Il
n.616 di Spider-Man Edizioni Panini, in uscita a dicembre, sarà il millesimo numero dell'Uomo Ragno pubblicato in Italia: un
avvenimento storico e memorabile, per chi come me, legge e colleziona
fumetti dell'Arrampicamuri da quasi 30 anni.
Dunque
cerchiamo di spiegare l'evento, facendo un po' di conti e
ripercorrendo brevemente la storia editoriale italiana del celebre
personaggio Marvel creato da Stan Lee e Steve Ditko.
Il
primo numero in assoluto dell'Uomo Ragno uscì nelle nostre edicole
il 30 Aprile 1970 per opera di un'allora semi sconosciuta casa
editrice di Milano, l'Editoriale Corno, fondata nei primi anni '60
dall'imprenditore Andrea Corno in collaborazione con l'amico ed
appassionato di fumetti Luciano Secchi (conosciuto poi anche con lo
pseudonimo di Max Bunker o Esselle).
All'inizio
gli albi sono da 48 pagine rilegate con spillatura, in formato 17x26
cm. Dal n. 1 al n. 49 si alternano due pagine a colori e due pagine
in bianco e nero e dal n.50 in poi, gli albi sono interamente a
colori.
Con
l'Editoriale Corno inizia in Italia l'epoca d'oro dei supereroi
Marvel, con diversi anni di ritardo rispetto alle produzioni USA dove
"il Ragno e i suoi fratelli forzuti o volanti" avevano già
fatto le loro prime apparizioni sin dal 1961 se non addirittura dal
ben più lontano 1939 con le storie del principe Namor il Sub
Mariner, Capitan America, la Torcia Umana e altri eroi, pubblicate
nelle riviste della Timely Comics (poi Atlas poi Marvel).
L'Uomo
Ragno prima serie ebbe 283
uscite e, dopo il sensibile calo di vendite riscontrato soprattutto
con gli ultimi numeri, la Corno decise di chiudere la testata e di
rilanciare il medesimo prodotto (cito testualmente la presentazione
di Luciano Secchi apparsa in SUR n.1) “…con
una veste grafica più compatta e adatta ai tempi e con la nuova
formula periodicità settimanale (sarà il settimanale del martedì)…”
Così,
il 17 Marzo 1981, con una settimana di ritardo rispetto al “biglietto
di invito” apparso sin dagli ultimi numeri della prima serie (vedi
immagine). fece capolino nelle edicole italiane "Il settimanale
dell'Uomo Ragno", caratterizzato, come detto pocanzi,
principalmente dalle dimensioni ridotte rispetto a quelle standard
delle testate precedenti (formato 14x22 cm, spillato) e contenente,
in prevalenza, storie tratte da "Amazing Spider-Man" e da
"Peter Parker, The Spectacular Spider-Man" (la seconda
testata USA di quel periodo dedicata a Spidey), a cui venivano
abbinate storie di altri supereroi tra cui Donna Ragno, Hulk, la
Cosa, Capitan America e i Fantastici Quattro. Personalmente ricordo
che non fui molto entusiasta di questa scelta editoriale forse per il
formato "troppo tascabile", forse perché ancora
morbosamente e nostalgicamente attaccato agli albi della prima serie
che sapevano più di "giornalino" e permettevano ,con le
loro dimensioni, di godersi meglio i disegni. Ma continuai ad
acquistarli perché le storie erano comunque accattivanti, avvincenti
(l'avvento di Carrion in particolare) ma soprattutto ancora ben
disegnate e strutturate.
Dopo
43 numeri, il 5 Gennaio 1982, anche il Settimanale dell'UR chiuse i
battenti, e alla Corno, malgrado le difficoltà economiche sempre più
palpabili dovute all'inesorabile e costante calo delle vendite, si
pensò quasi subito all'ennesimo "colpo di coda editoriale"
acclamato e pubblicizzato come "il nuovo grande evento
dell’anno".
Al
termine di 2 mesi e mezzo di gestazione e di frenetica attesa (me lo
ricordo ancora adesso quel conto alla rovescia interminabile) usci in
edicola la seconda serie dell'Uomo Ragno Corno che,già dopo qualche
numero, si rivelerà composta da materiale al di sotto dei livelli
qualitativi della prima serie.
Entrata
in commercio in un periodo di vendite molto basse, con una foliazione
iniziale di appena 32 pagine che permettevano una sola storia intera
e un paio di "spezzatini" riempitivi, la nuova testata
"L'Uomo Ragno" durò appena 58 numeri e terminò mestamente
il 9 Febbraio 1984 con una tiratura bassissima di copie (specie gli
ultimi numeri per questo oggi molto rari da reperire).
Della
serie riesco a salvare solo alcune storie disegnate dal grande Frank
Miller e una paio di brevi cicli un po' al di sopra della media ed
abbastanza "succosi" (diciamo i primi 8/9 numeri della
collana per esempio) ma davvero troppo poco per rinverdire i fasti
della prima memorabile serie Corno con autori del calibro di Romita
Sr, Conway, Buscema, Gil Kane...
Secondo
me, la Casa editrice milanese oltre ai costi altissimi dei diritti di
riproduzione, pagò anche la penuria di materiale valido da
pubblicare, visto che negli USA,in quel periodo, la Marvel stentava a
trovare validi disegnatori ed abili sceneggiatori per far fronte ai
cali di vendite e di interesse dei lettori. E' il periodo che io
definisco " il buco nero nelle storie di Spider-Man" con
trame e disegni veramente banali e ridicoli...
