giovedì 31 dicembre 2015

Io non faccio poesia... ovvero il 2015 di Antani Comics

Come diceva il professor Franco Scoglio, scomparso proprio dieci anni fa, "io non faccio poesia, io verticalizzo".
Perché nello sport, come anche nel commercio, è necessario essere concreti.
Vendere, vendere, vendere.

E, capitemi: quando critico la distribuzione ed il modo di fare commercio nel fumetto, non è per gusto estetico. E' perché si può lavorare meglio. E vendere di più.
Si può guadagnare di più, dal fumetto. Cambiare le regole, la distribuzione, il modo di fare molte delle cose che non vanno.

Ma per farlo, serve voglia. Servono competenze e lavoro.

In sintesi, ecco quello che salvo di questo 2015 di Antani Comics...

La carica dei "trecento di Sio" non può non essere la copertina del 2015



Non si può non iniziare da quello che si vende. Ma non farò una classifica come lo scorso anno: non avrebbe senso. Nei primi venti posti, statistiche alla mano, dovrei mettere quattro Scottecs Megazine (Sio mattatore), altrettanti Naruto e L'Attacco dei Giganti, le ennesime ristampe di Civil War e Death Note 1, qualche Assassination Classroom, il solito V for Vendetta della collana Grandi Storie, che - e ci dovrebbe insegnare qualcosa - vende sempre tantissimo. E Lumina, unica cosa veramente nuova.

Il che mi porta a concludere due cose: che la Panini è sempre avanti, e fa il mercato da sola. Qualsiasi titolo - o quasi - gestito da loro, ha un altro passo. E gli altri sono molto, molto indietro.
E, in seconda battuta, che titoli di qualità come Lumina, o ben "spinti" da un autore forte come Sio, possono comunque ribaltare le sorti del mercato.
Qualità, non tanto o non solo in quello che si fa, ma in come lo si presenta e per quanto ci si crede.
E Shockdom, con Sio, mi sento di dirlo, a livello distributivo, deve il suo successo al connubio con Manicomix: se i primi numeri si sono venduti da soli, adesso una ottima diffusione sta portando Scottecs Megazine in tutte le fumetterie...


Ma, al di là dei singoli titoli, ci sono cose della mia attività che mi hanno reso fiero, quest'anno.

Se le fiere sono state stabili (ma coi costi in aumento...), c'è stata una crescita del venduto, in negozio ed online. Quest'ultimo, in particolare: nel 2014 abbiamo triplicato le spedizioni rispetto all'anno precedente; quest'anno le abbiamo ancora raddoppiate, anzi di più (+ 125%)!

Per quanto riguarda il negozio, invece, mi viene da dire che uno dei punti "deboli" del passato, ovvero gli incontri con autori (ne parlavamo qui tre anni fa... ne sembrano passati molti di più!) abbia avuto una vera svolta: nel 2015 ne abbiamo organizzati quindici (arrivando a centotrentotto in meno di dodici anni!), spendendo poco più del 2014 e del 2013... ma riuscendo a raggiungere un gran pubblico di appassionati.

Ecco il risultato di queste presentazioni: abbiamo venduto 249 periodici e 341 libri!

Un grazie a tutti gli autori che abbiamo ospitato: Edoardo Rohl e gli altri di 221B Baker Street, London, 1927; Lorenzo LRNZ Ceccotti, Stefano Andreucci, Stefano Antonucci (due volte!) e Daniele Fabbri, Andrea Plazzi e Giuseppe Palumbo (anche lui due volte!), Pasquale Frisenda, Tony Sandoval e Grazia La Padula, Cristiano Cucina e Manolo Morrone, Carmelo Calderone, Giuseppe Camuncoli, Linda Cavallini ed Emanuele Tenderini, Sio, Michele Rubini e Giuseppe Matteoni, Carmine di Giandomenico, Miguel Angel Martin, Pasquale Qualano, Luca Maresca, Dimat e Tina Valentino.

E un breve commento: i numeri parlano da soli, ancora una volta. E, se per i "periodici" potrà incidere quel ciclone umano che è SIO, che ha portato in negozio - da solo - probabilmente lo stesso numero di persone di tutti gli altri eventi dell'anno messi insieme, per i libri no! La quasi totalità di questi ultimi è stata venduta nei restanti eventi, con una media di quasi VENTICINQUE volumi ad evento. Non mi sembrano bruscolini...

Tutto questo è stato possibile anche grazie a chi ha collaborato con noi: tra fiere e negozio, oltre una decina di persone. Tutte pagate e regolarizzate in un modo o in un altro: e mi preme dirlo, visto che ne abbiamo parlato recentemente...

E, anche se da poco un amico se ne è andato, mi piace anche sottolineare come quest'anno ci abbia visto fare il primo contratto di lavoro a tempo indeterminato. Un grosso sforzo e sacrificio, credetemi, ma che ci rende orgogliosi di quanto facciamo, e della regolarità con la quale abbiamo sempre pagato tutto e tutti.

E mi piace concludere ringraziando, dopo autori e collaboratori, le realtà che hanno collaborato e con le quali ci piace confrontarci: Manicomix, distributore dell'anno, Star Shop, con il quale c'è un rapporto leale, e che sono - della "trinità" classica - gli unici grossisti indipendenti; gli editori Bao e Shockdom, che non si tirano mai indietro per eventi e collaborazioni, NPE, che si è dimostrato collaborativo e ci ha permesso di ospitare Miguel Angel Martin, Lavieri, che sono piccoli, ma quando li cerchi ti rispondono in un attimo. Poste Italiane, che ci hanno sbattuto la porta in faccia per cinque minuti di ritardo proprio un paio di giorni fa (su TRE ore di anticipo della chiusura per la festività), e che così ci ricordano quanto sia bello, in confronto, lavorare con QUALSIASI corriere privato; il Comune di Lucca, che con l'applicazione in modo assurdo e discriminatorio di leggi borboniche, ed in collaborazione con gli avidi commercianti affittanegozi lucchesi, ci ha fatto decidere, al 99%, di non aprire più un temporary shop nel capoluogo toscano, così dal 2016 niente più Lucca Comics o #LuccaFuori, ma più impegno da spendere nel negozio ed in altre fiere (che lo meritano).

E per finire, grazie a voi che ci leggete, ci date fiducia, comprate da noi e parlate bene di quello che ci facciamo. Magari criticate e ci dite la vostra anche senza peli sulla lingua: ma ci serve anche quello, eccome!

Come ci ha detto un vecchio amico e cliente, "auguri di tutti i tipi".
Anzi, meglio ancora: auguri di tutti i tipi, a tutti i tipi che volete voi. Senza etichette, ma con il rispetto che ogni persona, ogni situazione merita. Che di censurare o sindacare quello che fanno gli altri, e che non ci riguarda o non ci danneggia, francamente, ne abbiamo piene le scatole.

Per un meraviglioso 2016!

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