giovedì 24 gennaio 2019

Mercurio Loi chiude.

Mio figlio Lorenzo di quattro anni è un grande fan del Doctor Strange.
Grazie al film, che ha visto svariate decine di volte e conosce a memoria, si è appassionato al personaggio: fumetti, action figure, mantelli, amuleti e travestimenti vari.
Per mesi tutti i suoi giochi sono stati incentrati quasi esclusivamente su questo.

Poi, ieri, improvvisamente, ha visto Frozen.
E il Mago Supremo dell'Universo Marvel è sparito: il suo eroe è Olaf, un pupazzo di neve.

I bambini sono così: si concentrano su una cosa che gli piace, che adorano, ed esiste solo quella.
Poi, all'improvviso, sparisce: gli diventa del tutto estranea, quasi fastidiosa.


Oggi ho saputo, dopo mesi di voci, illazioni e teoremi, che Mercurio Loi chiude: mi piacerebbe che non facesse la fine del Doctor Strange di Lorenzo...





Giovedì 24 gennaio esce in edicola "Ciao, core", quindicesimo numero di Mercurio Loi. Quindicesimo e penultimo, perché la serie ideata da Alessandro Bilotta si chiuderà a fine marzo con il numero 16, intitolato proprio "La morte di Mercurio Loi". 
Potremmo prenderla con filosofia, affermando che ogni fine corrisponde in fondo a un nuovo inizio, oppure interrogare gli arcani, ricordandoci per esempio che nei tarocchi la carta della Morte significa cambiamento. Potremmo fare i catastrofisti e dare la colpa alla cattiveria (o all'indifferenza, che è pure peggio) del "mercato" o alla crisi del mondo Occidentale (ma non è che quello Orientale se la passi poi meglio). O potremmo essere fatalisti e additare il destino cinico e baro. Oppure, possiamo constatare che siamo arrivati al termine di un bel viaggio e che la strada, semplicemente, si conclude qui. O meglio, no, la strada prosegue, siamo noi a fermarci: non saremo più lì a osservare un perdigiorno che continua a camminare in cerca di... mah, forse nemmeno lui sa bene che cosa. 
I sedici numeri (più uno ospitato ne "Le Storie") di Mercurio Loi rappresentano un punto di orgoglio per Sergio Bonelli Editore: la serie e il suo creatore hanno vinto tutto quello che si poteva vincere e ci hanno regalato qualcosa di sorprendente, inaspettato, disturbante, ci hanno fatto riflettere, lasciato interdetti, costringendoci a metterci in gioco continuamente (un gioco raffinato e mai banale). I volumi che continueranno a uscire in libreria rappresenteranno l'occasione per rileggere e riscoprire ciò che ci ha intrigato, ma anche per individuare ciò che ci era sfuggito. 
Complimenti e ringraziamenti vanno, naturalmente, a tutto lo staff, e soprattutto ad Alessandro Bilotta. Con lui, stiamo già studiando nuove sfide, nuove avventure. Perché ogni fine corrisponde a un nuovo inizio, no?  
Michele Masiero

Questo il commiato apparso sul sito Bonelli.
Avrei sperato che l'editore facesse qualcosa di più per salvare una serie "sorprendente", "inaspettata", "disturbante": maggiore promozione, magari un cambio di formato o un prezzo più alto. Tutto pur di continuare a leggerla.

Oggi si è consumata una tragedia per il fumetto italiano: non lo dico io, ma i premi vinti, le voci dei - magari pochi, ma sicuramente appassionati - lettori. Non avevamo mai venduto così tante copie di un fumetto Bonelli: centinaia e centinaia, oltre a decine di ristampe in volume.

Saluteremo Mercurio Loi il 23 marzo, a Terni da Antani Comics: ospite il geniale Alessandro Bilotta. Lo faremo un po' come se questo personaggio fosse un amico, reale e di carne e ossa, augurandogli magari una seconda vita per qualche altro editore, lungimirante e desideroso di dimostrare che in qualche caso, difficile e raro, la qualità può vincere, e un Doctor Strange spuntare tra i tanti Olaf...

3 commenti:

  1. La chiusura di Mercurio Loi, da noi auspicata fin dall'inizio, è una lietissima notizia (come sito di lotta politica, ovviamente). Da un punto di vista più prettamente fumettistico, aveva zero possibilità di imporsi. ZERO. In Bonelli lo sapevano da prima che uscisse. Chiediti allora perché l'hanno mandata in stampa... purtroppo, la questione travalica il tema fumetto e questa non è la sede giusta per affrontarla. Piccolo indizio: chi controlla il mondo del fumetto oggi e impone certe scelte editoriali? Salutoni.

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  2. Ne ha parlato pure Recchioni: il nostro pezzo https://comixarchive.tumblr.com/post/182320677304/mercurio-loi-chiude-la-difesa-contraddittoria-di

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