venerdì 22 giugno 2018

Di #Oblomov e di come NON si fanno le promozioni...

L'ultima volta ne avevamo parlato oltre sette mesi fa, ed era per la Coconino (dove è che cadono i frutti, rispetto all'albero secondo quel proverbio?): per fare promozioni sui libri (e quindi sui fumetti) è necessario rispettare alcune regole, che non nascono dal buonsenso, né da questo blog, ma devono la loro origine alla Legge.

Quando Oblomov - ieri - ha fatto partire questa promo, ignorava (probabilmente) una parte importante del proprio lavoro...


Essenzialmente, la legge prevede che si possa superare il 15% di sconto solo in alcuni determinati casi. E' sicuramente una norma migliorabile, anche se dal mio punto di vista è assurdo vedere determinate campagne sconto, senza invece pensare a potenziare il settore ed i mezzi di vendita, magari abbassando i prezzi senza fare sconti (come di fatto avviene nelle più civili Francia e Germania), ma tutte queste chiacchiere sono inutili: è legge, si rispetta.

Tanto è vero che, allertato dall'associazione delle fumetterie, l'ALF, l'editore si è subito mosso ed ha allargato la campagna a tutta la catena distributiva, cosa che prima non aveva fatto.

Rimane una grossa figuraccia, che speriamo serva ad aprire un dialogo su quella che dovrebbe essere una politica improntata alla correttezza ed al rispetto reciproco: le fumetterie non vogliono che non ci siano campagne sconto, semplicemente pretendono di poter offrire questa opzione ai propri clienti. Magari, sognerebbero - come il sottoscritto - libri e fumetti con prezzi più bassi, invece di estemporanee svendite. Talvolta, vorrebbero capire perché un editore come Oblomov (e tanti altri) da il reso alle librerie di varia, mentre lo nega a quelle specializzate, le fumetterie... e tutto con lo stesso identico distributore!

Perché è facile dire che i negozi non comprano i tuoi libri: ma questi saldi malcelati sicuramente non vanno nella direzione di convincere le fumetterie a prenderli - ricordiamolo: SENZA POTERLI RENDERE - quanto piuttosto le portano a tagliare editori poco rispettosi del loro lavoro, a favore di quelli - ci sono! - che sanno valorizzare il mercato delle librerie specializzate.

Insomma: cara Oblomov, non sei entrata proprio bene sul mercato.
Magari cogli l'occasione per cercare un dialogo coi negozianti, convincendoli con la serietà del tuo operato a comprare -  e vendere! - i tuoi libri: perché sai sicuramente produrne di belli, ma il tuo lavoro non finisce lì...

2 commenti:

  1. Due cose che continuo a non capire:
    - Durante queste promozioni (se fatte a norma di legge) il libraio vende l'oggetto col 25% di sconto sul prezzo di copertina di un libro che lui aveva precedentemente comprato dall'editore senza sconti promozionali, dico bene?

    - Durante queste promozioni il libraio può acquistare l'oggetto dall'editore usufruendo di un ulteriore 25% di sconto sul prezzo che gli viene tipicamente richiesto?

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  2. -si.
    -no. in genere ha una maggiorazione di sconto, ma non così alta. Comunque: su quello che prende in quel periodo, ha uno sconto più alto.

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