giovedì 5 marzo 2020

Jpop e Star Comics danno il reso: Magari, in futuro...

Qualche giorno fa, è arrivata questa comunicazione direttamente da Jpop:

Caro libraio,
per prepararci alle emergenze in questi anni abbiamo letto insieme tanti fumetti, e questo clima che si respira ci trova più che mai preparati a ogni evenienza!
I am a Hero ci ha preparato all’Apocalisse zombie, Tokyo Ghoul a gestire il cannibalismo, Golden Kamui ci ha insegnato tutto ciò che serve sapere sulla sopravvivenza nella natura e World’s End Harem… be' dai, se dovesse finire così ce ne faremo una ragione!
Scherzi a parte, ci rendiamo conto di quanto l’allarmismo possa svantaggiare tutti, soprattuto gli esercizi commerciali come il tuo.
Nel nostro piccolo, vorremmo contribuire a fornire un pizzico di tranquillità, e per questo abbiamo deciso di concedere il diritto di reso per tutte le uscite di marzo elencate qui sotto.
Nell’attesa che si torni alla normalità, l’ultima cosa di cui vorremmo privare i tuoi clienti è della possibilità di distrarsi con una bella lettura.

L'altro ieri, a seguire, ci ha scritto Star Shop:

Gentile libraio,
L’attuale emergenza legata alla diffusione del COVID-19 sta creando molteplici difficoltà al commercio in Italia, per questo motivo, dopo l’annuncio da parte dell’editore JPOP della concessione del reso sulle uscite di marzo, Star Comics ha deciso di allinearsi all’iniziativa, garantendo alle fumetterie la possibilità di effettuare il reso totale dei volumi usciti il 26 febbraio e tutti i volumi del mese di Marzo 2020.Alleghiamo la lista dei titoli coinvolti.Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, vi invitiamo a contattare il nostro distributore Star Shop.
Nell’attesa che la situazione volga al miglioramento, ci auguriamo che il nostro gesto possa esservi d’aiuto per superare questo momento difficile.


Certo, vedendo il particolare momento, come documentato anche da noi, mi sarebbe piaciuto di più leggere qualche pezzo, da parte dei siti informativi, sulle difficoltà manifestate dalle fumetterie, anche per i rinvii di alcune fiere (ufficiali Cartoomics da marzo a ottobre, Torino e Romics da aprile a giugno), ma soprattutto ricevere questa comunicazione:


Gentile libraio,L’attuale emergenza legata alla diffusione del COVID-19 sta creando molteplici difficoltà al commercio in Italia, per questo motivo, sentiti gli editori coi quali lavoriamo, abbiamo deciso tutti di comune accordo di concedere il reso integrale su tutte le uscite dei mesi di febbraio, marzo e aprile, visto il concomitante rinvio delle manifestazioni primaverili.
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, vi invitiamo a contattare il tuo distributore di fiducia.
Nell’attesa che la situazione volga al miglioramento, ci auguriamo che il nostro gesto possa esservi d’aiuto per superare questo momento difficile.

Chiarisco (che non si sa mai): la comunicazione qui sopra in grassetto è frutto integrale della mia fantasia!

Però vanno fatte alcune considerazioni, visto che il virus sta portando - giustamente - il paese verso un certo rallentamento: scuole, manifestazioni, sport. Tutto sospeso, chiuso o rinviato.

Per le attività commerciali, il discorso è diverso, però: perché chi si ferma, rischia seri danni.
La salute viene prima di tutto, non c'è dubbio.
Ma ragioniamo: chi del nostro settore (parlo di quello che conosco) è coinvolto - per ora poche zone, presto molte di più o fatalmente tutti - si tratta di sospendere o ridurre gli incassi per un periodo indefinito. Soldi che in gran parte andranno persi, perché gli acquisti verranno fatti altrove.
Nel contempo, il lavoro rallenta perché le novità non arrivano o lo fanno col singhiozzo.

Finita l'emergenza, ci troveremo con fatture da pagare, incassi da ricostruire e comunque stremati perché le scadenze rimangono. Inoltre: non essendoci fiere, chi di noi le fa - sempre meno, visto che stanno diventando quasi esclusivamente un ambiente per editori e venditori "extrafumetto" - perde o rinvia altri incassi. Molti perdono l'anticipo per manifestazioni che hanno deciso di non restituirlo, anche se il rinvio è stato comunicato unilateralmente da loro.

Il tutto in un ambiente già esausto per le difficoltà del settore, che si è appena ripreso dall'ecatombe di uscite post Lucca Comics (tra ottobre e novembre, con pagamenti che si sono trascinati fino a inizio 2020), e con colleghi che stanno investendo in traslochi e nelle fiere primaverili...

In fondo, quello che mi sarebbe piaciuto leggere, da parte di tutti i nostri fornitori, è questo:

Gentile libraio,Grazie per il tuo incessante lavoro di partner commerciale.Ad una recente riunione ci siamo resi conto che la mancanza di reso, per voi librerie - perché SIETE librerie! - è per voi insostenibile. Per questo, per tutti gli acquisti che effettuerete da oggi in poi, vi garantiremo il reso totale, come per le librerie "vere"!Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, vi invitiamo a contattare il tuo distributore di fiducia.Nell’attesa che la situazione volga al miglioramento, ci auguriamo che il nostro gesto possa esservi d’aiuto per superare questo momento difficile ed affrontare una vita lavorativa dignitosa.

Magari, un giorno.


ps: tengo a specificare che quest'ultima comunicazione è frutto totale della mia fantasia anche se, magari qualcuno, tra qualche mese, vedrà che il reso concesso per l'emergenza ha portato a pochissimi rientri di merci e ad alcune vendite in più ed allora, facendo una analisi seria ed onesta, ammetterà che il reso fa vendere di più e meglio...

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