Quattro chiacchiere con Emanuela Lupacchino che, domani sabato 21 luglio 2012, sarà da Antani Comics per incontrare i propri fan e presentare le storie di X-Factor da lei disegnate, pubblicate in Italia sul volume autoconclusivo di X-Factor (X-Men Deluxe presenta nr. 208).
Nel 2009, a novembre, fosti la prima autrice da me ospitata dopo l'inaugurazione del negozio. Se non erro, all'epoca eri disoccupata. Cosa successe, poi?
Si, in quel periodo avevo appena terminato "L'Insonne" ed ero alla ricerca di un progetto. Poi ho accettato una piccola collaborazione con Soleil per una storia breve e subito dopo ho ricevuto la proposta di lavorare su X-Factor dalla Marvel.
Quanti numeri hai fatto di X-Factor? Come ti sei trovata con Peter David?
Circa 15 numeri, praticamente un anno e mezzo di lavoro su X-Factor. Lavorare con peter David vuol dire avere l'essenza dello storytelling in 4 righe, la sua sceneggiatura è veramente brillante. E in più lavorare sulle sue storie è divertiento garantito. I personaggi sono scritti in maniera da poterli riconoscere perfettamente anche solo dai dialoghi.
Poi cos'altro hai fatto e cosa stai facendo ora?
Dopo il lungo periodo su X-Factor sono passata al progetto del secondo volume della graphic novel di "Castle" con Brian Michael Bendis e Kelly Sue De Connik. Anche qui inutile dire che il team degli sceneggiatori era semplicemente favoloso.
Oltre Marvel ho lavorato per DC ed IDW, ho disegnato una storia breve di Superman pubblicata nel 2011 ed a breve usciranno altri lavori che ho portato avanti nell'universo DC ma che ancora non posso rivelare.
Ora sono in vacanza! Stiamo concordando i prossimi progetti, ma per ora mi prendo un piccolo break estivo.
Lo sketch più strano che ti hanno chiesto?
Un fungo!
A domani!
(QUI l'evento Facebook!)
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