Stamattina, a Romics, è apparso questo.
Io sono ad un'altra fiera, oggi, ma me l'hanno segnalato.
Come si può pensare che sia lecito accettare una cessione dei propri diritti di immagine per silenzio-assenso, fatta grazie ad un cartello, pure piccolo, che magari anche non vedi?
Mi ricorda un cartello che avevamo appeso all'ultimo Napoli Comicon...
Sottile la linea tra sarcasmo e realtà, vero?
Alla fine, il primo è più "reale" e più "legale" solo perché è stampato invece che scritto a mano, e forse per il tono più serioso.
Altrimenti: che differenza c'è?
Mah, sinceramente è assurdo. Cioè, alla fine uno PAGA 9 euro di ingresso, se VUOLE girare per quel padiglione SENZA cedere i "diritti" della sua immagine, cosa succede?
RispondiEliminaIn Italia ci si arroga di fare tutto quel che si può, tanto bastano due righe scritte (e il mio è un esempio, non penso esista qualcuno che andrebbe a recriminare per non "cedere" i diritti di lui che passa sullo sfondo dello schermo).
Ovviamente è un discorso di principio.
RispondiEliminaMa metti che entri il personaggio famoso, che non si accorge del cartello. Una volta registrata su un video, la sua immagine può essere usata per una pubblicità?
Ovviamente: no.
Quindi, quanto conta quel cartello? Zero?
"SORRIDI SEI SU CANDID CAMERA!"... Non si possono fare annunci pluralistici, per divulgare ed utilizzae l'immagine di persone occorre il permesso scritto...
EliminaLetto il tuo (bel) resoconto :)
Elimina"Quindi, quanto conta quel cartello? Zero?"
RispondiEliminaDa un punto di vista legale, direi proprio di si'. Altra cosa sarebbe stata se quell'avvertimento fosse stato stampato sui biglietti della manifestazione acquistati per l'ingresso.
La cosa piu' risibile e' che l'amministrazione si autoattribuisce la facolta' di cedere diritti altrui senza un adeguato regime di pubblicita'. Ma questi chi hanno all'ufficio legale, Paperoga?
Ovviamente, da un punto di vista legale quel cartello non vale un CAZZO. Anche se chi lo ha messo (nella sua FANTASIA MALATA) pensa di si.
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