L'innegabile
disfatta editoriale segnò anche la fine dell'Editoriale Corno e di
conseguenza un periodo di stand-by per l'Uomo Ragno e i supereroi
Marvel.
Dopo
3 lunghi anni di silenzio editoriale, nel marzo 1987 due appassionati
di fumetti Marvel Sergio Cavallerin e Marco M. Lupoi, fondatori della
Labor Comics prima e della Star Comics poi, proposero ad un
imprenditore perugino, Giovanni Bovini, la pubblicazione a basso
costo dell'Uomo Ragno. L'idea piacque e il progetto partì il 6 marzo
1987, con Cavallerin come direttore responsabile e Lupoi come
coordinatore editoriale.
Il
progetto fu da subito quello di ripartire dal punto esatto in cui le
pubblicazioni della Corno si erano interrotte (quel "Signore dei
1000 anelli" n.59 tanto atteso e mai stampato), quasi a voler
dare continuità ad un arco narrativo e cronologico in stand-by da
tre anni.
Nel
suo primo editoriale, in seconda di copertina (in versione cartoncino
semirigido rispetto alle pubblicazioni precedenti), Marco M. Lupoi
scrivcva:”L’Uomo
Ragno è un’iniziativa nata da un’attenta pianificazione
editoriale:senza nessuna pretesa di inondare le edicole di
pubblicazioni,la STAR COMICS si propone per il momento,di lanciare in
Italia un solo prodotto, preceduto da una non indifferente dose di
pubblicità contando sulla indiscussa popolarità di un personaggio
di testata cioè SPIDERMAN e sull’affetto che il pubblico italiano
ha sempre dimostrato per il gruppo di “comprimari”, I FANTASTICI
QUATTRO…Il prezzo e il formato volutamente “popolari”hanno lo
scopo di conquistare non solo i lettori già appassionati di fumetti
americani (e che li comprerebbero anche se costassero mille lire a
vignetta) ma soprattutto di far conoscere i super eroi ai lettori
adolescenti e pre-adolescentiche finora non hanno ancora avuto
l’occasione di avvicinarsi ad una delle dimensioni del fantastico
più affascinante di tutti i tempi…”
Malgrado
una ripartenza col botto con un John Byrne in gran spolvero e in uno
dei suoi migliori periodi realizzativi, le vendite inizialmente
stentarono a decollare e con il n.8 erano già ai minimi
storici.
Poi
iniziarono a salire, fino a portare la Star in attivo e a permettere
il lancio di altre testate famose come Fantastici Quattro, Gli
incredibili X-Men, Capitan America e i Vendicatori, Il Punitore...
Nell'Aprile
1994 Marvel Italia rilevò tutti i diritti delle testate Marvel
posseduti da Star Comics e, dopo un numero 0 "di riscaldamento"
e presentazione editoriale, dal n.141 iniziò ufficialmente la
seconda era del nuovo Uomo Ragno.
Scriveva
nelle note in seconda di copertina del n.0 il solito Marco M. Lupoi,
confermato direttore editoriale: “L’albo
che state leggendo vuole essere il punto di passaggio tra il passato
e il futuro,tra la gestione corale di un piccolo gruppo di editori
nostrani e la nuova organizzazione unitaria della Marvel Italia. Un
passaggio nel segno della continuità dato che in moltissimi casi le
varie collane continueranno con gli stessi formati e numerazioni e,
persino, con lo stesso staff redazionale…”
Nel
luglio 1999 Marvel Italia divenne Panini Comics (semplifico per
alleggerire la narrazione) e la numerazione degli albi, giunta al
n.272
ripartì dal n.1 (con una favolosa e ormai rarissima Variant Cover
Bianca). La nuova testata venne così presentata dal solito Lupoi: “
Non capita tutti i giorni di trovare in edicola il numero 1 di una
nuova serie Marvel…l’albo che state per leggere è il primo di
una “nuova serie”dell’Arrampicamuri, una collana che da un lato
prosegue la tradizione della serie quindicinale presente in Italia da
quasi 12 anni e dall’altro rappresenta un vero e nuovo “punto di
partenza” per appassionati vecchi e nuovi di Peter Parker e soci…”
.
Nel
Luglio 2008, con il n.489, la testata L'Uomo Ragno diventa Spider-Man
per uniformarsi alle testate Marvel USA e dal Giugno 2012, per un
breve periodo (dal n.583 al n.600), Spider-Man diventò Amazing
Spider-Man (cosa che a me non dispiaceva).
Profondi
sconvolgimenti nelle storie USA tra cui la morte di Peter Parker e il
trionfo del suo acerrimo nemico Dottor Octopus che si impossessa del
corpo e della vita sociale dell'eroe, trasformano anche la testata
Panini "Amazing Spider-Man" in "Superior Spider-man"
(dal n.601 del Settembre 2013).
Adesso,
se non vi siete addormentati con tutte queste date, citazioni,
numeri, tiriamo le somme: periodo Corno 283+43+58 albi, periodo Star
Comics poi Marvel Italia poi Panini Comics 615 albi (nel momento in
cui scrivo e' in edicola proprio il n.615 ) totale 999 numeri. Col prossimo numero, il 616, verrà toccata la fatidica quota 1000!
A
questo punto, dopo esserci beccati anche un 10 e lode in aritmetica,
non resta che augurarci che alla Panini Comics sappiano contare e che
quindi possano stupirci, come spesso sanno fare, con un Superior
Spider-Man n.616 assolutamente da ricordare anche se gli spoiler e le
anteprime ci dicono che sarà il 615 alias 999 a riservare grosse
sorprese!!!!
That's
All folks!
Michele
Morini
LA
TANA DEL RAGNO
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