giovedì 20 novembre 2014

L'Uomo Ragno fa MILLE: La Storia

di Michele Morini


Il n.616 di Spider-Man Edizioni Panini, in uscita a dicembre, sarà il millesimo numero dell'Uomo Ragno pubblicato in Italia: un avvenimento storico e memorabile, per chi come me, legge e colleziona fumetti dell'Arrampicamuri da quasi 30 anni. 
Dunque cerchiamo di spiegare l'evento, facendo un po' di conti e ripercorrendo brevemente la storia editoriale italiana del celebre personaggio Marvel creato da Stan Lee e Steve Ditko.

Il primo numero in assoluto dell'Uomo Ragno uscì nelle nostre edicole il 30 Aprile 1970 per opera di un'allora semi sconosciuta casa editrice di Milano, l'Editoriale Corno, fondata nei primi anni '60 dall'imprenditore Andrea Corno in collaborazione con l'amico ed appassionato di fumetti Luciano Secchi (conosciuto poi anche con lo pseudonimo di Max Bunker o Esselle).




All'inizio gli albi sono da 48 pagine rilegate con spillatura, in formato 17x26 cm. Dal n. 1 al n. 49 si alternano due pagine a colori e due pagine in bianco e nero e dal n.50 in poi, gli albi sono interamente a colori.
Con l'Editoriale Corno inizia in Italia l'epoca d'oro dei supereroi Marvel, con diversi anni di ritardo rispetto alle produzioni USA dove "il Ragno e i suoi fratelli forzuti o volanti" avevano già fatto le loro prime apparizioni sin dal 1961 se non addirittura dal ben più lontano 1939 con le storie del principe Namor il Sub Mariner, Capitan America, la Torcia Umana e altri eroi, pubblicate nelle riviste della Timely Comics (poi Atlas poi Marvel). 

L'Uomo Ragno prima serie ebbe 283 uscite e, dopo il sensibile calo di vendite riscontrato soprattutto con gli ultimi numeri, la Corno decise di chiudere la testata e di rilanciare il medesimo prodotto (cito testualmente la presentazione di Luciano Secchi apparsa in SUR n.1) “…con una veste grafica più compatta e adatta ai tempi e con la nuova formula periodicità settimanale (sarà il settimanale del martedì)…”


Così, il 17 Marzo 1981, con una settimana di ritardo rispetto al “biglietto di invito” apparso sin dagli ultimi numeri della prima serie (vedi immagine). fece capolino nelle edicole italiane "Il settimanale dell'Uomo Ragno", caratterizzato, come detto pocanzi, principalmente dalle dimensioni ridotte rispetto a quelle standard delle testate precedenti (formato 14x22 cm, spillato) e contenente, in prevalenza, storie tratte da "Amazing Spider-Man" e da "Peter Parker, The Spectacular Spider-Man" (la seconda testata USA di quel periodo dedicata a Spidey), a cui venivano abbinate storie di altri supereroi tra cui Donna Ragno, Hulk, la Cosa, Capitan America e i Fantastici Quattro.  Personalmente ricordo che non fui molto entusiasta di questa scelta editoriale forse per il formato "troppo tascabile",  forse perché ancora morbosamente e nostalgicamente attaccato agli albi della prima serie che sapevano più di "giornalino" e permettevano ,con le loro dimensioni, di godersi meglio i disegni. Ma continuai ad acquistarli perché le storie erano comunque accattivanti, avvincenti (l'avvento di Carrion in particolare) ma soprattutto ancora ben disegnate e strutturate.

Dopo 43 numeri, il 5 Gennaio 1982, anche il Settimanale dell'UR chiuse i battenti, e alla Corno, malgrado le difficoltà economiche sempre più palpabili dovute all'inesorabile e costante calo delle vendite, si pensò quasi subito all'ennesimo "colpo di coda editoriale" acclamato e pubblicizzato come "il nuovo grande evento dell’anno".
Al termine di 2 mesi e mezzo di gestazione e di frenetica attesa (me lo ricordo ancora adesso quel conto alla rovescia interminabile) usci in edicola la seconda serie dell'Uomo Ragno Corno che,già dopo qualche numero, si rivelerà composta da materiale al di sotto dei livelli qualitativi della prima serie. 

Entrata in commercio in un periodo di vendite molto basse, con una foliazione iniziale di appena 32 pagine che permettevano una sola storia intera e un paio di "spezzatini" riempitivi, la nuova testata "L'Uomo Ragno" durò appena 58 numeri e terminò mestamente il 9 Febbraio 1984 con una tiratura bassissima di copie (specie gli ultimi numeri per questo oggi molto rari da reperire).
Della serie riesco a salvare solo alcune storie disegnate dal grande Frank Miller e una paio di brevi cicli un po' al di sopra della media ed abbastanza "succosi" (diciamo i primi 8/9 numeri della collana per esempio) ma davvero troppo poco per rinverdire i fasti della prima memorabile serie Corno con autori del calibro di Romita Sr, Conway, Buscema, Gil Kane...

Secondo me, la Casa editrice milanese oltre ai costi altissimi dei diritti di riproduzione, pagò anche la penuria di materiale valido da pubblicare, visto che negli USA,in quel periodo, la Marvel stentava a trovare validi disegnatori ed abili sceneggiatori per far fronte ai cali di vendite e di interesse dei lettori. E' il periodo che io definisco " il buco nero nelle storie di Spider-Man"  con trame e disegni veramente banali e ridicoli...

L'innegabile disfatta editoriale segnò anche la fine dell'Editoriale Corno e di conseguenza un periodo di stand-by per l'Uomo Ragno e i supereroi Marvel. 

