domenica 14 luglio 2013

Crossed: un'altra recensione

Agevoliamo le letture estive, oggi e nelle prossime settimane, con alcune recensioni.

NO SPOILER!

Ne parlammo QUI un anno fa.



In breve, la storia: una misteriosa epidemia, della quale non conosciamo le cause, fa impazzire le persone, rendendole degli assassini, sadici e masochisti. Chi si ammala, gli "scrociati" (traduzione non bellissima, ma effettivamente funzionale), perde qualsiasi inibizione morale e freno, e vive col solo obiettivo di uccidere, torturare e/o stuprare nel modo peggiore possibile tutto e tutti. Magari anche se stesso!

Dopo il primo volume, ne sono usciti altri due, ognuno contenente una miniserie. QUI li trovate tutti.
Mentre la prima, però, era di Garth Ennis, le sucessive sono state tutte sceneggiate da David Lapham.
I disegni di Burrows prima, Barreno e Caceres poi non sono esaltanti.
La storia, invece, pur rimanendo su livelli buoni, cala un po'.

Ma il quarto volume è una vera sorpresa.
La presentazione, per me, non era delle migliori.
Da Lapham si passava a Simon Spurrier, e la storia era semplicemente una raccolta di brevi capitoli già pubblicati online.
Mi ero quasi pentito di averlo preso e, aspettandomi un calo notevole, ci ho messo quasi un mese per portarmelo a casa e leggerlo.

E sono rimasto stupito.

In primis, perché i disegni di Barreno sono migliorati e, pur rimanendo non trascendentali, sono veramente funzionali. Ma la storia è diversa dalle precedenti: si osserva la vita di una piccola comunità stanziale, che vive su un isoletta vicinissima alla costa. Si è costruita le sue difese, si è data una rozza struttura sociale. Non si limita a sopravvivere.
Di quando in quando capitano degli scrociati, che vengono comunque respinti o eliminati.
L'evoluzione dei rapporti, l'introduzione di nuovi personaggi e, sullo sfondo, i "cattivi" che sembrano organizzarsi, darsi una struttura sociale, o comunque un piano per attaccare le proprie prede: gli umani.

Serie indubbiamente da seguire.
Peccato che il primo volume sia esaurito... anche se, il fatto che siano tutti autoconclusivi, sicuramente toglie un alibi a chi volesse iniziare...



12 commenti:

  1. Quante copie la Panini ha stampato di questo volume? Diciamo 500? E' normale che si esauriscano rapidamente. Comunque, questi volumi costano troppo. Li reperirò nel mercato dell'usato, dove si possono tranquillamente avere con sconti del 50-60%.

    RispondiElimina
  2. 500 sono pochine...
    E 'usato' non trovi tutto a metà prezzo. Crossed sicuramente lo paghi di più...
    Come è giusto che sia.

    RispondiElimina
  3. Dipende dall'offerente, dal tempo trascorso e da tanti altri fattori.
    500 copie sono pochine? Anche in questo caso, Dipende. Credo, mia personalissima opinione, che in questo momento, 500 copie sono pure troppe.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Appunto: volume di Ennis. Nr 1.
      Se lo trovi a metà prezzo fammi un fischio.

      Dei lettori/fan adoro una cosa: non mi azzardo io a dire nulla sulla tiratura, sono tutti dati 'segreti', però tu LO SAI!

      Elimina
  4. Se lo trovo a poco, me lo becco io! A parte gli scherzi, non subito ma la mia esperienza mi dice che ci saranno buone occasioni.

    Sulle tirature, che ti posso dire. Trovo strano che il mercato stia lentamente affondando, con vendite in perenne diminuzione e tutti si lamentano, ma per alcuni editori (vedi, Panini e Lion), le cose non vano così. Per loro sono tutte rose e fiori. Se li senti parlare alle convention, gli affari vanno bene. Eppure, è sempre più difficile trovare i loro albi. Nelle edicole di alcune zone d'Italia sono letteralmente spariti, mentre i volumi 100% si esauriscono subito! Io credo che, per evitare perdite, diminuiscano progressivamente le tirature e ridurre il rischio ad una percentuale pari a zero. Se poi non basta, noti che il prezzo di alcuni volumi sale.
    Tutto quello che so per certo è che l'intero movimento italiano del fumetto si sta riducendo sempre di più.
    Ah, già. Mettiamoci pure che la Panini è in vendita!

