lunedì 5 agosto 2013

Editori Creativi #18: Flash + Wonder Woman



Notizia degli ultimi giorni (pensate che gran momentone, eh!) è la "fusione" di Wonder Woman con Flash.
Ovviamente si parla di serie italiane, ovviamente di RW/Lion edizioni.

Che succede? Semplicemente, causa chiusura degli inguardabili comprimari delle serie italiane Wonder Woman e Flash, ovvero rispettivamente Firestorm e Capitan Atom, ed il trasloco - per motivi "narrativi" di Green Arrow dalla serie dell'amazzone a Justice League, rimanevano tre sole serie (WW e Flash, appunto, e la bellissima Aquaman), insufficienti a mantenere in vita due mensili.
Per cui la fusione, che darà vita, forse, alla miglior serie del panorama supereroistico in italia, dato che parliamo di team creativi rodati e di successo per ognuno dei suddetti albi. Oltretutto, invece che due mensili da 4,95 euro al mese, ci ritroveremo con una sola testata la quale, essendo distribuita anche in edicola, costerà solo 3,95: un risparmio che, nel giro di dieci anni, ci potrebbe permettere anche una piccola vacanza al mare!

Detto questo, e complimentandoci anche con Lion, perché non è facile pubblicare un intero universo di ben cinquantadue serie, come loro stanno facendo, in maniera integrale, ci sorge però un dubbio: e il lettore che ha comprato il cofanetto di Wonder Woman, cosa ci metterà?

Per chi non lo sapesse, da maggio 2012, mese di inizio del reboot, ogni anno Lion rende disponibili i cofanetti per raccogliere l'annata successiva di ognuna delle serie spillate. Da qualche mese, quindi, è uscito il cofanetto di Wonder Woman che è deputato a raccogliere i numeri dal 13 al 24 dell'Amazzone.

Orbene: con la chiusura, con numero 18, di Wonder Woman, cosa metteranno nel cofanetto gli affezionati lettori che l'hanno acquistato? Che si profili un nuovo concorsone stile Before Watchmen?

L'editore ha annunciato che, fino al numero 24, la "nuova" serie avrà due cover: una dedicata a Wonder Woman, ed una per Flash: ovviamente la risposta alla nostra domanda non può essere un invito ad acquistare entrambe le edizioni solo per riempire i cofanetti, no?
E, di fatto, chi ci rimette da questa chiusura, è il lettore più "fedele", quello che ha preso i cofanetti "da collezione"...

Sarebbe interessante conoscere le motivazioni della chiusura: scarse vendite? Venir meno dei comprimari?
Perché, diciamocelo: visto che, quando proponi un raccoglitore, sei tenuto a fornire il materiale per riempirlo, il venir meno delle serie secondarie di Wonder Woman era noto da mesi e mesi, quindi si sarebbe potuta pilotare diversamente, questa chiusura.

Se fosse un discorso di vendite, le cose cambierebbero. Ma, davvero una serie comunque molto di nicchia - sicuramente una delle meno vendute del "new 52" - non si poteva salvare in alcun modo, magari con un cambio di prezzo o di formato?

Forse, semplicemente, si potrebbero proporre i cofanetti a FINE anno, non all'inizio dello stesso.
Anche perché il cliente ci mette poco a perdere la fiducia nel "prodotto".

Dubbi agostani...

43 commenti:

  1. Chi ha comprato i cofanetti è il super-mega nerd (pirla in questo caso ^__^), che non avrà difficoltà a comprarsi le due versioni anche per completare quello di WW.

    Che la Lion non abbia avuto mai la lungimiranza di gestire gli allestimenti e la capacità di pubblicare come si deve il materiale DC mi pare sempre più evidente...

