martedì 25 febbraio 2014

Recensire il Marvel Now #2: X-MEN & Co.


Abbiamo già parlato del Marvel Now, e ne riparleremo ancora ed ancora, visto il successo.


Dopo aver presentato il "piano dell'opera" in Italia, un annetto fa, analizzando anche le serie che sarebbero state pubblicate da li a poco da Panini Comics, è stato il turno degli Avengers, recensiti dell'amico Andrea Avolio, competentissimo collezionista ed esperto conoscitore del fumetto USA.


Ora, sempre grazie alla tastiera del succitato collaboratore... si parla degli X-MEN!



Innanzitutto volevo porgere con tutto il cuore i miei ringraziamenti a Francesco per la sua ospitalità sul blog, per l’affetto e la simpatia: leggo comics da 20 anni e per le mie vicissitudini personali ho avuto modo di essere cliente di moltissime fumetterie in tutto il paese e posso affermare, senza nessun’ombra di piaggeria, che il sig. Settembre è l’unico che ho conosciuto ad essere sia un appassionato competente ed enciclopedico che, soprattutto, un commerciante eccellente! La lezione che mi ha insegnato (e che può valere per qualsiasi settore produttivo) è che possiamo avere grande passione e idee brillanti, essere esperti conoscitori della materia e nutrire fiducia in quello che facciamo, ma se non sappiamo vendere, e cioè comunicare, promuovere, coinvolgere, convincere, allora tutta la passione, le idee e la fiducia non serviranno a nulla, perché resteranno solo concetti astratti nella nostra mente.

Detto questo, continuiamo a recensire questo primo anno di Marvel NOW! Passando stavolta in rassegna le testate dei... Mutanti!!!!

Prima di iniziare ribadisco la premessa della scorsa volta, e cioè, che “sono un Marvel Zombie, di quelli che si ciucciano TUTTE le uscite del mese senza fare storie e quindi le parole che scrivo potranno sembrare ad alcuni (spero non troppi) un pochino “di parte””.



 I NUOVISSIMI X-MEN (contiene le serie ALL NEW X-MEN, X-MEN e X-MEN LEGACY)
ALL NEW X-MEN di Brian Michael Bendis e Stuart Immonen
...Ma che lo devo pure dire? Avete visto chi è che la scrive? Avete visto i tizi sulla cover del n.1? No? Siete indignati perché avreste preferito una variant “pelosa” invece di quella “pecetta” col vostro nome (alla modica cifra di € 9,90)? Comunque, pecette a parte, per quei (spero pochi) che non l’hanno ancora letta, questa serie è S-T-U-P-E-N-D-A-! E’ Bendis che fa Bendis. Fino in fondo. Punto. Innanzitutto l’idea di base è radicale: quelli sulla cover del numero uno non sono cloni o replicanti, non siamo in una realtà alternativa, la serie non è roba da retro-continuity. Quelli lì sono proprio i cinque X-Men originali strappati alla loro epoca e catapultati nel presente post-AVX (come mai, per merito di chi e perché lo scoprite leggendo la serie, il cui primo arco narrativo sta per essere ristampato in volume). Vi è mai capitato di fantasticare di portarvi a spasso qualcuno del vostro passato e mostrargli quanto siete diventati fighi? Bene la situazione è esattamente quella, solo che è narrata dal punto di vista di “quell’altro” che vi guarda e pensa invece quanto siete diventati stronzi. La narrazione, che spesso avviene dal punto di vista dei giovani Scott, Jean, Hank & Co. è impeccabile, i dialoghi di Bendis sono come sempre eccellenti e scandiscono la storia con ritmo serrato. Immedesimarsi nei cinque giovani spaesati X-Men diventa praticamente automatico, così come è automatico empatizzare con loro e provare il loro stesso disagio quando si confrontano con gli uomini che sono diventati (Ciclope e Angelo su tutti, l’uno divenuto un terrorista, l’altro completamente sciroccato). Serie magistrale, ci aiuta a ricordare che a volte per andare avanti e risolvere i nostri problemi dobbiamo ricordarci chi eravamo. E se solo immagino che Bendis ha in mente un piano grande anche solo la metà di quello che aveva in mente all’epoca per i Vendicatori... mamma mia che goduria! Voto alla serie 9