    RispondiElimina
  5. Concordo, anche se la Panini in vendita non c'entra...
    Cmq, ricordati che per avere successo bisogna dare un immagine di successo. Andate BENE, fare utili, non significa vendere tanto. Non necessariamente...

    RispondiElimina
  6. Infatti. Tutte le nuove testate che sono uscite (comprese quelle del Marvel Now che hanno ricominciato con la doppia numerazione) hanno una sola funzione: aumentare il fatturato (tanto i primi numeri vendono sempre molto bene) e rappresentare ad un probabile acquirente una situazione di una casa editrice, le cui testate periodiche vendono tanto.
    Il probabile acquirente dovrebbe, però, analizzare la politica della casa editrice degli ultimi due anni e se si affida a dei buoni esperti, non avrà difficoltà a capire che quella che sta per comprare non è un'azienda che scoppia di salute, ma una azienda prossima a scoppiare.
    Come lettore sono preoccupato: non vorrei che si stesse consumando una grossa speculazione ai nostri danni. Se, infatti, l'ipotetico acquirente si accorgesse, di lì a qualche mese del fisiologico calo delle vendite di queste testate (sempre che, ovviamente, stiano vendendo bene), le chiuderebbe in massa o addirittura potrebbe cedere la Marvel Italia. Ora queste sono ipotesi fantascientifiche.
    Mi sono un po' allontanato dal tema.
    Non conosco con esattezza i dati di vendita della Panini né le loro tirature. In giro circolano solo quelli della Lion (che sono veramente insignificanti rapporti a quelli Planeta e Play ancora prima), ma non è difficile immaginare che le tirature siano state nettamente diminuite.
    Te ne accorgi quando, con toni trionfalistici, annunciano che il titolo X o il titolo Y sono già esauriti! In realtà, hanno stampato meno copie, ma così si da l'impressione che le vendite stiano andando bene e che se qualcuno è interessato a quel volume, è meglio se si affretti prima che si esaurisca.

    RispondiElimina
  7. Sono sintetico perché ti sto risp col cellulare.
    La tua analisi è ottima, davvero.
    Solo due cose:
    -le tirature reali sono un segreto di stato. Purtroppo.
    Da anni lo dico...
    -io presuppongo che se una cosa esaurisce, l'editore guadagna, quindi è andata bene.
    Speriamo sia così ;)

    RispondiElimina
  8. Ti ringrazio del complimento. Alcuni editori non fanno mistero delle tirature. Ad esempio, si sapeva che la tiratura di John Doe (ultima stagione) era di circa 25.000 copie, ma solo poco più di 6.000 venivano vendute. Più o meno, la tiratura era (ed è) analoga per le altre serie Aurea (dovendo uscire in edicola, è giocoforza stampare molto).
    Edizioni If ha annunciato poche settimane fa che la tiratura dell'ormai chiuso Capitan Miki era di circa 10.000 copie con un venduto di meno di un terzo.
    Anche i dati Bonelli (ufficialmente o ufficiosamente) si conoscono.
    Un po' meno quelli del settore comics. Si sa, ad esempio, che Superman mensile gira sulle 2.500 copie e Batman sulle 3.000 circa. Tutto il resto della produzione Lion è sotto queste cifre. Per la Panini, è più semplice: basta applicare il calo percentuale di ogni anno (nel 2013 è stato del 6-8% circa) ai dati di vendita degli anni precedenti.
    Le tirature vengono regolate di conseguenza. In questi ultimi tempi, però, la fantasia ha dato luogo a strategie che ben si adattano ai tempi difficili: ovvero, diminuire sensibilmente le tirature in modo da creare l'apparenza di una sontuosa domanda e del mito del fumetto di successo (ovvero, appena esce si esaurisce). In questo modo, si genera nuova domanda, si crea più attenzione e di lì a poco si passa alla ristampa. Negli ultimi due anni in casa Panini hanno fatto largo uso di questa strategia, con quali risultati però non so.
    Mi sono dilungato ancora una volta. Scusa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma tu confondi le cose.
      un conto è quello che dichiara l'editore, un conto i "si sa".
      i "si sa" valgono zero...

      Elimina
  9. Meglio ancora del Crossed base, c'è la serie figlioccia Crossed: Psychopath, che ho trovato molto più intrigante sul piano narrativo, senza contare un'impianto visivo veramente creativo.

    RispondiElimina