sabato 29 aprile 2017

#NapoliComicon 2017: i primi due giorni

Quest'anno, a poche settimane dal Comicon, ho preso una decisione epocale: selezionare e ridurre il materiale da portare in fiera e... spedirlo tutto. Tutto.
In passato mi era capitato di farlo solo in parte, mai e poi mai di andare in fiera senza furgone.

Quest'anno ero intenzionatissimo a farlo: i costi erano più o meno gli stessi, la fatica fisica minore, e di molto, i rischi (viaggio col furgone, possibilità di multe per carico eccessivo) quasi del tutto azzerati.

Così qualche giorno prima, sono partiti cinque bancali targati Antani Comics alla volta di Napoli.

Ed il sottoscritto, la mattina del 27 aprile, si presentava alla stazione di Terni, poco prima delle otto, allo scopo di arrivare in fiera prima delle 11.

Non sarebbe andata così...

Iniziano gli intoppi...



Arrivo: diece minuti di ritardo, ne approfitto per far colazione; quindici minuti, prendo il giornale; trenta minuti, mi siedo al binario e mi leggo tutta la Gazzetta dello Sport; passa il tempo, ma tutti sembrano tranquilli, quindi non mi preoccupo, ma quando dice "un ora", inizio a farlo, a un ora e mezzo e vado in biglietteria, prendo il rimborso - nel frattempo la folla rimane muta ad aspettare... ma solo io ho urgenza di muovermi? - e chiamo un taxi: vado a casa a prendere la macchina, ma mentre sono in auto un amico mi suggerisce un altro treno che, partendo alle 10:25 mi permetterebbe di prendere un Frecciarossa utile a Roma; ci provo - anche perché il mio mezzo fidato ha una gomma in sofferenza - e mi ritrovo su quei vagoni - ah: anche qui una decina di minuti di ritardo, sia mai! - e quindi a Tiburtina, dove prendo... un Frecciarossa sbagliato, ma che per fortuna va nella stessa direzione...

Arrivo a Napoli.

Sono in fiera quasi alle quattordici, dopo ben SEI ore impiegate per fare una tratta da neanche tre.
Non male.

Lo stadio San Paolo, sullo sfondo della fiera di Oltremare

I bancali arrivano dopo quasi un paio d'ore: alla fine, avrei potuto far poco o nulla (ma sempre meglio che aspettare in stazione, eh!)...

La fiera, al solito, è organizzata benissimo: ha pure smussato un paio di difetti - non da poco - degli anni precedenti, come la sorveglianza nel momento tra chiusura al pubblico e quella per gli addetti, e la mancanza di una connessione ad internet...
Ma, d'altronde, se è una realtà che ascolta, risponde alle tue richieste, e si rende disponibile a risolvere piccoli e grandi problemi, cosa che ho spiegato qui tre anni fa, in un modo ancor oggi valido ed attuale, c'è da stupirsi se - lo dico ancora - Napoli Comicon è, per qualità della proposta ed organizzazione, di gran lunga la miglior fiera fumettistica d'Italia?


Lo stand Antani Comics, visto da... dentro!

Questo è un resoconto molto parziale (e postato in ritardo): nei prossimi giorni vi aggiornerò su come va la fiera - al momento posso dire in linea con gli scorsi anni - e sulla polemica del momento...

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