Forse anche a seguito della crisi di quest'anno, nasce la Rete Italiana Fiere del Fumetto
I Festival di Fumetto sono una realtà solida e strutturata in Italia, un insieme di eventi che durante l’anno contribuisce a comporre un fitto calendario di iniziative culturali, commerciali ed editoriali.
Questi Festival promuovono un linguaggio e un settore produttivo di cui l’Italia è da tempo uno dei leader mondiali, e primo produttore europeo per numero di titoli/anno. Attualmente, però, si tratta di un insieme “invisibile”, privo com’è di una vera e propria rappresentanza a livello nazionale, un insieme che troppo spesso viene confuso con altre realtà oppure ridotto semplicisticamente a fiera o evento collaterale.
I Festival di Fumetto italiani, sono invece attori riconosciuti di un fitto network internazionale, e in alcuni casi costituiscono delle eccellenze di primo piano nel panorama europeo e mondiale. Per tutti questi festival è giunto dunque il momento di fare rete, di farsi sentire per ottenere ascolto e riconoscimento a livello nazionale del proprio lavoro pluriennale e dei consistenti risultati raggiunti.
Per perseguire le proprie finalità di rappresentanza e valorizzazione del mondo festivaliero che orbita intorno al fumetto, e per stimolare una più ampia attenzione verso la Nona arte da parte del mondo culturale, produttivo e politico, RIFF ha già instaurato un dialogo con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, ovvero il settore del MiBACT che si occupa di “promozione e sostegno dell’arte e dell’architettura contemporanee, della fotografia e della video-arte, delle arti applicate compresi il design e la moda, e della qualità architettonica ed urbanistica” e che “sostiene le imprese culturali e creative”. Grazie a questo dialogo, al Ministero sono in corso di elaborazione alcuni atti formali che prevedono il riconoscimento e l’inclusione del Fumetto tra le discipline di cui il MiBACT, attraverso le misure sviluppate dalla DGCC, intende supportare lo sviluppo.
Il settore del fumetto necessità di soggetti di questo genere, aggregatori di realtà differenti ma accumunate dagli stessi obiettivi. Fino a poco tempo fa, non avrei considerato le fiere realtà "DI" questo settore: poche mettevano il fumetto al centro, la maggior parte pareva interessata solo a staccare biglietti e a farsi pagare gli stand. Invece, realtà come il Comicon, ARF e Teramo Comix, per come la vedo io, fanno un lavoro diverso: seminano.
Molto, moltissimo andrà fatto: soprattutto per superare la diffidenza verso un soggetto come Lucca Comics, che negli ultimi mesi, tra alleanza con Amazon e questione Campfire si è alienato la simpatia di molti.
Ma, come dicevo, ci serve aggregare realtà: per un superare un dialogo privo di sbocchi, per evitare situazioni come quella verificatasi durante la quarantena, anzi ragionando sul fatto che un aiuto reciproco può servire a tutti, e non sul solito mors tua vita mea, o sulle quotidiane simpatie/antipatie personali.
Per questo, esiste l'ALF.
Perché qualcuno, prima del RIFF ha rappresentato il mondo del fumetto in sede istituzionale, e raccoglie oltre il 20% delle librerie indipendenti.
Sia mai che da questo casino sanitario esca qualcosa di buono...
speriamo bene!
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