    RispondiElimina
  2. Lion e lungimiranza sono due parole che nella stessa frase non hanno senso. I fatti, dal gennaio 2012 ad oggi, lo confermano.
    E dopo la notizia della chiusura di Wonder Woman, beh... posso dire di avere bene a tagliare la DC dalla mia lista di acquisti.
    La fusione di due personaggi che prima erano protagonisti di due collane (e che ora saranno ospitati all'interno di una sola collana) è la conferma che il piano editoriale della Lion per (ri)lanciare la DC in Italia è sostanzialmente fallito.
    Ma è anche l'occasione per chiudere definitivamente una collana, quella di Wonder Woman, che non ha mai particolarmente brillato nelle vendite (non ha mai superato quota 1000 copie, mentre Flash ci è riuscito di poco).
    Potevano sostituire i comprimari chiusi di Wonder Woman con altri e tenere in vita la testata, ma, nei fatti, hanno colto l'occasione per chiudere una testata che è stata un fallimento fin dall'inizio.
    Per non confinare l'amazzone in volumi da fumetteria, l'hanno affiancata al loro terzo personaggio più venduto (Flash).
    Ora la Rw Lion ha un mensile in meno in fumetteria e non sarà l'ultimo perché, io credo, che quando un editore nota che una testata antologica è in sofferenza e non compie alcuno sforzo per sostenerla (ad esempio, sostituendo i comprimari, modificando la paginazione, il prezzo, ecc.), è segno che nemmeno l'editore crede in più nel personaggio.
    Il fatto è molto grave.
    Certo, chi leggeva prima Wonder Woman ora dovrà comprare Flash e continuerà a leggerla, ma l'amazzone ha perso la testata che portava il suo nome. Anche la Play Press cercò di lanciare WW in un mensile con Catwoman (se non ricordo bene) quasi subito dopo la chiusura di Flash. Durò in tutto 19 numeri (meno di due anni), quanto è durata oggi la nuova testata di WW.
    Non sarà l'unica chiusura.
    A breve ne seguiranno altre.
    Lentamente, il parco-testate antologiche da fumetteria della Rw Lion si assottiglierà sempre di più e si concentrerà esclusivamente su Supes e Bats.
    E' inevitabile.
    Quale sarà il prossimo a cadere dalla torre?
    Giovani Titani, forse?
    Io dico Flash (ma spero di sbagliarmi)!
    Poi toccherà a Lanterna Verde.
    Poi salterà il secondo mensile di Batman e... basta così. Per sapere il resto, rivolgetevi a Layla Miller. Lei ne saprà di più.
    Per quanto mi riguarda, spero che Rw Edizioni lasci al più presto i diritti DC in mani diverse, prima che sia troppo tardi.
    Ecco, sono riuscito ancora a scrivere tanto.
    E ora Antani mi rimprovererà!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Naaa! Ti sei già autorimproverato :)

      Elimina
    2. La Play era inarrivabile, quando chiuse Wonder Woman (col 21, ha battuto la Lion di 3 numeri!), ha fatto che chiudere anche Flash, Superman Classic e le Avventure di Batman (tutte nello stesso mese).

      Eran dei veri professionisti quelli...

      Elimina
    3. Non mi toccate la Play Press, eh!!

      Elimina
    4. Chi tocca la Play...muore!

      Elimina
    5. Ma se, a tua detta, Flash è la terza testata venduta... perché dovrebbero tagliarla?

