre più un danno economico.

O, forse, già lo è.

6 commenti:

  1. A Lucca fanno una bella fiera del giardinaggio, Murabilia. Si potrebbe andare lì a chiedere quel fumetto, vendibile solo alla "fiera di Lucca", no? :P

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    1. vuoi dire che oltre ai comics e a puccini c'è altro a lucca?

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    2. Eh, pensa che mi hanno anche detto che Lucca non si materializza dal nulla il 25 di ottobre per poi smaterializzarsi magicamente il 5 novembre di ogni anno. Non sembra incredibile anche a te?! :-O

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  2. Scoraggiante.
    Immagino la campagna e la comunicazione siano state gestite dalla stessa persona incaricata del #fertilityday.

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