mercoledì 11 marzo 2015

Il mestiere della fiera #2: facciamo i conti (Cartoomics)

Visto che il post sul "mestiere della fiera" ha avuto un ottimo successo, e viste le inaspettate richieste di sequel, torniamo sull'argomento, per parlare di quanto si può guadagnare facendo una fiera.

Lo faremo mostrandovi i conti e facendo un un esempio concreto.

Cartoomics 2010: lo stand

Durante il prossimo fine-settimana, a Milano ci sarà Cartoomics, una delle maggiori fiere italiane del fumetto.
Dopo aver saltato Mantova (per la prima volta in dieci edizioni), non faremo neanche Cartoomics.

Effettivamente, alla fiera milanese, siamo stati una sola volta, nel 2010.

Sono sempre stato dubbioso, vista la lontananza, i costi e l'ampia concorrenza sicuramente presente, sull'opportunità di farla.
Devo dire che, quell'edizione, confermò i miei scrupoli: magro incasso, spese elevate e, soprattutto, una notevole inadeguatezza dell'organizzazione che, solo per dirne una, ci fece scaricare su una terrazza, al piano superiore rispetto a quello dove erano gli stand. Allestimmo nel doppio del tempo previsto, con notevole fatica e disagi per il maltempo.

Rivangato il passato, passiamo ora all'oggetto del post: analisi dei costi della fiera, e delle possibilità di guadagno.

Quanto costa essere a Cartoomics? Che risultato si può portare a casa?.
Iniziamo dalle spese. "Faremo finta" di essere una piccola fumetteria che vuole spendere poco e provare Cartoomics.

Con due premesse: la prima è che, per le cifre indicate, vi dovete fidare di noi. I costi quantificabili con esattezza, come lo stand (fonte: sito di Cartoomics) o le spese di viaggio, vengono appunto indicati in modo preciso. Per gli altri, ci si basa sulla nostra esperienza: se non sono precisissimi, rimangono comunque verosimili, e cento euro in meno o in più, ai fini dei nostri calcoli, non cambiano nulla.

Seconda premessa: prenotando lo stand di questa manifestazione con largo anticipo - tipo sei mesi - c'è la possibilità di sconti notevoli. Ma non lo considereremo nel nostro calcolo, perché questa opzione ci esporrebbe al rischio, non trascurabile, di dover saltare la manifestazione per problemi imprevisti, lavorativi, familiari o di salute (cosa tutt'altro che impossibile, in piccole aziende dove lavorano una o due persone...), col risultato di perdere quanto versato
Buttare soldi è una cosa che non si consiglia, in questo periodo. Ne mai.

Cartoomics 2010: lo stand (avevamo brutte intenzioni...)

Prenderemo un piccolo stand, il minimo sindacale, 3x2 metri: euro 700 + iva.
Viaggiando con la nostra auto, un monovolume, ce la caveremo con circa 200 euro tra andata e ritorno (fonte: ViaMichelin).
Ovviamente, per risparmiare e sfruttare al meglio lo spazio (ogni centimetro o grammo è utile, quando vai con un mezzo relativamente piccolo), viaggeremo da soli: partenza giovedì, ritorno lunedì. Quattro pernotti, cinque pranzi e quattro cene: tenendoci bassi ma non troppo, visto che non possiamo risparmiare ma magari finire al lato opposto di una città grande (e a me sconosciuta!) come Milano, spenderemo circa 500 euro.
Consideriamo qualche altro extra, ed arriviamo ad un totale di circa 1700 euro.

Il tutto, ricordo, con un mezzo piccolo e con qualche rischio di multa se lo carichiamo troppo.
E col costante pericolo di sbagliare la scelta della merce da portare. Su un monovolume ci va abbastanza roba per una fiera medio-piccola, ma serve una notevole capacità di cernita, conoscenza del posto nel quale si va (e delle abitudini degli acquirenti), ed una buona dose di culo. Da non sottovalutare l'ultima caratteristica: per ottenere le prime due, spesso non bastano anni ed anni di lavoro. L'ultima, invece, o ce l'hai non ce l'hai, senza possibilità di appello...

Ordunque: 1700 euro di spese. Vendendo solo nuovo, significa dover incassare circa 5000 euro solo per pareggiare i conti.
Cifra non trascurabile, considerando la concorrenza e la necessità di azzeccare - come detto - il materiale, stante il poco spazio espositivo e di trasporto.

Ragiono sul nuovo perché è più facile: l'usato si vende meglio, ha margini generalmente più alti, ma costa meno. E non parlo di offerte di vario tipo: in fiera porto spesso materiale nuovo in svendita al 50%, ma è tutta roba venduta in perdita (ragazzi: 50% di sconto!), e non contribuirebbe al guadagno...