      Elimina
  3. Erano 21 e non 19 numeri? Ok, allora ricordavo male. In generale, ho sempre ritenuto la politica editoriale della Play Press un fallimento, come se per ogni iniziativa accanto ai buoni elementi, fossero presenti altrettanti (e in misura maggiore) elementi negativi.
    Valga l'esempio della testata di Flash, al cui interno era ospitato anche Lanterna Verde (attenzione, parliamo di un periodo del Velocista Scarlatto che ho sempre sottostimato, quello di Mark Waid).
    Tra gli elementi negativi, i colori sbiaditi e il lettering penoso. Nel complesso, i redazionali di Andrea Materia erano eccezionali, davvero. Ad un certo punto, si profilò l'idea di inserire come terzo comprimario l'Aquaman di Peter David! Wow! Poi arrivò Impulso e per la testata fu il colpo di grazia. Nell'editoriale del 37esimo ed ultimo numero, Materia ricordò come la situazione fosse diventata già tragica nel secondo anno di vita della serie (guarda caso, quando arrivò Impulso!) e di lì a poco in uno speciale in onda su Italia 1 venne dichiarato che Flash aveva chiuso perché era sceso sotto le 5000 copie. Nel complesso, ogni serie editata dalla Play si risolse in un disastro (prevalente fu il peso degli errori).
    A partire dal 1995, la Play Press aveva cercato di porsi come una sorta di "DC Italia" per controbattere l'offerta della potente Marvel Comics Italia (poi assorbita da Panini e a sua volta comprata dalla Marvel Usa), ma verso la fine del 1998 (in seguito all'abbandono di Bottero come traduttore/supervisore/tuttofare) cominciò il declino.
    Troppi erano stati gli errori, non solo derivati dai pochi mezzi economici a disposizione, ma anche, secondo me, da una certa distanza dei vertici della casa editrice rispetto alla cura e all'attenzione che dovevano essere dedicati ad un serio progetto di lancio della DC in Italia.
    Con Rw Lion, si è tornali a quei tempi, ma a livelli ancora più bassi (secondo il mio punto di vista).
    L'unica casa editrice che ha cercato di presentare la DC in edizioni monografiche è stata la Planeta DeAgostini.
    Per il collezionista è stata come la manna dal Cielo.
    Ogni supereroe DC aveva il suo bel volume monografico, realizzato con una cura eccezionale (meno per il lettering/traduzione tristemente affidato a entità rivelatesi non all'altezza del compito e ad una distribuzione fallimentare).
    Oggi abbiamo una Rw Lion, che, in fatto di scelte editoriali assurde, nulla ha da invidiare alla Play Press.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Flash della Play ha chiuso col numero 38!

      Vedremo se quello Lion arriverà almeno ad eguagliarlo (si possono aprire le scommesse!).

      Francè, a quanto dai il Flash Lion da qui al numero 38?

      Gliela fà o non gliela fà??

      Elimina
    2. Lo do a 1,15.
      Celafà, celafà!!

      (E la serie è pure meglio!)

      Elimina
    3. Occhio perchè a 36 numeri potrebbero chiudere il terzo cofanetto e poi far confluire tutto sull'antologico di Batman (col 25), cassando Aquaman (una volta che Johns se ne va, va a fondo pure lui).

      Sempre che non chiudano/rilancino l'antologico del Cavaliere Oscuro ben prima...

      Secondo me hanno più possibilità Arrow (29 i numeri della serie Play), la Justice League (che deve arrivare almeno a 33) e nientemeno che Batman e i Superamici (questa in effetti è la più rischiosa), che deve eguagliare almeno i 37 delle avventure di Batman.

      Io quasi quasi farei partire un concorsone/sondaggione :-p!

      Elimina
    4. Oppure fare un Settimanale di Batman e dei super-eroi DC. 48 pagine, una storia di Batman e altre 3 spezzettature di aquaman, WW e flash...

      Editoriali di Bersani e Occhetto.

      Elimina
    5. Formato ridotto però, un 16x23 o meglio un 12x8 (tipo RW Presenta allegato al Mega).

      Roba da 1,50 Euro al massimo.

      E la rubrica di Bersani sarà obbligatoriamente "Smacchiare il giaguaro!" (e sarà stampata apposta con sbavature e a pois).

      Elimina
  4. ci sarà un nuovo spillato con JLA...

    ; )

    chiusa una testata ne aprono un'altra...

    vedo all'orizzonte un riassetto per i Titani e forse anche per il secondo spillato di batman...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chiude uno spillato (che ha fallito) e ne aprono un altro... così faceva anche la Play Press. Segno evidente di decadenza, assenza totale di programmazione e scelte a caso, sperando di indovinare quella giusta.
      Succede questo quando ti inventi una redazione formata da forumisti di sinistra, privi di (vere) esperienze professionali di settore.
      Si andrà avanti così ancora per un po' (qualche mese al massimo), tra chiusure (attese) e aperture sperimentali. Ma nel frattempo, come al solito, i lettori si romperanno le p@@@e e molleranno per scelte più stabili (quelle della Panini).
      Sarà solo questione di tempo prima che tutto crolli e la Rw Lion sarà costretta a proporre quel poco che avrà ancora un po' di prospettive di vendibilità in volumi costosi (come fece la Play in modo autolesionistico).
      Superman e Batman resisteranno un po' più a lungo, ma il primo sarà anche "il primo" a cadere.
      Accade questo quando non c'è una seria programmazione e professionisti sperimentati. Valga per tutti l'esempio della Panini: quando nel 2005 acquisì le licenze Marvel per la Spagna (sottraendole alla Planeta DeAgostini), non si inventò alcuna redazione, ma si limitò ad "ingaggiare" quelli che prima lavoravano per la Planeta nella cura degli albi Marvel. E oggi non è un caso se in Spagna, la Panini riesce a tenere testa anche alla Ecc Ediciones (ex-distributore della Planeta in Spagna), sempre più in difficoltà e prossima a sparire.

