mercoledì 16 gennaio 2013

Le 10 fiere da non fare


Tanto per iniziare bene l'anno, cominciano ad arrivare decine di mail di invito a manifestazioni (più o meno...) fumettistiche. Molte classiche, alcune nuove.

Leggendole, mi rendo conto che probabilmente, è proprio in questo campo che si nota di più la mancanza di professionalità che alberga nel nostro settore: improvvisazione, incapacità di fornire i dati essenziali di cosa si offre, risposte spesso latitanti, assoluta mancanza di cortesia.

Per questo un veloce e, spero, divertente (ma non per questo meno veritiero), decalogo sulle mostre da evitare.

Voi fate come vi pare, io mi attengo a quanto segue...


1-LE MANIFESTAZIONI ALL'APERTO.

"Tanto non piove", è la risposta dell'organizzazione. Per esperienza (di chiunque, credo...), anche se è maggio o giugno, può sempre piovere. Statisticamente, posso dire che, nel 90% dei casi, ha piovuto anche se era estate. E basta poco per rovinare un fumetto...
Sia chiaro che per fiere all'aperto intendo quelle "dal gazebo in giù", ovvero con copertura uguale o inferiore a quella di un gazebo. Dalla tensostruttura (vera!) "in su", ovviamente, sono considerate al chiuso.
E, poi, dai... che risposta è "tanto non piove"?


2-QUELLE CHE SI SVOLGONO IN UN CAPOLUOGO DEL PIEMONTE E SONO ORGANIZZATE DA UN EDITORE.
QUI se ne parla.
Questa è una regola "ad personam", ovvio.


3-QUELLE ORGANIZZATE IN UNA CITTA' DAL NOME SIMILE A LUCA.

Voi direte: "E che ti ha fatto Luca?"
Eh... è una lunga storia, ma se non la conoscete, probabilmente, siete sul blog sbagliato.


4-QUELLE ORGANIZZATE DA COSPLAYER.

Non è razzismo (credo).
A Narnia Fumetto, il cosplay contest è organizzato da cosplayer. Ma non la fiera.
Altrimenti, ho l'impressione, viste precedenti esperienze e molte mail ricevute, che il cosplayer tenda ad organizzare manifestazioni per divertirsi coi suoi amici: per questo ha tutto il mio rispetto, ma non il mio tempo. Mi lasci la possibilità di divertirmi IO coi miei, di amici, rimanendomene nella mia città, invece di andare nella sua a buttar tempo e soldi...


5-QUELLE CHE SI TENGONO IN LUOGHI DIVERSI DA "AL CHIUSO". 

"Eddai che non piove!"
Aridanghete!


6-QUELLE ORGANIZZATE "SOPRA" AD ALTRE FIERE

Questione di rispetto. C'è un calendario di date già storicamente bloccate, e se si gira in rete è pieno di link utili (forse questo è il migliore): quando organizzi una manifestazione non puoi sovrapporti ad altre.
Per due motivi: il primo è che rischi di passare inosservato e di farti "coprire", mediaticamente, da altri. O, nel caso inverso, di togliere spazi e pubblicità a chi viene prima di te.
Il secondo è che obblighi appassionati, collezionisti, editori ed espositori a scegliere.
Ma, siccome ogni anno ci sono fine settimana liberi, ed altri con (fino a) cinque o sei fiere in contemporanea, forse è il caso di informarsi un po', quando si stabiliscono le date...
Certo, se si parla di eventi piccoli o medio piccoli, e distantissimi tra di loro, è un altro discorso.


7-QUELLE GRATIS.
Stand gratis, no biglietto per i visitatori.
Si, è fighissimo.
Ma, poi, la fai pubblicità, tu organizzatore? "Eh, no... la pubblicità COSTA!", ti senti rispondere.
Allora... perché non mi fai pagare un prezzo (decente) per lo stand, e non chiedi un piccolo obolo per l'ingresso, INVESTENDO in pubblicità, in modo che qualcuno possa sapere che esisti?
E poi... TUTTI gli eventi che valgono, chiedono soldi. Anche molti.
Perché il fumetto deve sempre costare poco, e gli eventi ad esso collegati, se validi come contenuti e offerta, essere gratuiti?

Poi... se volete offrire lo stand gratis, e fate pubblicità... beh, chi sono io per rifiutare?
Anche se mamma mi ha insegnato a diffidare delle cose che sembrano troppo belle...


8-QUELLE CHE... "SI, DOVREMMO FARE PURE PUBBLICITA' SU INTERNET...

Evvai! All'alba del 2013, ve ne siete accorti! Ed ora, magari, inviteremo pure qualche autore di fumetti che scriva o disegni qualcosa che esce ancora oggi?


9-QUELLE CHE NON SONO AL CHIUSO.

Anche se, magari, in estate non piove.
Quindi, implicitamente, quelli che organizzano fiere AL CHIUSO in estate, sono tutti pirla.


10-QUELLE CHE... NON VALE LA PENA.

Perché, si, è bello stare coi colleghi e gli amici.
E' bello fare le mostre ed avere il contatto con la gente.
Ma stare in fiera - che, ripeto, è un lavoro spettacolare - è, appunto, un lavoro.
Quindi, se per vari motivi, non porta frutti, è meglio starsene a casa, tra famiglia e amici, a vedere crescere i figli.
Che le fiere passano, ma anche le altre cose (quelle che contano).




2 commenti:

  1. non so perché, ma leggendo tra le righe mi è venuto il sospetto che non ti piacciono granché le fiere all'aperto...

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