Dopo 3 lunghi anni di silenzio editoriale, nel marzo 1987 due appassionati di fumetti Marvel Sergio Cavallerin e Marco M. Lupoi, fondatori della Labor Comics prima e della Star Comics poi, proposero ad un imprenditore perugino, Giovanni Bovini, la pubblicazione a basso costo dell'Uomo Ragno. L'idea piacque e il progetto partì il 6 marzo 1987, con Cavallerin come direttore responsabile e Lupoi come coordinatore editoriale.

Il progetto fu da subito quello di ripartire dal punto esatto in cui le pubblicazioni della Corno si erano interrotte (quel "Signore dei 1000 anelli" n.59 tanto atteso e mai stampato), quasi a voler dare continuità ad un arco narrativo e cronologico in stand-by da tre anni.

Nel suo primo editoriale, in seconda di copertina (in versione cartoncino semirigido rispetto alle pubblicazioni precedenti), Marco M. Lupoi scrivcva:”L’Uomo Ragno è un’iniziativa nata da un’attenta pianificazione editoriale:senza nessuna pretesa di inondare le edicole di pubblicazioni,la STAR COMICS si propone per il momento,di lanciare in Italia un solo prodotto, preceduto da una non indifferente dose di pubblicità contando sulla indiscussa popolarità di un personaggio di testata cioè SPIDERMAN e sull’affetto che il pubblico italiano ha sempre dimostrato per il gruppo di “comprimari”, I FANTASTICI QUATTRO…Il prezzo e il formato volutamente “popolari”hanno lo scopo di conquistare non solo i lettori già appassionati di fumetti americani (e che li comprerebbero anche se costassero mille lire a vignetta) ma soprattutto di far conoscere i super eroi ai lettori adolescenti e pre-adolescentiche finora non hanno ancora avuto l’occasione di avvicinarsi ad una delle dimensioni del fantastico più affascinante di tutti i tempi…”

Malgrado una ripartenza col botto con un John Byrne in gran spolvero e in uno dei suoi migliori periodi realizzativi, le vendite inizialmente stentarono  a decollare  e con il n.8 erano già ai minimi storici.

Poi iniziarono a salire, fino a portare la Star in attivo e a permettere il lancio di altre testate famose come Fantastici Quattro, Gli incredibili X-Men, Capitan America e i Vendicatori, Il Punitore...


Nell'Aprile 1994 Marvel Italia rilevò tutti i diritti delle testate Marvel posseduti da Star Comics e, dopo un numero 0 "di riscaldamento" e presentazione editoriale,  dal n.141 iniziò ufficialmente la seconda era del nuovo Uomo Ragno. 

Scriveva nelle note in seconda di copertina del n.0 il solito Marco M. Lupoi, confermato direttore editoriale: “L’albo che state leggendo vuole essere il punto di passaggio tra il passato e il futuro,tra la gestione corale di un piccolo gruppo di editori nostrani e la nuova organizzazione unitaria della Marvel Italia. Un passaggio nel segno della continuità dato che in moltissimi casi le varie collane continueranno con gli stessi formati e numerazioni e, persino, con lo stesso staff redazionale…”



Nel luglio 1999 Marvel Italia divenne Panini Comics (semplifico per alleggerire la narrazione) e la numerazione degli albi, giunta al n.272 ripartì dal n.1 (con una favolosa e ormai rarissima Variant Cover Bianca). La nuova testata venne così presentata dal solito Lupoi: “ Non capita tutti i giorni di trovare in edicola il numero 1 di una nuova serie Marvel…l’albo che state per leggere è il primo di una “nuova serie”dell’Arrampicamuri, una collana che da un lato prosegue la tradizione della serie quindicinale presente in Italia da quasi 12 anni e dall’altro rappresenta un vero e nuovo “punto di partenza” per appassionati vecchi e nuovi di Peter Parker e soci…” .
Qualche anno più tardi, nel Settembre 2006, la numerazione riprese normalmente con L’Uomo Ragno n.445.



Nel Luglio 2008, con il n.489, la testata L'Uomo Ragno diventa Spider-Man per uniformarsi alle testate Marvel USA e dal Giugno 2012, per un breve periodo (dal n.583 al n.600), Spider-Man diventò Amazing Spider-Man (cosa che a me non dispiaceva). 




Profondi sconvolgimenti nelle storie USA tra cui la morte di Peter Parker e il trionfo del suo acerrimo nemico Dottor Octopus che si impossessa del corpo e della vita sociale dell'eroe, trasformano anche la testata Panini "Amazing Spider-Man" in "Superior Spider-man" (dal n.601 del Settembre 2013).


Il resto e' storia odierna perciò qui mi fermo.
Adesso, se non vi siete addormentati con tutte queste date, citazioni, numeri, tiriamo le somme: periodo Corno 283+43+58 albi, periodo Star Comics poi Marvel Italia poi Panini Comics 615 albi (nel momento in cui scrivo e' in edicola proprio il n.615 ) totale 999 numeri. Col prossimo numero, il 616, verrà toccata la fatidica quota 1000!

A questo punto, dopo esserci beccati anche un 10 e lode in aritmetica, non resta che augurarci che alla Panini Comics sappiano contare e che quindi possano stupirci, come spesso sanno fare, con un Superior Spider-Man n.616 assolutamente da ricordare anche se gli spoiler e le anteprime ci dicono che sarà il 615 alias 999 a riservare grosse sorprese!!!!
That's All folks!


Michele Morini
LA TANA DEL RAGNO

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