lunedì 14 marzo 2016

Andrea Borgioli: da L'Insonne a Lukas, a... Eisner? (intervista)

Sabato 19 ospiteremo una vecchia conoscenza, Andrea Plazzi, insieme al disegnatore Andrea Borgioli, per la Will Eisner Week.
Approfittiamo dell'evento, per conoscere meglio il secondo, disegnatore di Lukas...

 



I tuoi esordi, tra Frigidaire e L'Insonne: ce li racconti?
Frigidaire tornò nelle edicole per un po' di tempo nei primi anni 2000 ed ebbi l'incredibile fortuna di vedervi pubblicata la mia prima storia breve. L'evento non fu casuale naturalmente, Giuseppe Palumbo si assunse l'onere di fare da "corriere" e concedermi il battesimo del fuoco. All'epoca ero poco più che ventenne e da lì iniziarono anni di mille prove e tentativi estenuanti prima di approdare, stavolta grazie a Giuseppe Di Bernardo, sulle pagine de L'Insonne. In quel periodo, oltre alla solita valanga di "no!" attraverso cui deve passare un giovane disegnatore, riuscii a fare un episodio de "Il dono nero" insieme a Bilotta per Montego e una storia breve con Otto Gabos per Black Velvet.

-Come ti sei formato?
Ho seguito l'iter consueto delle scuole artistiche (liceo e Accademia di Belle Arti), ma che poco ha influito sul mio percorso di disegnatore di fumetti. Diciamo che la mia formazione principale è avvenuta nell'importunare Giuseppe Palumbo alle fiere, la frequentazione di un corso tenuto da Ruggeri, Semerano e Gabos a diciannove anni in cui mi vennero insegnati i rudimenti della tecnica e soprattutto nel leggere e studiare qualsiasi tipo di fumetto.



-Oggi, come si forma un disegnatore? Le scuole sono una soluzione migliore?
Il periodo della formazione era già cambiato quando ho iniziato io, non esiste, come un tempo, un'editoria minore che garantisca la pubblicazione formativa e il guadagno. Le scuole di fumetto hanno sostituito quelle che erano le vecchie botteghe e offrono la possibilità di un contatto diretto con dei professionisti che operano ad alto livello sul mercato. Devo dire che la cosa migliore rispetto ai miei inizi è l'opportunità, tramite la rete, di rendere visibile il proprio lavoro a livello planetario.

-Quale è il tuo metodo di lavoro?
Sono ancora legato alla tecnica classica in "analogico" con matite, carta e inchiostro. A parte gli esordi, tutti i lavori per Bonelli fino a Lukas sono realizzati con un pennarello a punta flessibile a sostituire il pennino per il ripasso al tratto e il pennello per i neri e l'ispessimento delle linee che necessitano di un volume maggiore. Per il lavoro nuovo invece sono tornato all'ortodossia dei precetti Palumbeschi, solo pennello per tutto, dagli sfondi ai personaggi.

-Finito Jan Dix, finito Cassidy, finito Lukas: e ora?
Sono al lavoro su un altro progetto per Bonelli Editore di cui è ancora prematuro parlare, tocca attendere le prime indiscrezioni.

Qui trovate l'evento Facebook!
Ci vediamo sabato 19 marzo.




Andrea Borgioli

Nato a Empoli nel giugno del 1980. Debutta nel 2002 con una storia breve sulle pagine della rinata rivista Frigidaire. Su testi di Alessandro Bilotta disegna, nello stesso anno, il terzo capitolo della miniserie Il Dono Nero, edito da Montego. Nel 2006 partecipa al volume antologico Apartments, Gente Comune creato da Otto Gabos per le edizioni Black Velvet e disegna i flashback del numero 5 de L'Insonne per Free Books. Nel 2007 inizia la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore prima sulle pagine di Jan Dix, creato da Carlo Ambrosini, poi su Cassidy di Pasquale Ruju. Ha appena terminato la miniserie Lukas, creata da Michele Medda e Michele Benevento.

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