      Elimina
    2. Forumisti "di sinistra"?
      Le capacità hanno colore politico?

      Elimina
    3. No. Ma io non vedo alcuna "capacità". Peraltro, lo stesso giudizio vale per la Panini, i cui supervisori (alcuni ex-forumisti) sono tutti di sinistra.
      Ho sempre stimato Scatasta e Meo. Gli altri no.
      Purtroppo, la fede politica conta ancora molto in certi settori.
      Se vuoi lavorare per questi editori, devi essere di sinistra e convinto che tutto quello che non è di sinistra sia il male assoluto.
      E questo è anche uno dei motivi per cui il movimento fumettistico italiano è fallito.

      Elimina
  5. È un altro con Superman unchained?
    Io ho paura di troppi spillati...

    E vale anche per la Marvel che potrebbe farne 2-3 di meno e rafforzare gli altri..,

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non credo proprio che la Panini, in questo momento, ridurrà il suo numero di spillati, anzi lo incrementerà. Deve farlo, sia per aumentare ancora di più il fatturato, sia per spingere fuori dal mercato quel poco di concorrenza che è rimasto (cioè, i pochi brandelli della Rw). Ora inizierà a pubblicare in proprio anche Topolino e gli altri prodotti Disney e il business aumenterà ancora di più. Il nuovo padrone della Panini si troverà così ad essere il nuovo monopolista di fatto del mercato.

      Elimina
    2. Non è che sia un bel momento per rifilarci ennesimi albi minestroni, vale anche per la panini.

      Avevano il Cap di Romita e Remender, Soldato d'Inverno e Occhio di Falco, sono riusciti a metterli in 3 collane diverse e zavorrare con testate veramente indigeste il mensile.

      Su Thor in appendice...il nulla, scarsa anche l'appendice dei Nuovissimi X-Men (legacy/legione) e di Wolverine (gambit)...

      Perchè uno non dovrebbe tagliare anche loro?

      (Sono pure curati da ex-forumisti di sinistra!).

      Elimina
  6. Eppure, credo proprio che in questo momento la Panini continuerà a rimpinzarci di albi minestrone. E ora che Bendis è passato ai mutanti, vedrai che il futuro sarà costellato da tante nuove serie, che daranno vita ad altrettanti albi italiani. Per converso, anche i Vendicatori non subiranno riduzioni di numero. Benché orfane di Bendis, le collane vendicative aumenteranno. La Marvel ha capito che l'unico modo per vendere albi è aggangiarne il più ampio numero possibile alle tre famiglie principali: eroi mutanti, eroi vendicativi ed eroi cosmici. Tutto il resto rischia e quasi sicuramente subirà una costante riduzione. Vedi Devil, ad esempio, che, sganciato dai grandi eventi e dalle grandi famiglie, vive un momento di difficoltà (certamente, non aiutato dal pessimo Waid e rovinato dalle matite di Samnee).
    Riguardo ai curatori degli albi, ormai Panini ed altriattingono a piene mani dai forum, che essi stessi controllano. E sono tutti di sinistra. Se sei di destra e voti per Berlusconi o magari sei credente e fervente religioso, non lavorerai mai per Panini, Rw e microeditori vari. Chiaramente, uso il termine "lavoro" in senso lato, perché non è detto che queste persone vengano pagate in danaro.

