Anzi: neanche di qualche settimana: se ne parlava da svariati mesi...
Panini Point: Mai più senza fumetti!
Il nostro valore più grande sono i nostri lettori e sempre più spesso vi siete lamentati con noi delle difficoltà nel reperire puntualmente e in modo capillare le uscite Panini in edicola.
Da mesi lavoriamo assieme ai nostri distributori a una soluzione definitiva e oggi siamo qui per annunciarvi che, grazie all'appoggio di m-dis Distribuzione...
Sono nati i Panini Point!
Non il tipo di punto che si accumula ma quello che trovi in ogni via, in ogni città, sotto forma di una rete capillare di edicole convenzionate e certificate Panini Comics!Gli edicolanti iscritti al circuito Panini Point potranno prenotare gratuitamente per i loro clienti le copie di alcune delle nostre migliori pubblicazioni da edicola, sia novità che arretrati, e garantire così la certezza di trovare sempre la propria copia!
Di seguito trovate la lista delle edicole che hanno già aderito alla nostra iniziativa ma il numero è destinato a crescere quindi rimanete sintonizzati e...
Lunga vita ai Panini Point!
Abbiamo già parlato, recentemente, dell'accerchiamento che stanno subendo le fumetterie.
Editori che, anche per incapacità dei distributori del nostro settore, iniziano a puntare la varia.
E le fiere. E Amazon. E l'online diretto.
E le edicole. In piena crisi, e il continuo calo ne è la dimostrazione, in difficoltà - chi non ha mai sentito un edicolante lamentarsi per la quantità di merce che gli appioppano? - eppure continuano anche queste ad essere meta ambita di tanti editori.
E, se da una parte la libreria di varia, culturalmente più elevata, da la possibilità a tanti autori, che nelle fumetterie si sentivano come nelle "sagre di paese", di sentirsi realizzati, sono le decine di migliaia di edicole ancora esistenti a tenere in mano ancora il cuore del business.
-fumetterie: duecento, al massimo duecentocinquanta;
-librerie di varia: meno di quattromila;
-edicole circa trentamila.
Poco importa l'essenziale servizio svolto dalle fumetterie, e il fatto che commercialmente valgono ancora molto, nonostante le difficoltà che il sistema, messo in piedi per un altro mercato, crea sempre più alla loro esistenza: rimane il fatto che queste, e il loro fatturato, vengono percepiti come SCONTATI e CERTI da parte degli editori. Che quindi puntano altrove per crescere.
E le direzioni, quali sono?
Prendiamo Panini: fiere, online. Un distributore di proprietà. Ora anche una serie di negozi, tutti suoi, i Panini Store.
Ora i Panini Point: in un momento in cui persino Bonelli inizia, sia pure con raccolte e con versioni alternative dei propri albi da edicola, a puntare anche alla libreria, Panini Comics lancia questa genialata.
Fermo restando che trovo assolutamente inelegante che un editore parli del mio lavoro, dando quasi per scontate quelle che sono le mie politiche di fidelizzazione, e parlandone coi miei clienti, va detto che la realtà è molto, molto diversa: intanto perché gli sconti diretti, ormai, non sono così diffusi come dieci o venti anni fa, anche perché i margini sono calati.
Ma, oltretutto, è un'altra la riflessione che va fatta: ovvero che se una fumetteria fa mediamente un 10-15% di sconto, il suo margine si riduce ad essere... proprio quello dell'edicola! E senza reso!
Francamente, non mi va di parlare della malafede altrui: ma quando negozianti, e lettori pure, ti danno addosso quando parli sui social delle tue iniziative, forse qualche verità ci sarà.
Parlo soprattutto, di quanto dicono i negozianti: possibile che ancora non vengano percepiti come partner commerciali?
Ad aggravare il tutto, quest'altra mossa di Panini Comics, stavolta rivolta alla vendita diretta: GLI ABBONAMENTI.
Ma ne parleremo nei prossimi giorni...
Non sono aggiornato ma in genere, per quelle che conosco, le fumetterie che applicano sconti lo fanno sulle prenotazioni/casellanti, quindi di fatto il "come le edicole ma senza reso" in questo caso non è un problema proprio perchè sono acquisti sicuri (a parte i furbi che disdicono le caselle da un giorno all'altro senza nemmeno ritirare i fumetti prenotati o addirittura già in giacenza).
RispondiEliminaSull'iniziativa Panini non saprei come valutarla, vivendo a Milano la cosa non mi tocca dato che da anni e anni i miei acquisti sono ristretti alle fumetterie, forse in alcune località la cosa è positiva, proprio perchè con 200-250 la copertura del territorio è inevitabilmente insoddisfacente.
Anche se a dire il vero al giorno d'oggi con gli acquisti online (anche dalle fumetterie come la tua) ogni cosa si può superare.
Più incuriosito sugli abbonamenti, sono rimasto a decenni fa quando avere qualcosa recapitato a casa significava riceverne 1 numero si e l'altro no, se si era fortunati...
Veramente una brutta storia ed un brutto sgambetto. Nel mio campo, quando apre un nuovo punto vendita nei miei dintorni mi dico che non è che un nuovo negozio degli stolti che aprono al centro commerciale verrà a fare "concorrenza" a me, ma alla lunga se una persona compra un orologio in un centro commerciale lì, un'altra nell'altro centro, poi il nuovo negozietto che ha aperto in centro... io sono conosciuto e competitivo, ma intanto tre potenziali orologi li ho persi, e visto che non ne vendo 300 al mese, è una cosa che incide sul mio totale.
RispondiEliminaLa tua situazione è anche peggiore, a quanto pare... la poca considerazione che hanno di voi raggiunge picchi sempre più terribili :(
Sta a noi farli cambiare. Ci proveremo.
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