giovedì 26 novembre 2020

Dopo Lucca: la "lettera" di Panini Comics ai librai. Una risposta.

Dal penultimo Anteprima, il 350.


A tutti i lettori Panini Comics.
A tutte le librerie specializzate.

Ci avviamo a chiudere un anno di difficoltà. Un po’ per tutti purtroppo.

In questo complicato contesto si avvicina quella che tradizionalmente era forse la settimana dell’anno più attesa da tutti gli amanti del fumetto, quella dove abitualmente si teneva la manifestazione regina del settore, quella straordinaria Lucca Comics che tutti abbiamo imparato a conoscere e vivere con grande partecipazione. Una settimana sempre ricchissima di incontri, iniziative e lanci di nuovi prodotti editoriali.

A tutti noi di Panini Comics mancherà molto incontrarvi allo stand, sentire la vostra voce, ascoltare i vostri apprezzamenti (... e anche le vostre critiche) ma soprattutto ci mancherà vedere quel colorato fiume di persone, unite da una stessa grande passione, riempire le strade della bella città toscana.

A non mancare però, ormai lo avrete già letto sui precedenti numeri di Anteprima, saranno le nostre consuete novità e le tantissime uscite con cui Panini Comics, anche in quest’anno, cercherà di non farvi rimpiangere troppo il solito grande week-end di fumetti.

Se avete seguito le nostre news, sarete già a conoscenza del nuovo evento cosmico Marvel (Empyre), del nuovo manga del maestro Urasawa, Asadora!, o delle nostre nuovissime autoproduzioni come l’atteso Bobby Sombrero e F***ing Sakura, ma la lista è lunga e potrebbe continuare ancora con l’arrivo in Italia de I Tre Joker e con la consueta offerta di novità Panini Disney, con la prestigiosa raccolta delle strisce del Mickey Mouse di Gottfredson o la speciale variant cover di Topolino quest’anno più “misteriosa” che mai!

Ma non posso qui che citare solo la piccola punta di un “iceberg” ampio e variegato, dove ognuno di voi lettori sono certo troverà pane per i propri denti.

Non è tutto. Giusto per non perdere infatti le buone abitudini e anche senza mostra mercato, abbiamo comunque messo in produzione il solito ricco corredo di gadget e “give away” che hanno sempre accompagnato il lancio delle nostre novità e che negli anni sono stati distribuiti in quantità sotto il nostro tendone. Sappiamo che molti di voi li collezionano gelosamente anno dopo anno.

 

 

Ma senza mostra mercato come sarà possibile ottenere tutto questo?

Facile.

Panini Comics darà a TUTTE le fumetterie d’Italia (e sottolineo TUTTE) la possibilità di ricevere, distribuire e rendere disponibili al proprio pubblico non solo tutte le nuove pubblicazioni in uscita in quella settimana, ma anche tutti i gadget e gli accessori che avreste potuto ritirare al nostro stand (li vedete nella pagina a fianco) e che vi saranno consegnati regolarmente nella vostra fumetteria di fiducia all’acquisto dei volumi relativi. Il tutto a partire da giovedì 29 ottobre, esattamente come avreste potuto fare dal vivo in fiera.

Le fumetterie rappresentano per il mondo del fumetto un imprescindibile supporto; la spina dorsale di un sistema di diffusione che nel nostro paese, negli ultimi 30 anni, ha permesso alla realtà del fumetto di diffondersi e diventare fenomeno di massa, quando non di moda. Questo dopo anni di crisi e di difficoltà. Tutti noi editori dobbiamo essere grati al lavoro fatto in questi decenni dagli addetti di un settore, che nel tempo ha acquisito una capillarità e una capacità di servizio sempre maggiori.

Sarà quindi il vostro amichevole negozio di quartiere a diventare quest’anno come una vera e propria succursale del Palapanini!

Durante il weekend lucchese, vi consiglio inoltre di restare collegati ai nostri canali social e a quelli gestiti direttamente dall’ente organizzatore: cercheremo infatti di non farvi mancare nemmeno il solito ricco palinsesto di conferenze e incontri con i nostri autori, perché l’esperienza di questa anomala edizione sia il più vicino possibile a quanto ci siamo abituati a vivere anno dopo anno tra le mura della città toscana.

Buona scorpacciata di fumetti (...e gadget) a tutti!

Alex Bertani

PS: A dicembre poi, come ogni anno, torneremo in tutte le fumetterie assieme ai più grandi editori di Fumetto italiani per il consueto evento del Free Comic Book Day, che quest’anno, considerato il persistere dell’emergenza sanitaria, durerà un mese intero, per garantire flussi ordinati e più diluiti all’interno dei singoli negozi.


Ho MOLTISSIMA stima di Bertani, prima "pezzo grosso" di Pan Distribuzione, ora di Panini Comics.
Ci ho parlato spesso: a differenza di molti piccoli e medi editori ha sempre risposto alle mie richieste, alle tante mail che gli ho mandato, in modo puntuale e competente, anche se spesso in disaccordo con le mie idee (e ci mancherebbe pure!) ma con una ostinata onestà intellettuale.

Questa la doverosa premessa.

E questa mail mi è piaciuta molto, nessuno ci ha mai detto questo:

Le fumetterie rappresentano per il mondo del fumetto un imprescindibile supporto; la spina dorsale di un sistema di diffusione che nel nostro paese, negli ultimi 30 anni, ha permesso alla realtà del fumetto di diffondersi e diventare fenomeno di massa, quando non di moda. Questo dopo anni di crisi e di difficoltà. Tutti noi editori dobbiamo essere grati al lavoro fatto in questi decenni dagli addetti di un settore, che nel tempo ha acquisito una capillarità e una capacità di servizio sempre maggiori.