Da notare due cose: ora capite perché, spesso, offerte e svendite a parte, in fiera le fumetterie non "possono" fare sconti. Le spese incidono per un 20-30% del totale, se abbassi pure i prezzi, ti mangi tutto il margine.
Secondariamente: capite perché gli editori guadagnano più dei negozi. Portano le novità, magari ancora non distribuite, ed hanno più margine (circa due volte e mezza quello della fumetteria!). Magari hanno pure gli stand a prezzi agevolati, o non li pagano se portano autori e/o danno pubblicità in cambio (quest'ultima opzione vale solo per i grandi editori, ovviamente).

Quindi: con un investimento di 1700 euro, difficilmente andremo in pari.
Sarà quasi impossibile guadagnare: incassando il doppio, ovvero 10.000 euro, cifra da record, guadagneremmo circa 1300 euro (conto facile: il margine di guadagno medio, contando tutti gli editori e togliendo spese di spedizione ed altri costi è del 30-35%, non oltre; sottraendo a questo le spese, rimane circa la cifra indicata), che sarebbe un ottimo risultato. Ma, ripeto: diecimila euro di incasso sono un miraggio, soprattutto se fatti con un piccolo stand, con dei comunissimi fumetti nuovi, e con un mezzo che ti obbliga a fare una selezione notevole.


Alla fine, Cartoomics 2010 non era male, dai...

Allora... ci serve investire di più. Più spazio, più esposizione, più fumetti, fanno più vendite.
Non è una relazione matematica, ma come ragionamento ci può stare.
Quello che è certo è che, sicuramente, ci saranno costi maggiori.

Prendiamo uno stand più umano: niente di megagalattico, ma almeno un 6x2 ce lo meritiamo, no?
Fanno 1420 euro + iva.

Furgone a noleggio per cinque o sei giorni, uno scagnozzo che ci accompagna, albergo e pasti per due: in totale, tenendoci bassi, altri 1700 euro circa. Alla fine, spenderemo intorno ai 3500 euro, con tutti gli arrotondamenti del caso.

Col furgone, maggiore scelta di materiale, meno rischi. Molto, molto più lavoro (carico e scarico mediamente cinque o sei volte più impegnativi rispetto a quello dell'auto...) e costi maggiori, ovviamente.

E, con 3500 euro di investimento iniziale, è necessario incassare intorno agli 11.000 euro, solo per pareggiare le spese.
Per avere un guadagno minimamente proporzionato a costi, fatica, impegno e rischio, incassare 15.000 euro non bastano.
E, queste cifre, sono "da Lucca".


Effettivamente no, non era così male...

Con questi conti, capite bene che non è possibile fare fiere solo con fumetti nuovi, a meno di non essere editori.
Più facile puntare su usato ed antiquariato, che però richiedono conoscenze specifiche, ed investimenti mirati.

Se vi interessa, sull'argomento torneremo.

6 commenti:

  1. Grazie mille, mi piace chi parla conti alla mano e senza lanciare solo allusioni senza cifre. Almeno ci si fa un'idea di quanto è difficile la fiera.
    Mi chiedo come facciano certi stand, anche medi, magari con solo gadget a poco prezzo... arrivare a 10,000 euro non ho idea di come si riesca, nemmeno in 3 giorni! (o forse sottovaluto quanto si spenda in fiera in gadget, non ho il polso della situazione!)

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    1. forse per i gadgets il problema non si pone :)

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    2. ... è che io in fiera vado solo per i Gadget e cose strane, quindi noto solo quello - perchè per i fumetti vado solo in fumetteria :)

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  2. io sono un privato che si diletta nel compra/vendita di fumetti e materiale inerente e con un mio amico che tratta statue e simili... facciamo 3/4 "fiere/festival" del fumetto all'anno in giro per la Lombardia e per quanto i guadagni non siano da Sogno(alla Briatore)...la si sfanga��, ma le cifre che chiedono a Cartoomics per un misero spazio sono proibitive e poi c'è da considerare che più passa il tempo...più la maggior parte dei visitatori non spende più come un tempo in fumetti e infatti gli stand di fumetti in fiera sono ormai pochi (escludendo gli editori/distributori), quest'anno ho chiesto i prezzi...ma non mi hanno ancora risposto:-@..
    Comunque son felice che in giro ci sono fiere molto più economiche che stanno crescendo e che alla fiene danno mooolta più soddisfazione;-)

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    1. concordo: le fiere grandi stanno diventando ad uso e consumo di editori e distributori...

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