X-MEN di Brain Wood e Olivier Coipel
Al momento in cui scrivo la serie è esordita da poco sul mensile e non dispongo di tanti elementi per poter esprimere un giudizio. Sono un fan di Brian Wood (ho adorato DMZ, che ritengo uno dei migliori titoli Vertigo degli ultimi 5 anni) e posso solo dire che la serie promette molto bene; ritmo serrato, disegni spettacolari, i protagonisti, a dispetto del titolo, sono tutte X-Women “con gli attributi” ben caratterizzate; tuttavia manca ancora l’elemento politico-eversivo Nu-Global tanto caro a Wood, ma confido che non tarderà ad arrivare pure quello. Voto (precauzionale) alla serie 6

X-MEN LEGACY di Simon Spurrier
La serie è incentrata su Legione, il figlio (mentalmente squilibrato poiché affetto da personalità multiple) di Charles Xavier. Ritengo che costui possa essere uno dei personaggi più interessanti dell’Universo Marvel, poiché è un telepate talmente potente da contenere nella sua mente le personalità di TUTTI i mutanti mai incontrati; inoltre può “mimare” i poteri di ciascuno di essi, a patto però di cedere di volta in volta il controllo a ciascuna personalità. E’ un casino. E’ lo schizofrenico definitivo e ci si potrebbero fare un sacco di belle storie, profonde, piene di psichiatria (non ho idea di cosa avrebbe potuto fare J.M. DeMatteis con un personaggio del genere). E invece? Simon Spurrier (ma chi diavolo è? Guardate che questo faceva il CUOCO prima di scrivere fumetti!!) scrive una serie noiosa, lenta, sconclusionata, piatta, banale... l’unica cosa bella di questa serie? Le copertine! Voto alla serie 3


GLI INCREDIBILI X-MEN (contiene le serie UNCANNY X-MEN e CABLE & X-FORCE)
UNCANNY X-MEN di Brian Michael Bendis
...Ancora a leggere ‘ste recensioni? Ripeto: “Avete visto chi è che la scrive”? Dài su…fate i bravi e leggete anche questa. E’ Bendis, che altro bisogna aggiungere? Che, mentre su ALL NEW X-MEN il disagio è quello dei giovani X-Men che debbono confrontarsi con un mondo decisamente più complicato di quello in cui sono cresciuti, qui il disagio palpabile è quello di Ciclope, Emma Frost, Magneto e Magik che, dopo essere assurti al rango di divinità, si ritrovano adesso a fare le Brigate Rosse, a reclutare e mandare allo sbaraglio (come al solito) alcuni ragazzini freschi di mutazione e tutto questo... coi loro poteri che non funzionano più! O meglio, funzionano a tratti... a volte... forse... a singhiozzo... al 20%... no 30%... non si capisce bene. Comunque non sono più tanto cazzuti come prima. Sebbene l’idea può sembrare poco originale sono sicuro che, in mano a Bendis, verrà sviluppata in modo molto interessante: la “rottura” dei poteri infatti non sembra essere qualcosa di passeggero che si risolverà con qualche atto provvidenziale nel giro di un paio di numeri ma ha tutte le sembianze di un nuovo status quo col quale gli X-Men dovranno fare i conti e rimettere in discussione loro stessi, in un momento in cui i dubbi e i timori non dovrebbero mancargli visto che non stanno agendo esattamente dalla parte giusta della legge. La serie è davvero bella, coinvolgente e i dialoghi e la scansione di Bendis valgono da soli il prezzo di copertina ma, se devo essere sincero, è un pelino sotto la serie “sorella” ALL NEW X-MEN, di cui costituisce comunque l’imprescindibile complemento dal momento che con ciascuna delle due serie Bendis ci parla delle due contrapposte “scuole di pensiero” (quella pacifista di Logan e quella rivoluzionaria di Scott) che attualmente dividono la comunità mutante. Benedico Bendis perché dopo 10 anni sui Vendicatori ne faccia altri 10 anni sugli X-Men! Voto alla serie 8

CABLE & X-FORCE di Dennis Hopeless e Salvador Larroca
Questa serie è splendidamente disegnata da quel Salvador Larroca che ha cocreato con Matt Fraction “il miglior ciclo di Iron Man di sempre” (e non lo dico solo io). Purtroppo questa serie è anche penosamente scritta da Dennis Hopeless (quello stesso di AVENGERS ARENA!). Le splash page di Larroca sono una benedizione per gli occhi, anche perché distraggono dai testi scritti da Hopeless (mai dài con un cognome così che vi aspettavate?) Serie in cui non succede praticamente nulla (a parte qualche ammiccamento sessuale da parte di Domino a Colosso) ottima per farsi un sonnellino... Voto alla serie 4


