sabato 7 marzo 2020

Da Romics a Napoli, passando da Milano, Lucca e Torino: tutte (o quasi) le fiere rimandate a giugno!

Cartoomics, rinviata da marzo ad ottobre, ha dato il via all'effetto Domino...

Gentile Espositore,
L'emergenza da COVID -19 che si é determinata in questi giorni su tutto il territorio nazionale e le misure urgenti disposte dal Governo per contenere la diffusione del virus, ci inducono, nostro malgrado, a spostare Romics - Festival Internazionale del Fumetto, Cinema, Animazione e Games al 30 maggio-2 giugno 2020 sempre in Fiera di Roma.
A tutti coloro che hanno sottoscritto il contratto per l'edizione dal 2 al 5 aprile 2020 seguirà nelle prossime ore comunicazione specifica.
Restiamo a vostra disposizione.



Curioso: Romics, che ad ottobre subirà la sovrapposizione di Cartoomics, ha posto in essere la stessa operazione verso Catania, visto che in quel fine settimana c'è ETNA COMICS. Oltretutto, la settimana prima c'è l'ARF, che a questo punto può sfruttare il fatto di esser la prima fiera "grande" della primavera, e l'anticipo sulla sorella (brutta ma più frequentata) per crescere ulteriormente.

Una sorta di "chi la fa l'aspetti" al contrario.

Poi è toccato al Comicon.
La voce girava da un po', ora è ufficiale:


Gentile Espositore,
come già anticipato telefonicamente ad alcuni di voi e alla luce dei recenti provvedimenti adottati dal Governo Italiano in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, abbiamo valutato che posticipare Comicon sia la scelta più opportuna per garantire al pubblico un festival da godere in sicurezza e a te un'affluenza adeguata alle tue aspettative.
Nasce così, per quest’anno così strano e difficile per tutti noi, Comicon Summer Edition che si svolgerà in un weekend lungo (i consueti quattro giorni) tra il 25-28 giugno e il 2-5 luglio. Stiamo decidendo in questi momenti, coordinandoci con la Mostra d’Oltremare e gli altri festival nazionali e locali, le date precise cercando di soddisfare le esigenze di tutti e rispettando il lavoro dei nostri colleghi organizzatori. Entro i primissimi giorni della prossima settimana le comunicheremo ufficialmente a te e a tutto il pubblico.
Siamo convinti che per lavorare in modo sereno sia fondamentale scongiurare l’evenienza di dover gestire una manifestazione in un clima di preoccupazione ed emergenza, con limitazioni frustranti che rischierebbero di sabotare il consueto clima di festa che da sempre caratterizza il nostro Festival.
Grazie e buon lavoro,
Lo staff del Comicon

Nei giorni precedenti era stata rinviata pure Torino Comics, mentre Lucca Collezionando viene rimandata di undici mesi!

La situazione attuale:
-22/24 maggio: ARF a Roma;
-l'ultimo fine settimana di maggio (che "sconfina" fino al martedì col ponte del 2 giugno) ci sono ROMICS e ETNA (questa inizia un giorno prima);
-il successivo, Torino Comics;
-ultimo di giugno (più facile) o primo di luglio: Napoli Comicon.


Quattro appuntamenti originariamente programmati in sessanta giorni (ed erano già stretti, anche senza contare la pletora di fiere medio piccole e piccole), concentrati in un mese.
Sicuramente gli effetti economici non saranno gli stessi: già - ripeto - la primavera è congestionata, ma mettere tutte queste manifestazioni in poche settimane, con rischi magari di ulteriori rinvii legati all'incertezza della situazione, l'estate incombente, le spese che di certo non si ridurranno (alberghi, stand, furgoni, spedizioni, costo del lavoro: tutto uguale a prima), fanno si che gli incassi che saranno quasi certamente più magri genereranno un impatto negativo sul settore.

In primis, per editori e distributori, che hanno fondato troppa parte del loro business sui lanci da fiera, modificando radicalmente calendari delle uscite, eventi e quant'altro per adattarli alle date delle principali manifestazioni. Ora saranno costretti a puntare sulle fumetterie e sul circuito librario.
E questo non mi preoccupa, perché alla fine, "chi è causa del suo mal...".

Per le manifestazioni: le grandi perdono molti soldi dai rinvii, tra costi già sostenuti e non rimborsabili, pubblico ed espositori in meno. In parte è colpa loro: possibile che almeno le tre o quattro più grandi non potessero in qualche modo "parlare" tra di loro e concordare un calendario più logico?
Le medio/piccole ne risentiranno di più: perché o sono fortemente radicate sul territorio, con un forte pubblico locale che non le abbandona (es: Teramo Comix) o caratterizzate (ARF, che come numeri non è una realtà grande, ma per programma e ambizioni si), altrimenti verranno schiacciate tra gli spostamenti delle manifestazioni più "importanti".

Le librerie specializzate dovranno ancora una volta reinventarsi: tra 18app, online, zone rosse e difficoltà di incassi, rimangono ancora una volta le realtà più capaci di capire e cambiare in un mercato sempre più dinamico e bizzoso. Se non altro, perché sono costrette a farlo, subendo cambiamenti sui quali ancora non sono in grado di dire la loro...

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