sabato 11 maggio 2013

Biglietti, pubblicità e fiere, a margine di TeramoComix 2013


E, come sempre, il primo giorno è veramente moscio (e tutti dicono "Eh... ma è venerdì"...) ed allora c'è il tempo per un po' di banalità ("Piove, governo ladro! Se ci fosse stato il sole...";  in caso di bel tempo, sostituire con "E' caldo, sono tutti al mare!"; e anche "Eh... che prezzi! E' la crisi, governo ladro!"; inoltre: "Eh... lo piglierei, ma non ci sono i soldi... manca il lavoro... governo ladro!").
Generalmente - per l'appunto - le fiere sono l'occasione giusta per scrivere qualche pirlata e... tranquilli: domani lo faremo! Stiamo solo aspettando di raccoglierle tutte in un unico post, sennò dove sarebbe il divertimento?

A margine, oggi, mi preme fare una piccola considerazione, su cose già dette, ma che non fa mai male ribadire.
E' importante portare pubblico alle fiere: ma che ci sia tanta gente, giova solo a chi le organizza, se si paga un biglietto, e/o all'ente che che sgancia qualche finanziamento, per far vedere che si spendono bene i (pochi, ormai) fondi.
Quindi: se l'ingresso è gratuito, se non prendi soldi da Comune e Regione, cosa ti interessa se vengono mille o cinquemila persone? La riuscita dell'evento è legata solo a quanta gente viene? Non credo.
Oltre a questo parametro, che è comunque troppo aleatorio, c'è altro: la soddisfazione dei visitatori, l'incasso degli espositori, la considerazione degli ospiti.
Perché, se c'è un ente che ti da dei finanziamenti, e che vuole essere ripagato con un risultato di pubblico, anche gli altri che contribuiscono - economicamente e non solo - a realizzare l'evento coi propri soldi, hanno diritto di tornare a casa contenti. Gli espositori pagano lo stand. Il visitatore - di solito - un biglietto.
Per questo, ritengo che sia INUTILE, anzi DANNOSO l'ingresso gratuito.
Il biglietto di ingresso ci deve essere: non troppo costoso, sicuramente commisurato all'evento, ma è indispensabile.
Perché? I primi SETTE motivi che mi girano in testa:
1-ti da i soldi necessari a promuovere l'evento. Se non fai pubblicità, non attiri appassionati;
2-come espositore: alle fiere con ingresso gratuito si fatica di più, perché devi tenere a bada i passanti che fanno di tutto e di più, tranne comprare. Ma NON incassi di più: più pubblico non è incasso più alto, ma è sicuramente più materiale rubato e/o danneggiato;
3-se una persona non è disposta a pagare qualche euro per entrare, non lo farà sicuramente per comprare fumetti;
4-famiglie numerose, ragazzi, gente che ha pochi soldi da spendere? Puoi sempre inventarti promozioni, biglietti agevolati, omaggi. E, in ogni caso, non devi tenere alto il prezzo del biglietto: ma tra l'ingresso che si paga a Lucca, e il "gratis", ci sono molte sfumature...
5-"ingresso gratuito", nella mentalità comune, corrisponde al "non vale nulla". Quindi la gente entrerà consapevole che sta vedendo, ed eventualmente trattando o comprando, roba di scarso valore. Ti chiederà uno "sconticino" di dieci euro su un prezzo di dodici, e simili... 
E tratterà i fumetti che vede come, appunto, "giornaletti";
6-chi organizza eventi, ci DEVE guadagnare. Se lo fa per passione, se lo fa bene o male, se lo fa perché glielo dice Gozzilla in sogno o perché crede in Mister No, comunque è necessario che ci guadagni. Poco, magari, il giusto, meglio ancora. Perché è un lavoro. E, per farlo bene, è necessario spenderci qualcosa: per fare quest'ultima cosa, è necessario averli, i soldi. Che non si possono chiedere solo agli espositori...
7-da ultimo: tutti gli eventi hanno un prezzo di ingresso. Tutte le manifestazioni, i musei. Perché hanno dei costi, e ci mancherebbe. Perché proprio il fumetto deve essere sempre gratis, sempre a "prezzo minimo", sempre attento a non far spendere?

Specifico una cosa. Quando parlo di materiale "danneggiato" o di trattare i fumetti come "giornaletti di scarso valore", non mi riferisco a chi apre gli albi in vendita, o semplicemente li guarda, né a qualche piccolo incidente, che può capitare. Mi riferisco a ragazzini che passano con zaini, o correndo, e buttano in terra una pila di volumi, o gente distratta che fa cadere un espositore con pezzi rari, o chi apre a centottanta gradi, lasciandolo appoggiato sul tavolo, un cartonato da trenta euro...
Tutta gente che non si scusa, che non raccoglie quello che fa cadere, che se provi anche solo a dirgli - cortesemente - qualcosa ti guarda male e ti risponde peggio...
E, per capirci, parlo di mettere a rischio un 10%-20% di quello che si incassa, coi danni al materiale.

