lunedì 24 aprile 2017

La mia #PescaraComix 2017

Mi accingevo a fare Pescara Comix con una buona predisposizione.
Dopo l'orrenda Bologna dei ladri, la buona - una volta tanto! - Romics, ero convinto che questa manifestazione poteva essere una piccola scoperta, un po' come Teramo Comix.

E' da un bel po' che sostengo che, una fiera piccola al mese, sarebbe un investimento migliore di quattro o cinque grandi nel corso dell'anno: meno rischio, meno sforzo e lavoro, e forse lo stesso guadagno.

Invece, per una serie di motivi, legati ad alcune recenti difficoltà lavorative, all'inserimento di nuovo personale e alla concomitanza di diversi eventi in poche settimane (e, diciamocelo, anche a due giorni interi di ferie, gli unici non lavorativi di aprile!) ero partito non molto preparato, dopo aver caricato male e quasi a caso le cose da portare in fiera.
Generalmente, mentre per i grandi eventi prendo di tutto, per quelli medio-piccoli, cui vado in auto, seleziono minuziosamente i pezzi da portarmi. Stavolta - complice anche il fatto che in contemporanea preparavo la fiera dell'anno, Napoli - non è stato così. Per questo, come detto, sono partito abbastanza deluso da come mi ero organizzato.



Arrivato, scopro che la manifestazione è all'aperto: o, meglio, in un centro commerciale parzialmente scoperto, e in alcune zone del quale entra la pioggia. Il maltempo - anche se è aprile può capitare e va previsto - è davvero eccezionale: per strada mi sono spaventato vedendo la quantità di neve sulla Roma-Pescara!
Pur essendo contrario per principio alle manifestazioni all'aperto, sono in gioco e ovviamente scarico ed allestisco, in un clima da fine gennaio.


Il venerdì è moscio: chiudiamo verso le 21-21,30 ed andiamo a cena in città.

Sabato riparte lentissimamente, ma piano piano la manifestazione si sveglia: nel pomeriggio, dopo aver passato la prima metà della fiera in un clima di inutilità e noia, si inizia a vendere bene.

Le persone ci sono, si vede che per la stragrande maggioranza non sono appassionati, ma comprano.
Rimaniamo in fiera fino a tardi, cenando dopo la chiusura: il bello di un centro commerciale che chiude alle una di notte!

Domenica trascorre come sabato: l'impressione, alla fine, è che il venerdì sia quasi totalmente inutile, e che manchi un pubblico di settore. Ma le vendite - parlo per me - sono state buone, paragonabili a quelle di Teramo Comix, manifestazione vicina geograficamente, e simile per organizzazione, anche se ancora ad un livello più alto (lì, il pubblico, non è quasi per nulla "di passaggio", ma viene appositamente).

La manifestazione è organizzata da chi ne capisce (di eventi, dico): al di là di Pino Cuozzo, che ci mette idee e faccia, lo staff è di primo ordine, reattivo ed in grado di recepire critiche e consigli. Un grazie, in proposito, a Mattia Sferrella. La location non è il massimo della vita, per logistica e problemi climatici, sempre possibili: ma almeno garantisce un pubblico quantitativamente elevato.

Quello che manca, indubbiamente, è un maggior rilievo dato al fumetto: ospiti, eventi. Ha senso avere un "big" al giorno, tutti legati a cartoni animati e sigle, che coprono interamente lo spazio del programma, quando hai anche altro da proporre? La maggior "spinta" sul fumetto, porterebbe anche un pubblico più "qualificato" e disposto a spendere.
Allo stesso tempo, va sottolineata l'attenzione per gli espositori: nello scarico, nell'assistenza da parte dello stand, e, unici in Italia, nel fornire una wi-fi (un po' altalenante, a dire il vero) e uno sconto per tutti gli addetti presso negozi e punti ristoro del centro commerciale: niente di rivoluzionario, per carità, ma tante piccole cose che sono utili e fanno piacere.

Un evento che si mette ai primi posti, in Italia, per quanto riguarda le fiere del fumetto, e si affianca a Teramo Comix, facendo dell'Abruzzo una vera eccellenza per manifestazioni di questo tipo: in un momento storico come quello attuale, tra terremoti, maltempo e abbandono da parte dello istituzioni, non mi sembra poco, per una regione di gente tenace ed ospitale...

Bravi ed in bocca al lupo per il futuro.

Ci vediamo a Teramo Comix dal 12 al 14 maggio!

2 commenti:

  1. Contento che la "fiera" sia andata bene.
    Ti segnalo queste considerazioni che ho trovato su Torino Comix - leggendo le parti legate agli stand (e alle luci spente alle 19.30 di domenica), ho immaginato una tua furia omicida, nel caso fossi stato lì per lavoro...
    http://www.mondojapan.net/eventi/torino-comics-tutto-da-rifare/

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    1. Torino per me è morta nel 2006 :)
      peccato, era una bella fiera!

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