    RispondiElimina
  7. Mi permetto:
    -famiglia cosmica? Ma queste serie hanno sempre venduto malissimo... Altro che 'principali',
    -il devil di waid, piaccia o no, ha fatto incetta di premi. Non venderà tantissimo, ma è una ottima serie. Forse la migliore della Marvel al momento;
    -quindi i redattori panini sono tutti dei senza dio come il soldato joker? Comunisti e senza dio!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E Lupoi allora cosa sarebbe, un tipo come il soldato palladilardooooooooo!!!!!! (pelato un pò obeso e con tendenze omicide e suicide assieme :-p), oppure uno come il sergente maggiore Hartman (uno psicopatico con due ciglioni così e sole tendenze omicide)?

      Elimina
  8. Gli eroi cosmici sono una delle famiglie di testate in cui è diviso il Marvel Universe. Non venderanno come le altre due famiglie, ma il dato caratterizzante è proprio l'appartenenza ad un ceppo ben delineato di collane (che rappresenta un punto di forza).

    Il Devil di Waid non mi piace. Come lettore esprimo il mio punto di vista. Non ritengo Waid un bravo scrittore e nella mia personale opinione, ha rovinato tutte le serie su cui ha lavorato. Appartiene a quella categoria di scrittori che, sempre secondo il mio giudizio, non è in grado di rendere interessante ciò che crea, soprattutto da un punto di vista di sceneggiature (assolutamente piatte). Può vincere tutti i premi che vuole, ma per me continua ad essere uno scrittore non bravo. Sto seriamente pensando di tagliare dalla mia lista di acquisti Devil e i Cavalieri Marvel, ormai decaduta a serie priva di senso. Il Devil di Brubaker... quello si che era un capolavoro!

    Sui redattori delle testate di Panini, Rw ed altri esprimo una semplice valutazione sulla base di quello che scrivono negli articoli, della fede politica che professano senza problemi e delle affermazioni (alcune pesantissime, che si leggono su alcuni forum). Ognuno ha diritto di esprimere le sue opinioni politiche, ma proprio per questo prendo le distanze da queste posizioni, di cui non condivido nulla. Le uniche eccezioni che ho fatto, hanno riguardato Scatasta e Meo e qualche anno fa, il bravo Andrea Materia. Sono di destra, ma non della destra rappresentata in Italia. Nel mondo del fumetto supereroistico c'è una lobby formata esclusivamente da persone di sinistra, che sta conducendo il movimento al disastro. Il futuro per queste posizioni è chiaro e si chiama fallimento.

    RispondiElimina
  9. Mi permetto di farti notare che, nova e poco altro (periodo annihilation) a parte, le 'collane cosmiche' non hanno mai avuto grande appeal... Non negli ultimi 20 anni...

    Waid: i premi che ha avuto sono oggettivi.
    I successi che ha mietuto con flash, cap, fq ed altro sono opinabili, ma è un autore che ha fatto la storia di Marvel e DC.

    Continuo a non capre la connessione tra 'sinistra' e 'insuccesso EDITORIALE', facili battute a parte...

    RispondiElimina
  10. Forse non hai letto con attenzione ciò che ho scritto sopra. Non ho messo in dubbio ciò che hai detto in merito alle vendite delle testate cosmiche, ma ho puntualizzato che il loro punto forte è rappresentato dalla loro conformazione come "famiglia di testata".

    I premi che ha vinto Waid non sono oggettivi. Sono stati conferiti da commissioni di pseudo-esperti, il cui giudizio è differente dal mio. Può avere fatto la storia come dici tu, ma per me resta uno dei più scadenti scrittori in circolazione. E ripeto, se continuerà a scrivere Devil, mi vedrò costretto a tagliare la testata del Cornetto dalla mia lista di acquisti. Ho letto tutto ciò che ha scritto e il giudizio, da parte mia, non cambia: Waid fuori subito.

    Per quanto riguarda la politica, se consideri che parliamo di persone che cercano di rappresentare le loro idee come oggettive, elevandole al di sopra della normale dialettica e del contraddittorio, facendo acquisire alle stesse una dignità ed un rango che non hanno, offendendo, aggredendo e demonizzando tutto ciò che si pone in contrasto con le loro idee, non è difficile capire perché con simili persone al vertice del fumetto supereroistico in Italia, il settore è prossimo al fallimento. E' un po' come la Rai: se non hai una precisa precedenza politica, non puoi entrare. Sono, però, una piccolissima minoranza. Poche persone che vivono principalmente nella realtà fittizia della rete, con sparuti contatti con la realtà (salvo quelli dei dati delle vendite che, puntualmente, li riporta con i piedi per terra) e convinti di essere intelligenti e infallibili.