WOLVERINE & GLI X-MEN (contiene le serie WOLVERINE AND THE X-MEN e UNCANNY X-FORCE)
WOLVERINE & THE X-MEN di Jason Aaron e Nick Bradshaw
La serie più frizzante e briosa di tutto il Marvel NOW! Ricordiamo che la testata è incentrata sulla vicende della scuola per ragazzi mutanti che Wolverine ha fondato in seguito allo scisma con Ciclope e di cui è anche il preside. Debbo dire che, a parte i primi numeri di Avengers Academy, non ho mai sopportato troppo le serie Marvel (in particolare quelle mutanti) dallo sfondo scolastico perché a mio avviso gli autori hanno sempre commesso l’errore di tentare di raccontare situazioni adolescenziali rifacendosi esclusivamente ad idee stereotipate come il triangolo amoroso, il dramma dell’incomprensione o l’ossessione della rivalsa. Ma fortunatamente ho dovuto ricredermi perché Jason Aaron, al contrario di tutti gli altri, ci ha azzeccato alla grande! Meno dinamiche adolescenziali, più attriti generazionali! I suoi ragazzi sono davvero adolescenti problematici: smaliziati, complessi, contraddittori, lunatici, pericolosi per loro stessi. Come fai a non amare quel bastardo di Quentin Quire (e a non ricordare che a scuola volevi essere come lui)? Come fai a non odiare quel borioso di Kid Gladiator (e a non ricordare che a scuola temevi quelli come lui)? Come fai a non provare apprensione per Genesi, il figlio emo di Apocalisse (e a non ricordare che a scuola ti auguravi di non essere come lui)? Come fai a non affezionarti a Broo, il cucciolo gentile, nerd, timido e intelligente della Covata (e a non ricordare che, alla fine, a scuola eri esattamente come lui)? E poi c’è il team degli insegnanti, che in fin dei conti si dimostrano essere ben più irresponsabili e incasinati dei loro studenti; e poi... Doop che fa il bidello. La serie è una squisita baraonda, bella, scoppiettante, divertente e magnificamente illustrata da Nick Bradshaw, l’erede (anche abbastanza esplicito) di Arthur Adams! Voto alla serie 7

UNCANNY X-FORCE di Sam Humpries e Ron Garney
Anche per questa X-Force non ci siamo. Gli episodi pubblicati finora raccontano una trama inconsistente e priva di ritmo il cui unico scopo era quello di assemblare la squadra, introducendo come nuovi membri Spyral e il redivivo Puck. Le uniche note positive riguardano principalmente l’aspetto grafico, in particolare i disegni (sempre eccezionali) di Ron Garney e il delirio sperimentale di Adrian Alphona per illustrare il viaggio di Psylocke nel piano astrale di Alfiere. Per quanto riguarda testi e trama, credo che Humpries possa fare molto di più, almeno stando a quello che ha fatto sulle testate Ultimate. Mi viene da chiedermi se due team di X-Force (con due serie ben disegnate ma dalle sceneggiature mediocri) non siano troppi…non sarebbe meglio una testata (e una squadra) sola? Una sola X-Force magari scritta da Humpries e disegnata da Larroca non sarebbe stata meglio? Voto alla serie 5


 WOLVERINE (contiene le serie WOLVERINE, SAVAGE WOLVERINE e GAMBIT)
WOLVERINE di Paul Cornell e Alan Davis
Evidentemente alla Marvel sembrava algebrico il risultato Wolverine + numero 1 + grosso disegnatore = grande successo. Ora il successo in termini economici immagino ci sia stato (non conosco i dati di vendita ma posso immaginarlo), quello in termini di gradimento (e quindi quello che veramente conta per le vendite nel lungo periodo) immagino invece di no. Evidentemente alla Casa delle Idee hanno dimenticato che la presenza di una trama non avrebbe guastato, anche se si trattava del loro best-seller artigliato. I primi sei numeri della serie mi sono sembrati assolutamente inutili e sconclusionati, seppur veramente veramente molto ben disegnati. A meno che….tutto quello che abbiamo letto finora non sia null’altro che la lunga (e noiosamente necessaria) premessa che conduce al più grande sconvolgimento della vita di Wolverine! E che, guarda caso, questo sconvolgimento è ESATTAMENTE lo stesso intorno al quale ruota l’ultimo Wolvie-movie che è uscito nelle sale, guarda caso, in contemporanea alla serie... (per chi non lo sapesse nel film WOLVERINE: L’IMMORTALE il nostro Logan deve fare i conti con la perdita del fattore di guarigione). E soprattutto, se nel film questo cambiamento dura circa 20 minuti al massimo, nel mensile durerà più di una manciata di numeri? Non credo proprio... e francamente dubito che Paul Cornell (come il 99% degli autori su piazza) riuscirebbe a gestire un Logan privo di fattore rigenerante senza rendere il personaggio poco credibile. Mi ricordo infatti che di recente un cambiamento analogo (seppur più lieve) fu tentato nella serie, da Marc Guggenheim se non vado errato, e mi ricordo anche che questo spunto narrativo sia stato tranquillamente ignorato da tutti gli autori successivi. Motivo? Semplicemente perché tutti sanno che è quasi impossibile scrivere di “quel cazzuto di Wolverine che tanto piace ai lettori” se non hai anche il fattore di guarigione che ti risolve qualsiasi situazione. Solo uno scrittore eccezionale (Alan Moore? Grant Morrison?) potrebbe riuscire in una cosa del genere, non di certo uno che ci mostra Logan che di colpo ha paura di attraversare la strada….Voto alla serie 4

