mercoledì 26 novembre 2014

L'Uomo Ragno fa MILLE: Superior Spider-Man


Dopo L'Uomo Ragno fa MILLE: La Storia, continua la saga de L'Uomo Ragno Fa Mille, con una recensione di Superior Spider-Man a cura del bravissimo Luca Bellucci.

Buona lettura!


La morte nei fumetti, si sa, ormai è più un incentivo a farsi pubblicità e a vendere una manciata di copie in più invece di un’innovazione narrativa che può davvero prendere di sorpresa i lettori. Lo stesso è stato per la morte di Peter Parker, l’Uomo Ragno, dato che già da tempo si conosceva questo tragico finale. Lo scrittore Dan Slott si è preso una buona dose di insulti e addirittura minacce di morte per aver tolto di mezzo uno dei più amati supereroi del fumetto americano. Ma il nuovo corso di storie post Peter Parker è davvero così pessimo? 



Otto Octavius, alias il Dottor Octopus, in punto di morte, è riuscito a scambiare il suo corpo con quello di Peter, e ora si ritrova con un corpo giovane governato dalla sua brillantissima mente. Il povero Peter è costretto a morire all’interno del corpo di Ock che ormai, malato e distrutto, non è altro che un guscio per i suoi ultimi istanti di vita. 

Nei primi numeri della nuova serie, un fantasma di Peter (la sua coscienza, possiamo dire) perseguiterà Otto, cercando di portarlo sulla retta via, dimostrandogli come il credo di Parker, “da un grande potere derivano grandi responsabilità”, debba essere un mantra anche per il nuovo Spider-man. Inizialmente le due menti coesistono e Peter riesce a trattenere quegli istinti onnipotenti e malvagi che spingerebbero Octopus a far diventare Spider-man il peggior criminale di sempre. 

Questo “fantasma Dickensiano” non pare essere un’idea particolarmente originale, è un freno per Octopus ma anche per l’azione e l’evoluzione della storia. Parker è morto, ora vogliamo vedere come chi ha preso il suo posto riesca a svolgere il suo lavoro. Fortunatamente in pochi numeri Slott, per mano di Octopus, si sbarazza di questa eco per dar vita al vero Superior Spider-man; immensi poteri al servizio della mente più intelligente e visionaria dell’universo Marvel.

Le rivoluzioni non tardano ad arrivare, Peter/Otto ritorna a concludere gli studi, costituisce un sistema di difesa per New York oltre ad un nuovo costume iper tecnologico, crea una squadra che sia di supporto ai suoi turni di pattuglia, si innamora, crea un nuovo laboratorio all’avanguardia e collabora addirittura con J. J. Jameson! Ma non è tutto rose e fiori, il nuovo Spider-man è sì stato mitigato da quel fantasma che ormai è scomparso, ma le sua azioni sono ricche di brutalità e furia omicida.

Qui si vedono le grandissime novità apportate da Slott, Parker è un uomo nuovo, più intelligente ed organizzato ma anche meschino, borioso e poco incline alle relazioni umane. Soltanto una nuova fiamma riuscirà un po’ a scioglierlo. Tutti questi comportamenti ambigui destano il sospetto dapprima dei Vendicatori, poi di Carlie Cooper e di Mary Jane, le quali si danno da fare per scoprire l’ennesimo segreto del loro ex. Soprattutto la prima, aiutata dall’eroina/ispettore Watanabe, riuscirà a collegare Otto a tutto questo. Le sue doti investigative però la porteranno addirittura dove il ragno ha fallito, nel covo del Re Goblin, dove la attendono una schiera di folletti verdi.

Il "nuovo ragno" è ormai capace di gestire qualsiasi problema affligga la città, Slott lo ha reso onnipresente e super attivo, senza l’aiuto di Stark, facendo venir fuori quello che Peter non era mai riuscito a far scaturire dalla sua mente, che seppur brillante è sempre stata limitata dalla poca organizzazione.

Le innovazioni di Slott sono audaci e coraggiose: non è da tutti cambiare radicalmente uno di quei personaggi che da sempre si sono schierati dalla parte del bene assoluto, facendogli compiere non solo azioni discutibili ma addirittura spingendolo verso quel male che da sempre ha combattuto. 

Insieme ai cambiamenti legati al protagonista anche molti personaggi secondari sono stati rinnovati o riportati in auge. Addirittura è stato inserito nella continuità originale lo Spider-man del 2099, Miguel O’Hara. Slott attinge anche a storie classiche del ragno, come la saga del simbionte e del famoso costume nero; infatti l’incontro fra Otto/Peter e il nuovo agente Venom Flash ha dato vita ad uno scontro da cui è nato Superior Venom. 

Nella battaglia finale che chiude il cerchio delle avventure di Superior ci ritroviamo davanti tutta la famiglia di Goblin, creata e ampliata ad hoc da Slott per arrivare al culmine della narrazione in questi numeri finali. La trasformazione di un personaggio molto importante per la vita di Peter, il ritorno di vecchi e nuovi Goblin sulla scena e soprattutto la rivelazione finale sulla vera identità del Re Goblin sono ideati e scritti in modo così preciso e puntuale che durante la lettura, presi dall’azione, dalla tanta carne al fuoco, certi colpi di scena colpiscono direttamente il lettore. Questo finale scoppiettante, elevato ai massimi livelli dai disegni e dall’ottimo storytelling del nostro Giuseppe “Cammo” Camuncoli che risulta indispensabile per una storia del genere, riporta in equilibrio la poca sorpresa della morte iniziale dell’amato protagonista. Soltanto il finale un po’ macchinoso e le vicende che avvengono nella mente di Peter/Ock rendono il tutto leggermente farraginoso e un po’ troppo fantasioso, senza però rendere meno bella la conclusione di questo ciclo.

In conclusione Slott ha portato una ventata di freschezza in un mondo del fumetto di supereroi, dove il 70% delle storie ha spesso un “retrogusto stantio” che sa di “già visto”. I lettori più affezionati al ragno non avranno apprezzato dei cambiamenti così radicali, ma sicuramente in questa trentina di numeri si è osato a fare qualcosa di nuovo, dare una sterzata che in questo campo tarda ad arrivare e che se arriva è soltanto una rivoluzione che vuole cambiare tutto, ma che alla resa dei conti cambia molto poco. Superior Spider-man invece ha tutto: freschezza, azione, ricchezza di trame e sottotrame, molti personaggi attivi che movimentano la narrazione e soprattutto, un Uomo Ragno come non lo avevamo mai visto. Sono pronto a scommettere che se si tornerà allo status-quo che precedeva queste storie, saranno in molti a rimpiangere quello Spider-man/Doc Ock che inizialmente aveva fatto storcere il naso a molti.  

 Luca Bellucci

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