    RispondiElimina
  11. Saranno 'famiglia di testata' ma sono... Quante?
    E da quando non esiste questa 'famiglia'?

    Waid: ok, son gusti...

    Ma dove li vedi tutti queste aggressioni e demonizzazioni?

    RispondiElimina
  12. Basta leggere cosa scrivono sui forum, su facebook, twitter, ecc.
    Basta leggere... per chi vuole leggere. Per chi preferisce ignorare, è sufficiente fare finta di nulla.
    Ma le dichiarazioni sono lì, alcune molto pesanti, specie contro la Chiesa e la fede cattolica.
    Per fortuna, parliamo di qualche decina di insignificanti persone con difficoltà nel separare la realtà vera dal mondo finto dei forum in cui vivono.
    E' nel dna della sinistra italiana: tutto ciò che costituisce il portato della loro ideologia non corrisponde ad una idea posta sullo stesso piano di quelle degli altri, ma ad una verità oggettiva ed assoluta che non ammette prova contraria. Chi si pone contro questo verbo assoluto, è un criminale da eliminare con ogni mezzo, sia legale che illegale. Per questo motivo, la politica di sinistra è fondata sull'odio dell'avversario, da demonizzare, oltraggiare, offendere e mettere ai confini.
    Pertanto, se cerchi un dialogo con una persona di sinistra, è tempo perso. Ti disprezzerà, ti odierà e vorrà distruggerti, perché tu rappresenti una minaccia alla falsa sicurezza della loro folle ideologia.
    Tutti gli editor delle testate dei fumetti di supereroi sono di sinistra, così come i loro vertici. Al di là della politica, sono comunque pessimi amministratori e stanno conducendo il movimento fumettistico italiano al disastro.
    E tu Antani sei di sinistra o di destra?
    Se sei di sinistra, sei disposto ad ammettere che il modello sociale in cui credi non sia l'unico ad essere quello giusto? O anche tu credi che le tue idee sono così salde che non hanno bisogno del confronto con quelle degli altri per crescere e migliorare?

    Si, su Waid sono gusti. I miei sono negativi.

    RispondiElimina
  13. Tu, da come parli, sembri della sinistra che demonizzi...

    Ma l'hai letto il sottotitolo di questo blog?

    RispondiElimina
  14. Quello che ti ho riferito è un dato storico e sociologico, non una mia opinione.

    RispondiElimina
  15. Inoltre, parliamo di caratteristiche intrinseche di un movimento politico storicamente nato per abbattere una classe sociale (il patronato), non per convivere con essa in un sistema pacifico. La vuota superiorità intellettuale di cui si ammantano quelli della sinistra è solo un involucro per rendere inattaccabile le loro idee sul piano dialettico. Nel momento in cui le considerano oggettive, le privano degli elementi tipici del contraddittorio.
    Nessuna demonizzazione, quindi, ma descrizione di un fenomeno storico e sociologico.

    Riguardo al sottotitolo di questo sito, nel mondo del fumetto italiano c'è poco da scherzare.

    RispondiElimina
  16. C'è sempre da scherzare.
    Soprattutto con chi non accetta il contraddittorio ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Difficile. Non ti ascolterebbe nemmeno. Come si dice... a lavar la testa all'asino...

      Elimina
  17. Non mi pare cmq che questa destra sia così illuminata, e se quegli stessi redattori/ex-forumisti lo fossero, dubito migliorerebbero di molto gestione degli albi e tenore degli articoli.

    Non credo molto a questa visione politicizizzata applicata al fumetto, qui in Italia si sa che spesso si fa strada per cooptazione e/o raccomandazione, vale un pò per tutti gli ambiti.

    A quel punto dirsi di destra o sinistra è mero utilitarismo spicciolo, necessario se vuoi far strada lì o là, è una fede professata (per comodità contingente) ma mai messa in pratica sul serio (ci si fa cmq i "casi" propri, alla faccia della destra o della sinistra e tanti saluti a tutti gli altri).

