domenica 20 gennaio 2013

Un peccato. Davvero!


Abbiamo già parlato di DAVVERO qui, qui e qui.
Un bel progetto online che si è trasformato in una serie cartacea davvero inusuale (e coraggiosa) per il mercato italiano.

News di alcuni giorni fa, dal sito Star Comics:
"ATTENZIONE: a causa di un problema tecnico l’uscita del volume 3 di DAVVERO sarà posticipata al 7 Febbraio 2013.
Anche le successive date di uscita subiranno modifiche: il n.4 sarà disponibile il 24 Aprile 2013 e successivamente la pubblicazione procederà con cadenza bimestrale.
Ci scusiamo per l’inconveniente."

Paola Barbato ci tiene a precisare che: "Questo slittamento è dovuto a delle problematiche tecniche che in nessun modo derivano dal lavoro svolto dallo staff di Davvero, sia a livello di testi che di disegni."

Cosa succede?
Abbiamo aspettato alcuni giorni per trovare risposte, che non sono arrivate.
Per cui, due possono essere le ipotesi.
1-La produzione è in ritardo;
2-il fumetto vende poco, e l'editore è subito passato alla bimestralità confidando che il maggio tempo di esposizione possa portare più lettori.

Altri motivi non ne vedo, francamente.
La logica e l'esperienza non me ne danno di plausibili.
Il primo mi sento di escluderlo. Vorrebbe dire che quanto Paola Barbato ha detto qui sopra è falso, vorrebbe dire che né lei né l'editor Giuseppe Di Bernardo, sono stati in grado di pianificare il lavoro, visto che è quasi un anno che questa serie è in programmazione. Oppure che qualcuno ha mentito.
Ma, soprattutto: se fosse un problema di produzione, riguarderebbe il numero 3, al massimo il 4, e sarebbe recuperabile. Invece, il passare alla bimestralità esclude automaticamente qualsiasi problema legato - ad esempio - al lavoro dei disegnatori. Oltretutto, professionisti stimati come i due autori citati, che sicuramente non vivono grazie alla Star Comics (Di Bernardo insegna e lavora per un certo Diabolik, la Barbato scrive Dylan Dog, oltre a svariati romanzi), non hanno nessun interesse a sparare bufale in rete, proprio perché hanno messo cuore e passione in questo progetto.

Quindi, mi sembra ovvio che la motivazione sia la numero due.
E, mi chiedo: scarse vendite, cosa significa?
Significa basarsi solo sui dati - e forse anche parziali? - del nr. 1.
Significa che si arriva alla figuraccia di rinviare il 3 praticamente a ridosso dell'uscita, pur di risparmiare qualche soldo? Significa investire COSA in un prodotto in cui si crede QUANTO?

E, figuratevi che proponevano tour alle fumetterie. Anzi: qualche incontro l'hanno pure fatto.
Quanto deve investire una libreria per un evento, e quanti numeri sarebbero stati necessari per andare - almeno - in pari con le spese, visto che gli albi costano 2,90 euro?
Allora: chi ci deve credere nei propri prodotti?
E tutta l'attività promozionale svolta in rete, principalmente dagli autori? Interviste, sito, social network, profili creati per i personaggi, video, eventi: perché non dare modo alla serie di crescere, visto che si trattava - una volta tanto - di un progetto di alto livello?
Cara Star Comics: che senso ha continuare ancora coi fumetti italiani, se sei in perdita e se non hai neanche il coraggio di credere ed investire nel lavoro dei "tuoi" autori?

1 commento:

  1. Purtroppo la Star c'ha insegnato che le sue produzioni italiane sono solo un hobby, per citare qualche esempio:
    Samuel Sand (interrotto al 7)
    Kepher (interrotto al 4, per di più lasciando il sospetto che fosse una cosa preventivata)
    Trigger

    e di sicuro altro

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