Può essere bella o brutta, ma esiste.
Dura lex, sed lex, dicevano gli inventori (o quasi) del diritto.
Ne abbiamo parlato qui, qui e qui.
Il senso comune, vuole che il cliente abbia sempre ragione: quindi, chi fa il prezzo più basso, è sempre migliore di chi ne fa uno più alto. Prima della legge Levi, c'era chi vendeva IN PERDITA, pur di conquistare nuove fette di mercato: è facile capire che, tra due rivenditori privati, che più o meno hanno gli stessi fornitori e lo stesso trattamento (più o meno, eh!), c'è una concorrenza alla pari: ma è altrettanto probabile che se un soggetto ha sconti di gran lunga maggiori, un trattamento diverso, o se è addirittura il fornitore dell'altro... la concorrenza che potrà venirne fuori, sarà impari. Magari pure sleale...
Il senso comune, vuole che il cliente abbia sempre ragione: quindi, chi fa il prezzo più basso, è sempre migliore di chi ne fa uno più alto. Prima della legge Levi, c'era chi vendeva IN PERDITA, pur di conquistare nuove fette di mercato: è facile capire che, tra due rivenditori privati, che più o meno hanno gli stessi fornitori e lo stesso trattamento (più o meno, eh!), c'è una concorrenza alla pari: ma è altrettanto probabile che se un soggetto ha sconti di gran lunga maggiori, un trattamento diverso, o se è addirittura il fornitore dell'altro... la concorrenza che potrà venirne fuori, sarà impari. Magari pure sleale...
Sta di fatto, che è partita una iniziativa:
il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL) e l’Associazione Librai Indipendenti (ALI) si sono recentemente mobilitate per elaborare una nuova proposta di Legge che tenda a migliorare il mercato e a salvaguardare le librerie, limitando ancor più la possibilità dello sconto sul prezzo del libro.
SIL e ALI si stanno coordinando per raccogliere le adesioni di tutte le librerie e cartolibrerie italiane affinché giunga al governo e alle istituzioni una mobilitazione forte e una proposta unitaria per una legge sempre più vicina agli standard europei. (In Germania -> 0% di sconto al pubblico, in Francia -> 5%).
Come Centro Libri sosteniamo il progetto e ci impegniamo a divulgare l’iniziativa agli oltre 5.000 librai e cartolibrai italiani con cui siamo in contatto.
Ti invitiamo a leggere l’appello (clicca qui per scaricarlo) e a inviare la tua adesione via mail a sil@confesercenti.it o via fax allo 06-4741204.
Mi date una mano a spargere la voce?
Credo sia una battaglia di cultura e per la salvaguardia dei libri, prima che delle librerie... ammesso e concesso che si tratti di cose diverse...
Credo sia una battaglia di cultura e per la salvaguardia dei libri, prima che delle librerie... ammesso e concesso che si tratti di cose diverse...
Nessun commento:
Posta un commento