Cose, tra l'altro, verissime.

E questa era la seconda premessa.

Ma mentre la leggevo, la soddisfazione ha lasciato il passo ad alcune vocine in fondo alla mia testa, che poi hanno trovato riscontro nei messaggi scambiati coi tanti colleghi.

Perché se è vero che il sistema delle fumetterie ha permesso al fumetto di crescere, la concorrenza diretta che editori e distributori fanno ai negozi, ne rallenta la crescita, facendoli spesso lavorare in condizioni estreme e con scarse marginalità. Panini Comics ne è un esempio, avendo da sempre un sito che vende al pubblico al massimo dello sconto consentito, o inserendo, sempre nei fumetti che vende, pubblicità di abbonamenti con sconti al lettore che equivalgono ai margini dei librai. Tanto per fare due esempi.

Ma è anche l'editore più grande del mercato, e non da ieri.
Il che significa che potrebbe, al di là delle ottime parole spese, impegnarsi per cambiarlo, il mercato.
Già è uno dei pochi che non vende parte dei prodotti ad Amazon, per dire.
E a differenza di Bonelli ha concesso circa tre di mesi di rendibilità dei propri prodotti, durante la prima ondata: ma non basta. Non basta affatto, visto che i negozi sono in affanno ancora oggi.

Se dici che tutti gli editori devono essere grati al lavoro fatto dai negozi, devi anche ascoltarli quando parlano, non inondarli senza criterio di novità su novità - in un anno del genere! - già da maggio e giugno, quando non a ferragosto, anche a costo di avere dei problemi di qualità. O dare loro il reso, se non in modo stabile almeno fino alla fine della pandemia: chiariamo QUI l'enorme differenza che c'è nell'averlo poco tempo rispetto alla possibilità di lavorarci...

Per non parlare di Lucca Comics, visto che una fumetteria non può che esser contenta di aver ricevuto tutti gli "allegati" agli albi in uscita per il week-end toscano di quest'anno: ma sono decenni che i negozi subiscono i calendari delle uscite basati sulle fiere! Novità, lanci, decine di volumi di alto costo che vengono annunciati per mesi, e poi escono tutti a fine ottobre, rovesciandosi in bancali interi di materiale che arrivano nei negozi, "imprescindibile supporto", a inizio novembre. E vanno pagati!

O di tutto il sistema delle prenotazioni e dei cataloghi, che ha dei tempi lunghi per i negozi, ma con la promozione dei prodotti sui canali social che avviene troppo a ridosso dell'uscita per poter adeguare le quantità, spesso.


Essere "grati" di qualcosa, significa poi fare di tutto per supportarla, per metterla in condizioni di poter rendere al meglio, guadagnare quanto giusto, lavorare con margini adeguati. Non farle concorrenza più o meno diretta.

Panini Comics, e tutti gli altri editori, sono sicuri di fare la propria parte perché questo accada?

5 commenti:

  1. Ciao, sono un collega di Torino e concordo pienamente. Gli elogi e ringraziamenti di Panini nei confronti delle fumetterie sono apprezzabili, ma fintanto che continueranno (loro come altri) a fare da editori, distributori e venditori al dettaglio, editoriali come quello che hai riportato continueranno a suonarmi un pelino ipocriti.

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  2. Allora, il fatto che tu abbia stima di Alex Bertani ti fa onore, però va anche detto che questo ex fanzinaro sta, secondo noi, attualmente distruggendo Topolino (divenuto illeggibile da quando è arrivato alla direzione). Per sua stessa ammissione negli editoriali confessa di non avere esperienza per quel ruolo e i risultati si vedono. E allora perché in Panini hanno sistemato questo tipo inesperto a Topolino? Veniamo al discorso fumetterie. Forse converrai con noi con questa considerazione: delle fumetterie a Panini non frega un cazzo. Hanno tonnellate di manga su Amazon e se non hanno ancora messo le novità è solo perché c'è qualche edicola che vende ancora i loro fumetti. Le fumetterie non sono la struttura portante del fumetto italiano. Non lo sono mai state e mai lo saranno, per un semplice motivo: troppa scarsa consistenza per un pubblico di nicchia e con il pubblico di nicchia non ci fai un cazzo. Avrai sempre una dimensione condominiale del fatturato. E dato che Panini si autodefinisce multinazionale, non può non guardare con sostanziale indifferenza alle fumetterie. Ma in fondo cos'è una fumetteria? Come può un negozio di Paese inserirsi in una dimensione globalista del mercato? Ecco, appunto. Non ci si inserisce. Non siamo grandi tifosi di Amazon, ovviamente, dato che il sig. Amazon è membro di un gruppo di persone che sta portando il mondo al disastro. Però, c'è da dire che grazie ad Amazon leggiamo gli albi DC prodotti in Spagna di 24 pagine a 2,25 e quelli di 48 pagine a 3,50 euro. Condizioni che per la Panini sono impensabili. Discorso abbonamenti: è vero. Spider-Man lo vendono in edicola e in fumetteria a 5,00 euro ma con l'abbonamento il costo alla copia scende a 3,50 euro. Per cui, quando Bersani vi scrive di nuovo che siete importanti per loro, forse dovresti rispondergli in maniera adeguata!

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    1. Non seguo la questione di topolino, ma il concetto di "troppa scarsa consistenza per un pubblico di nicchia" è sgrammaticato e privo di logica.

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    2. Significa che le fumetterie non contano niente nel sistema. Siete come consistenza "troppo scarsi", mettici la logica e la grammatica che vuoi, ma questa è la dura realtà. Oh, che credevi?

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