Due notizie non collegate, ma la cui contemporaneità non può non essere sottolineata, vista la provenienza...
Iniziamo festeggiando il duecentesimo Mega.
Da anni miglior catalogo in quanto a completezza ed a modalità di presentazione dei prodotti, Mega festeggia gli oltre sedici anni di vita, sotto una copertina strepitosa di Alberto Ponticelli.
Roba che... se hai una immagine così, tutto il resto, per quanto ti impegni, non può sicuramente essere all'altezza.
Ecco il comunicato:
MEGA 200 IN DISTRIBUZIONE
Cominciamo col dire che il Pegaso furioso, ipercinetico e bellissimo che trovate in copertina è opera del sommo Alberto Ponticelli, che ci ha fatto un regalo veramente straordinario. E già viene difficilissimo pensare ad un modo migliore per festeggiare. Proseguiamo con una “foto di gruppo” in seconda di copertina che è uno spettacolo: tutto il gruppo RW visto attraverso lo sguardo dissacrante di Pierz. Se ogni settimana di ogni mese vi divertite con i fumetti targati Lion/Lineachiara/Goen, se trovate un mucchio di graphic novel nelle migliori librerie e, dulcis in fundo, siete sempre informati sulle ultime uscite grazie al nostro bellissimo catalogo (ehi: è il nostro compleanno! Ce la meritiamo un po’ di autostima a palla), il merito è di quella simpatica banda di matti di cui, per una volta, potete vedere i volti dietro le maschere. Aggiungete, giusto come ciliegina, un’intervista esclusiva al geniale Terry Gilliam, ovvero la mente creativa dietro i Monty Python e altre sciocchezzuole come “Brazil” o “L’esercito delle 12 scimmie”.
E condite il tutto con la solita valanga di recensioni, anticipazioni, news e anteprime sulle prossime uscite nel mondo dei fumetti, dei libri, delle action figures, dei games e dei film condensate in 224 pagine full-size & full-color (sempre allo stesso prezzo!). Insomma: un numero 200 di cui siamo veramente soddisfatti, e che dedichiamo a tutti quelli che il Mega lo leggono e lo realizzano.
Grazie a tutti voi!
La seconda news, riguarda il reso, argomento già ostico nelle librerie del fumetto.
Roba che, quando ne parli al telefono, cade la linea, o causa improvvisi attacchi di tosse e/o panico.
Alastor concede(va) un reso percentuale sui propri esclusivisti.
Niente di eccezionale: ad inizio anno, si poteva rendere un tot. di materiale, chiedendone altro in cambio, sempre dello stesso editore.
Purtroppo, causa l'esiguità del catalogo - e quindi degli ordini - di molti editori, e le modalità complesse di realizzazione di tutta l'operazione, spesso questa offerta è risultata inutile.
Ma si trattava comunque di un piccolo paracadute, in un mondo in cui la parola "reso", come già detto, risultava prossima all'essere una bestemmia.
Ebbene, da quest'anno (in un momento i cui, badate bene, gli ordini sono stati fatti e non sono modificabili, per le uscite fino ad aprile compreso, quindi UN TERZO del 2014...), questa possibilità è praticamente preclusa.
In primis, perché viene riservata solo ad un paio di editori, di fatto.
Ma, soprattutto per una nuova clausola:
Per poter usufruire di questa vantaggiosa possibilità è necessario che nel primo semestre del 2014 il fatturato dell’editore per il quale si desidera effettuare la resa sia cresciuto rispetto a quello del secondo semestre del 2013.
Di fatto, chi utilizzava il reso per potersi permettere di ordinare in più, non avrà più questo lusso.
Perché, di fatto, viene subordinato ad una condizione difficile da realizzare in un momento di crisi, che non dipende solo da se stessi, ma anche da cosa un editore pubblica. E da QUANDO lo fa.
Ma, soprattutto, al fatto che questa condizione che non è verificabile fino alla fine del semestre, visto che i dati complessivi di vendita, a meno di non azzardarsi a fare una enorme mole di lavoro ad ogni fattura, li ha solo il distributore, e te li comunica a semestre chiuso.
QUI avevamo parlato di come il reso può cambiare la vita di una libreria.
A parte iniziative estemporanee, Alastor è stato l'unico distributore, negli ultimi cinque anni, a concedere il reso. Limitato, con una proposta migliorabile...
Ma c'era.
Toglierlo, o limitarlo fortemente, come si fa ora, cosa significa?
Semplice: che gli editori, tranne pochi, non ci credono più. Non nel reso: nei PROPRI prodotti.
Perché se non mi permetti di ridardi una piccola percentuale dei tuoi libri, per prenderne altri (SEMPRE TUOI!), significa che tu, editore, insieme al distributore, ritieni CHIUSO il tuo/vostro lavoro con la vendita del prodotto.
E questo può essere ricambiato solo in un modo: ordinando sempre meno.
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