A domani!
Chi è l'uomo dietro la maschera di Iron Man?
Scoprivatelo domani, 12 maggio, ore 11,30, allo stand Antani Comics a TERAMO COMIX!

9 commenti:

  1. probabilmente ci faremo un salto Domenica!

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  2. Non sono d'accordo sul fatto di pagare l'ingresso in una realtà piccola come Teramo, perché ucciderebbe per sempre Teramo Comics. Non è Lucca ove arrivano pullman di appassionati. La piccola manifestazione si regge sulla curiosità del passante e qui non ci sono così tanti nerd con i portafogli pieni che posso reggere il bilancio. Se si continua sulla autoreferenzialità il fumetto non sarà mai divulgato e non ci sarà mai un vero cambio generazionale. Pensiamo anche al domani, dai.

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  3. Io farei pagare ik prezzo del biglietto a mò di caparra. Se poi dentro mi spendi bei soldini, all'uscita mostri lo scontrino e io ti restituisco l'ingresso!

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  4. il discorso sul biglietto è generale, ovviamente.
    purtroppo devo concordare su Teramo: ormai il "gratis" è così radicato, che un biglietto sarebbe visto molto male. Ma questo è perché il pubblico locale è stato "male educato", in un certo senso.
    Il paragone con Lucca, per qualunque fiera, è ridicolo.

    in concreto, QUI, io parlo di un biglietto ridicolo, anche di 1 o 2 euro: chi è che non lo reggerebbe? Con quattro soldi e un po' di voglia, si potrebbero fare delle cose minime che aumenterebbero la qualità della manifestazione: coinvolgere tutte le fumetterie della zona, pagina FB, andare al comicon ed a romics a fare volantinaggio, farlo dire sulle serie bonelli - una volta si faceva - acquistare qualche spazio sui siti di settore.
    niente di fantascientifico, ma ci vuole qualche soldo.
    ORA TERAMO E' AUTOREFERENZIALE, perché si rivolge al solo pubblico di passaggio. Al vecchio che cerca i fischietti, a quelli che si spaventano vedendo V FOR VENDETTA a 5,90 euro, o che "ci pensano" se trovano l'1 di iron man a 1 euro. Questa non è crisi: questa è mancanza di cultura del fumetto...
    La curiosità del passante non porta a nulla.

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  5. Eppure conosco gente che tra ieri e oggi ha comprato qualcosa anche se non sanno nulla di fumetto. Ovviamente i tipi che dicono: "Che bello!" e poi quando gli ricordi che hanno un prezzo, caso mai economico, dicono:"Adesso ci penso e ci ripasso" ci sono e ci saranno sempre, però vedendo che è il media del momento a Teramo, qualcuno si riporta qualcosa a casa. Ne sono testimone. Possibile che posso comprare Marvel se sono già che bello e svezzato e conosco già tuttigli ultimi megaeventi? Una fiera di queste dimensioni serve a divulgare a chi è a digiuno di fumetto o solo a chi ne è già appassionato? Ovviamente pagare un € all'ingresso non è tanto ma rimane una barriera psicologica. Io vado ad una mostra e pago se so già che artista c'è e cosa mi aspetto da lui. Se una mostra è ad ingresso libero, mi incuriosisco e ci vado, vedo un artista che mi piace e inizio a seguirlo. Spero di essere stato abbastanza chiaro con qwuesto esempio. Un'ultima cosa: chi non è appassionato di solito non ruba e non rischia per cose che non gli interessano. A parte tutto, complimenti per lo stand e la fornitura ;-)

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  6. ma grazie a te, soprattutto per il confronto :)
    dunque:
    -no, rubare, no, era un commento generico, riferito soprattuto ad altre fiere recenti;
    -ripeto: 1 o 2 euro NON PUOI non entrare. Soprattutto se spieghi alla gente che è per FAR CRESCERE l'evento. La mostra VA ASSOLUTAMENTE pubblicizzata;
    -l'avventore casuale può comprare qualcosa di economico, o dvd, o spillette. Raro che prenda fumetti, ma può capitare, per carità.
    -io sono io primo che dice di uscire dal ghetto, ma bisogna farlo con senno, con competenza, con SOLDI.

    Grazie ancora :)

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  7. a Pordenone l'ingresso era gratuito ed è venuta un sacco di gente che già mastica giochi e/o fumetto. Tutto può essere vero o plausibile, ma ogni realtà ha tante sfaccettature diverse meritevoli di attenzione.
    Se poi vai a vedere i costi di ingresso medi delle fiere, una famiglia solo per entrare deve accendere un mutuo (come andando al cinema del resto), quindi la diffusione passa anche attraverso una proposta più ragionevole da parte degli organizzatori, vedi Francesco a Narni, che offre anche l'equivalente al prezzo di ingresso in libri e fumetti. Questa leccata ti costerà almeno una colazione... ciao!!!!!

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  8. evidentemente, a Pordenone, fiera molto ben organizzata, hanno altri entroiti per pubblicizzare la manifestazione e portare gente. Il discorso resta quello: prezzi EQUI per espositori e visitatori. Ma non gratis, perché i costi dell'evento vanno coperti...

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