C'erano una volta i cicli narrativi. Lunghi. Ad ampio respiro.
Oggi abbiamo l'Ultimate Spider-Man di Bendis, lo Spider-Man si Slott, per dirne due.
Ma un dieci-quindi anni fa, era diverso.
Gli scrittori si fermavano più tempo su un personaggio. Avevano un disegnatore regolare, che se non faceva tutti e dodici i numeri dell'anno, al massimo ne saltava uno. E si fermava per lungo tempo sulla serie ("regolare", appunto).
Non c'erano continui numeri uno, rilanci, crossover o eventi ad ampio respiro a ritmo serrato.
Meglio o peggio? Non so: era così, però.
Se dovessi citare alcuni dei cicli di lunga durata della storia dei comics, probabilmente nominerei gli X-Men di Claremont, i Fantastici Quattro di Byrne, e l'Hulk di Peter David.
E quest'ultimo vincerebbe la sfida.
Essenzialmente perché è stato il più lungo di tutti*, quello che più ha dato l'impressione di una programmazione a lunga scadenza ma, soprattutto, perché ha coinvolto un personaggio che mai più prima o dopo è stato neanche lontanamente interessante come durante quella lunga run.
Peter David ha preso Hulk e Banner, ci è entrato in sintonia, ed ha saputo rivoltarli come calzini, per creare un nuovo status quo. Che, poi, ha nuovamente stravolto, per giungere, di volta in volta, a nuove situazioni, narrate con stili in continuo mutamento, personaggi nuovi, ambientazioni diverse.
Per arrivare, alla fine, ad una logica conclusione.
Peter David prende le redini di Hulk col numero 331 di inizio 1987.
Il personaggio viene dalle ultime gestioni, che hanno provato in tutti i modi di rilanciare una serie che non funziona. Hulk senza Banner, Banner senza Hulk. Hulk e Banner insieme. La serie senza Hulk e senza Banner. Un'ascella si e un'ascella no.
Di tutto.
Dalla lunghissima gestione Mantlo, a quella breve ma intensa di John Byrne.
Per il primo anno e mezzo, David porta Hulk in giro per gli USA.
Hulk è grigio meno forte, ma intelligente e anche un po' stronzo.
Di notte si trasforma, mentre di giorno è Banner.
La prima saga, vede Hulk coinvolto contro la sua nemesi il Capo, per i disegni di Erik Larsen ma, soprattutto dell'astro nascente Todd Mc Farlane (Hulk Visionaries Peter David vol. 1, che contiene Hulk 331/339 e vol. 2, Hulk 348/348).
Alla fine di questo ciclo, Hulk... diciamo... non è più Hulk, e per un po' la serie è ambientata a Las Vegas, per i disegni particolarissimi di Jeff Purves, vi basti sapere questo.
Coinvolti anche L'Uomo Ragno e la "nuova" Cosa dei Fantastici Quattro (Hulk Visionaries Peter David vol. 3, che contiene Hulk 349/354, Web Of Spider-Man 44, e Fantastic Four 320; Hulk Visionaries Peter David vol. 4, che contiene Hulk 355-363 e Marvel Comics Presents 26, 45), Peter David prepara quello che sarà, poi, il suo periodo d'oro.
Va detto: ogni ciclo della sua gestione getta i semi per il successivo, che ne è una naturale evoluzione.
Oltretutto, David adatta molto stile ed ambientazione in base alla caratteristiche dei disegnatori.
Dicevamo del periodo d'oro, ovvero della saga del Pantheon (Hulk Visionaries Peter David vol. 5, che contiene Hulk 364/372 e l'Annual 16, vol. 6, Hulk 373/382, vol. 7, Hulk 383/389 e Annual 17, e vol. 8, Hulk 390/396, Annual 18 e X-Factor 76), che ancora non è stata ristampata tutta negli USA (durerà fino al 425 della serie originale di Hulk). Con un lavoro di fine psicologia, Peter David entra nelle storie del Golia Verde, prendendo le sembianze del supereroe psichiatra Doc Samson, e rimescola totalmente le carte. Ci spiega chi è l'Hulk verde chi è quello grigio, qual'è la parte di Banner, e ci narra quelle che sono le vere origini di gigante verde (in Italia, da leggere l'interessantissimo Devil & Hulk Zero, edito da Marvel Italia nel 1994).
Il ciclo è entusiasmante: i disegni di Dale Keown prima, e di Gary Frank, dopo, ci trascinano da ambientazioni tipiche supereroistiche, a storie a sfondo sociale (si parla di omosessualità, di Aids), politico (guerra in Iraq, pena di morte), per finire con la tragedia pura quando... Ma non voglio farvi spoiler.
Nei volumi successivi, Hulk tornerà ad ambientazioni più classiche, coi disegni di Liam Sharp, Mike Deodato, Adam Kubert, fino alla struggente storia "Sabbie piatte e solitarie" del numero 467 della serie originale, che avrebbe concluso degnamente la gestione dell'autore e, forse, poteva essere una fine spettacolare per l'intera serie.
Ora, finalmente, come auspicavamo anche un anno e mezzo fa proprio su queste pagine, Panini Comics, si appresta a ristampare l'intera run di cui abbiamo appena parlato.
Per questo, abbiamo fatto alcune veloci domande al bravissimo Nicola Peruzzi, amico di vecchia data ed editor dell'editore modenese.
Dunque, Nicola Peruzzi, "Editorial Coordinator Italy – Comics Line" di Panini Comics.
