giovedì 25 febbraio 2016
Rough: il ritorno del miglior Adachi
"Assassino".
La bellissima Ninomiya si rivolge così al compagno delle superiori Yamato, quando si incontrano per la prima volta in piscina.
"Assassino".
I due frequentano lo stesso istituto superiore: in Giappone, come quasi ovunque all'estero, lo sport ha un peso specifico superiore rispetto a quello cui siamo abituati. Così, al liceo Eisen, Ninomiya è una bella e brava tuffatrice, mentre Yamato è un promettentissimo e talentuoso nuotatore.
Le due famiglie, tuttavia, si odiano per trascorsi commerciali, che hanno inasprito il rapporto - prima di amicizia - tra i nonni dei due ragazzi, entrambi produttori di dolci.
L'odio che Ninomiya manifesta per Yamato, è subito stemperato da una evidente simpatia che nasce tra i due, durante un appuntamento "romantico" cui i due devono sottostare, per via dela tradizione dei dormitori della scuola: ma viene fuori anche un terzo incomodo, Hiroki, che, pur amando la ragazza, è da questa considerato come un fratello. Lo scontro con Yamato si sposta poi su un livello sportivo, visto che Hiroki è un campione di stile libero, detentore dell'attuale record giapponese.
La trama si sviluppa sorniona, senza particolare fretta, ma con dei siparietti leggeri - particolari quelli nei quali l'autore pubblicizza spudoratamente gli altri manga da lui realizzati - e con qualche colpo di scena, che risulta spiazzante per via del suddetto ritmo basso della storia.
Inizia così il primo manga pubblicato in Italia di Mitsuro Adachi, autore famoso presso il grande pubblico soprattutto per Touch, trasposto nella serie animata dall'infausto titolo Prendi il Mondo e Vai.
Rough (che non è in realtà la prima opera di Adachi), viene pubblicato a partire dal 1995 da Star Comics, ma non riscuote il successo sperato, tanto da essere praticamente interrotto e quindi completato in un diverso formato, con prezzo e foliazione maggiorati.
Questa serie conferma le capacità di un autore che ha inciso nella storia del manga, creando una commistione vincente tra shonen e shojo, passando per lo spokon (genere sportivo, generalmente baseball...), e rendendo le proprie opere fruibili ad una vasta platea di lettori, che lo seguono con dedizione.
Speriamo che questa tendenza a pubblicare in edizioni degne - anche se le pagine a colori mancano, e questo è un grave difetto - i grandi classici dei manga, tra Panini (Blame, Gantz, Eden, etc), Jpop (Go Nagai su tutto) e Star (Maison Ikkoku, Video Girl Ai), serva ad innalzare la qualità di un mercato abbastanza povero di titoli interessanti, soprattutto considerata la percentuale di titoli veramente brutti.
Rough: è un vero delitto non provarlo: se non altro, tenendo conto di quanti shojo da quattro soldi sono pubblicati oggi...
Rough New Edition di Mitsuru Adachi
Star Comics, 2016
368 pagine, 7 €, 6 volumi.
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