SAVAGE WOLVERINE di (prima) Frank Cho e (poi) Zeb Wells e Joe Madureira
Di questa serie bisogna riconoscere l’onestà che trapela fin dalle copertine: trama inesistente, azione spettacolare, stimoli intellettuali zero, disegni eccezionali. E gnocca. Almeno quando abbiamo comprato l’albo sapevamo cosa aspettarci. E non ci siamo affatto sbagliati. Il primo arco narrativo (Kill Island) può facilmente sintetizzarsi in: Frank Cho, Shanna, Terra Selvaggia (e da qualche parte, dicono, c’è anche Wolverine, ma francamente non me lo ricordo). Siamo onesti, se come me eravate entusiasti per una roba come questa, che ricordiamolo oltre che disegnata è anche scritta da Cho, non lo eravate certo perché vi aspettavate sottotrame mefistofeliche, intrecci geometrici o dialoghi profondi ma solo perché volevate vedere ancora una volta una Tarzanna mezza nuda disegnata da Cho! Poi, per carità, qualcuno non sarà sicuramente d’accordo e dirà che ci sono anche altri elementi da apprezzare: c’è chi ad esempio preferisce i dinosauri o i gorilla. Quelli almeno sono completamente nudi. De gustibus. Il secondo arco narrativo (La notte dei ninja) si sintetizza invece in: Madureira, Elektra, Ninja (e stavolta c’è pure Wolverine! Che va in berserk per ben tre pagine!). Valgono analoghe considerazioni fatte per il precedente arco narrativo ma con una piccola nota di disappunto in merito all’aspetto che dovrebbe essere quello preponderante della serie (la gnocca): perché così poca Elektra? E così tanto Wolverine? Ah già! Dimenticavo che è il protagonista del mensile! Voto alla serie 6

GAMBIT di James Asmus (chi?) Clay Mann (chi?) e Diogenes Neves (chi? Fabiano?)
Questa serie è ugualmente godibile sia se letta con attenzione sia se sfogliata rapidamente guardando solo le figure. Almeno mi consola sapere che come tutti i fumetti è stampata su carta riciclata e nessun albero è stato sacrificato per pubblicare questa roba. Voto alla serie 2


DEADPOOL (contiene le serie DEADPOOL)
DEADPOOL di Gerry Duggan, Brian Posehen e Tony Moore
Al momento in cui scrivo è uscito solo il primo numero targato Marvel NOW di questa serie e di conseguenza non ho abbastanza elementi per poter esprimere un giudizio. Del resto è anche vero che recensire Deadpool è impossibile per definizione. La sua serie è assurda, demenziale e folle e, se non ti piace il genere non bastano 1000 numeri e altrettanti pareri positivi a farti cambiare idea. Se lo leggo ne consegue che apprezzo molto il genere demenziale anche se mi ero totalmente stufato del ciclo di Daniel Way. Sono anche consapevole che, se avessi avuto quindici anni di meno, al contrario mi sarebbe piaciuto tantissimo. Tutto questo per dire che la lettura del primo numero mi lascia ben sperare perché vedo che il nuovo team creativo abbandona le sceneggiature demenziali ma pur sempre innocue ed edulcorate di Way (sufficienti sicuramente per incontrare i favori di un pubblico teenager) e spinge l’acceleratore del cattivo gusto al massimo introducendo situazioni e personaggi grotteschi (il fantasma di Ben Franklin che scopre di avere un debole per le BBW) e non poche scene splatter magistralmente disegnate da Tony Moore, co-creatore di quel successone che è The Walking Dead. Speriamo che continuino così. Voto alla serie N.A.


Andrea Avolio

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