Quali sono le tue mansioni, dietro i paroloni?
Sono coordinatore editoriale della linea comics per Panini Italia, ovvero mi occupo di gestire tutti i collaboratori che lavorano ai fumetti americani (Marvel e Panini Comics, ma non 9L, magazine, kids e francesi e produzioni italiane di cui si occupano Diego Malara e Stefania Simonini) e di garantire che tutti gli step della generazione del prodotto fumetto funzionino come si deve.
Per essere ancora più chiaro, mi occupo del prodotto fumetto a 360 gradi, dalla generazione del piano editoriale, all’assegnazioni dei singoli volumi o serie a editor e traduttori, dal coordinamento della redazione fino all’arrivo in stampa del prodotto. Risolvo e cerco di prevenire i problemi che sorgono/possono sorgere dalla messa in piano di un albo al suo arrivo stampato in edicola.
Hulk di Peter David: come mai avete deciso proprio ora di ripubblicarlo?
Sentivamo il bisogno di ampliare la nostra linea di ristampe da libreria inaugurando una collana che puntasse su grandi autori Marvel all’opera sui grandi personaggi della casa editrice. Volevamo una linea di ristampe che fosse l’equivalente di quella che in redazione chiamiamo “Eroi d’Autore” – ovvero le raccolte in volume di Devil di Bendis e Brubaker, Capitan America di Brubaker, Thor di Straczynski, Punisher di Ennis. E, durante un incontro, abbiamo battezzato la collana che è diventata “Eroi d’Autore Vintage”. Abbiamo scelto di inaugurarla con quella serie che è la bandiera di quello che intendiamo: un grande autore, Peter David, che rende grande un personaggio, Hulk. Una serie che per di più non è mai stata ristampata prima, introvabile, recuperabile ormai solo in vecchi albi Star.
Puoi darci una indicazione almeno del piano dell'opera?
Come ti dicevo, è parte di una linea editoriale di cui abbiamo annunciato già i primi due volumi: HULK by PETER DAVID 1: CIRCOLO VIZIOSO e DEVIL by ANN NOCENTI: TYPHOID MARY. È presto per anticipare un piano dell’opera completo, è un progetto ambizioso e davvero a lungo termine. Posso dirti che per il 2014 sono previsti due volumi, che raccolgono The Incredible Hulk dal 331 al 350 e Web of Spider-Man 44 e Fantastic Four 320, in cui compare Mr. Fixit.
La serie è bimestrale, e i volumi di Hulk al momento hanno cadenza semestrale. Se la serie va bene (come speriamo), non scartiamo l’idea di velocizzare, in futuro, ma non promettiamo niente.
Quindi è ipotizzabile che venga ristampato tutto il ciclo di David, fino a Sabbie Piatte e Solitarie?
Se i lettori ci apprezzano e la collana viaggia, sì.
Di Devil di Ann Nocenti, che non è ancora stato annunciato sui cataloghi, cosa puoi dirci in più?
Vedrai l’annuncio nell’Anteprima di questo mese. Contiene DAREDEVIL 254-263, con il ciclo di Ann Nocenti e John Romita JR.
Un'altra bella notizia, questa riguardante Devil.
Intanto, però, permettetemi di consigliarvi caldamente la "Collection" dell'Hulk di Peter David.
Vi emozionerà, vi farà ridere, commuovendovi. Sicuramente non lo scorderete, ed attenderete con ansia il volume successivo di questo volume.
Buona lettura.
* Mi è stato fatto notare che il ciclo di Claremont su X-Men/Uncanny X-Men è stato più lungo.
E neanche di poco.
Mea culpa: la memoria latita, ormai!!
E neanche di poco.
Mea culpa: la memoria latita, ormai!!
Forse è ora che smetta di leggere questi giornalini e mi butti sulle riviste di taglio e cucito...
Sapere che finalmente verrà ristampato l'Hulk di Peter David mi fa venire le lacrime agli occhi.
RispondiEliminaOttimo,anzi grandioso!attendevo da anni (come molti mi sa) la ristampa dell'hulk di david e il devil della nocenti (che insieme ai f4 di byrne formavano un trittico favoloso sull'albo dei f4 star).mi sembra una linea molto simile ai dc essential della lion,con tre serie bimestrali a rotazione.però ora sono curiosissimo di sapere qual è la terza serie....
RispondiEliminaa me piacerebbe tanto avere in volume la she hulk di byrne. ma mi sa che rimarrà semrpe un desiderio! :\
RispondiEliminaoppure dovrò recuperarmi tutti gli F4 che ancora mi mancano!
dopo l'hulk di peter david è lecito aspettarsi di tutto :)
Eliminae speriamo! però ho paura che sia un po' troppo di nicchia ed in un unico volume non so se ci sta tutto. quindi il primo non vende e chi l'ha preso si ritrova la run monca. e poi bisogna vedere la recuperabilità del materiale, se in usa hanno già fatto complete edition (si possono chiamare così? buh!). e se no speriamo in un'edizione dei F4 di byrne! quello è più facile che la facciano!
RispondiEliminai fq di byrne li hanno iniziati in omnibus...
EliminaPersonalmente avrei preferito che avessero fatto un bell omnibus grande grande, in modo da raccogliere molta piu' roba, ma va bene assolutamente anche cosi' ! Alla panini dovrebbero ristampare anche la saga del clone di Spiderman pubblicata negli anni 90 secondo me. Tony
RispondiEliminabeh... l'omnibus va bene per saghe più corte, forse :)
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