    E la miriade di editori sciatti e improvvisati che negli anni hanno badato solo a buttare fuori pubblicazioni mediocri, credono vadano oltre una semplice classificazione destra/sinistra (è più calzante se guardiamo ai talk show politici e alle michiate che sparano a profusione).

    Ah, e Waid ha fatto cose come Kingdome Come, e una splendida e lughissima run su Flash (che certo conoscerai ma non apprezzerai), non si può proprio negare che qualche visione originale non l'abbia mai lasciata per strada, poi può cmq non piacere come scrive o le trovate che usa.

    RispondiElimina
  18. Non è una questione di essere illuminati o meno. Come ho chiarito sopra, mentre la destra esprime un certo modello sociale e di valori che non esclude l'evoluzione e/o la contaminazione con altri principi o presupposti, la sinistra è nata non per offrire una alternativa al modello sociale esistente o per migliorarlo. E' nata con il preciso scopo di distruggere il modello sociale dominato (secondo loro) dal patronato e sono disposti a raggiungere questo obiettivo in ogni modo e con ogni mezzo. Nei Paesi dittatoriali viene usata la forza (come accadeva nei regimi dell'ex-Europa Orientale). Nei Paesi democratici si usa una tattica diversa, non meno efficace: inserire i propri esponenti nei centri di potere (come alcuni settori della finanza, la magistratura, i giornali, ecc.). In questo modo, vengono utilizzati sistemi apparentemente legali (o formalmente tali) per distruggere (non per dialogare) con chi ha idee diverse.
    Queste non sono opinioni, ma dati storici e sociologici.
    In sostanza, la differenza tra la destra e la sinistra è questa: la prima non considera la società come qualcosa da distruggere, bensì da migliorare; la seconda considera la società un luogo pericoloso in cui il loro ideale supremo (cioè, l'annullamento dell'individualismo) non riesce ad esprimersi. Per questo motivo, l'ideologia di sinistra è poco compatibile con la libertà. E questo è anche uno dei motivi per cui la sinistra avversa la Chiesa. Le istituzioni cattoliche esprimono un modello sociale incompatibile con quello del socialismo. Non accettano l'esistenza di un essere superiore a tutto e a tutti (Dio), perché ciò metterebbe a rischio la coesione della comune. Al centro non può esserci l'individuo, ma il collettivo. Questa visione, se ci fai caso, caratterizza ogni espressione o dinamica della sinistra.

    Ok, non voglio trascinare ulteriormente il discorso nella filosofia, perché, come diceva Antani, qui si ride, si scherza e ci si prende in giro, senza essere troppo seri.

    Hai ragione, però, quando dici che in questo Paese conta la raccomandazione. Però, per lavorare nel mondo del fumetto italiano in modo soddisfacente devi essere di sinistra o fingerti tale. Altrimenti, vieni escluso. Almeno per quanto riguarda il fumetto, diciamo così, supereroistico. E questo è un dato di fatto o forse conosci un editor di testate supereroistiche che non sia di sinistra e/o non avversi la Chiesa? Io non ne conosco nessuno.

    RispondiElimina
  19. Mah, resto cmq perplesso su questa visione dei redattori di sinistra, e contro la chiesa, cmq Cristiano Grassi tanto per dire un nome, era dichiaratamente cattolico praticante e quant'altro (le sue diatribe su un certo forum sull'argomento erano quasi proverbiali).

    Si chiama pure Cristiano di nome...

    Un altro di sicuro non contro la Chiesa era bottero, poi che fossero di sinistra o meno lo ignoro, ho sempre avversato i redattori che finiscono per parlare di tutto fuorchè delle storie (o che sbagliano allegramente i riferimenti, tipo il tanto chiaccherato lavagna) e questa abitudine nasce dopo l'avvento della Marvel Italia (più o meno con Onslaught), chiaramente per direttive superiori del marketing (che non credo fosse di sinitra).

    Poi appunto, qui la tendenza e di andare sempre a parare nella supercazzola eh, è nel dna di questo blog :-p

    RispondiElimina
  20. Io non sono perplesso. Mi pare, invece, che rispetto ai nomi che citi, il primo sia dichiaratamente di sinistra e non favorevole alla Chiesa, mentre il secondo sia dichiaratamente non di sinistra e favorevole alla Chiesa. Come emerge chiaramente da ciò che scrivono su internet. E' un dato di fatto. Allo stato attuale, non esistono editor di testate supereroistiche Marvel e DC che non siano di sinistra e anticlericali. E questo, per quanto mi riguarda, non è un bene. Non che sui fumetti non si debba parlare di politica, in modo più o meno velato, ma utilizzare il fumetto per canalizzare ideali che io ritengo distruttivi della società, non aiuta il movimento. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

    RispondiElimina
  21. Grassi magari è polemico con diverse scelte che non condivide della chiesa e quant'altro, ma che sia esattamente contro non direi, peraltro non mi pare scriva sui forum come un tempo, forse ha cambiato quello che di solito usava come palco e non me ne sono accorto.

    Il bot invece mi confermi quanto ho detto, per cui io rispondevo solo al fatto che fossi o meno a conoscenza di almeno UN addetto che NON fosse di sinistra e anticlericale, diciamo che ne ho citati uno e mezzo.

    Continuo cmq a non cogliere il nesso con la qualità intrinseca delle proposte editoriali, proprio bottero non brilla certo per una sua produzione sempre curatissima e di ottimo livello.

    Grassi invece nei suoi redazionali non ha mai scritto mi pare grosse corbellerie, sugli albi ultimate poi era anche più facile.

    Il loro credo politico/religioso come ha influito sul medium fumetto, vorrei capire...

    RispondiElimina
  22. Più che polemico, da ciò che scrive (e come lo scrive) emerge una totale contrarietà. Una antitesi che, per un fervente credente quale mi ritengo, non può non risultare offensiva. Per non parlare dell'irriverenza e del poco rispetto per chi manifesta idee diverse. In effetti, ho smesso di leggere editoriali di questi supervisori di sinistra da diverso tempo: sia perché, contenutisticamente, siamo lontani anni luce dai grandi editoriali che scriveva Scatasta (ai tempi della Play Press) o di Andrea Materia. Né mi è piaciuto il risalto dato al matrimonio gay tra Northstar e Kyle su Astonishing X-Men. Come cattolico non posso che condannare il "modus vivendi" dei gay (personalmente, la cosa mi ripugna) e le loro pretese (che ritengo distruttive) di costituire una famiglia. Continuo a credere che ci sia qualcosa che impedisce a queste persone di orientarsi verso l'altro sesso in modo normale. Con ciò non voglio dire che nella società non ci deve essere spazio per i gay. Assolutamente. Credo che la migliore posizione in merito sia stata espressa da Papa Francesco I.

    Per quanto riguarda l'incidenza di questo elemento sulla gestione editoriale, mi sembra che ci sia poco da dire. Gli imprenditori di sinistra non brillano particolarmente. A riprova di ciò, il fatto che il Marvel Universe negli ultimi 30 anni è calato sempre di più in Italia. Lupoi cerca di giustificare i suoi fallimenti dando la colpa ai gusti che cambiano e che oggi è normale che i fumetti vendano 5/6 volte in meno rispetto a venti anni fa. Non è normale, invece. Sono le loro strategie che non hanno permesso al movimento di crescere. Basti considerare il fatto che gli editor non sono nemmeno assunti regolarmente dagli editori (ed alcuni non vengono nemmeno pagati con denaro liquido), ma prestano il loro lavoro mediante contratti di collaborazione all'acqua di rose. Vedi anche la precarietà dell'assetto editoriale con cui la Planeta è stata presentata in Italia e capisci che dietro i grandi investimenti dell'editore spagnolo, non c'era alcuna professionalità, alcuna programmazione, ma solo caos.

    Bottero è un grande professionista. Molto equilibrato. Un ottimo traduttore, scrive bene, anche se, per quanto mi riguarda, ha un approccio troppo benevolo con quelli che, in effetti, restano suoi amici.

    RispondiElimina
  23. No beh, dalle risposte che avevan dato su Facebook sembrava essere tutto pianificato, o almeno non dovuto ad una cattiva pianificazione. Senza parole.

    RispondiElimina